I giovani siciliani sono un portento della natura, ... ma solo 'fuori casa'!
Data: Domenica, 01 febbraio 2015 ore 08:00:00 CET
Argomento: Redazione


A lanciare l'allarme è il cuore di una mamma d'eccezione, la nostra cara collega Anna Marisa Benintende, insegnante all'I. C. "Italo Calvino", di Catania. «I giovani siciliani sono un portento, sono una forza della natura! Non possiamo permettere che abbandonino la nostra terra!». Ma, ahimè, sono oramai troppi i giovani siciliani che per lavoro o per ventura vanno via, irrimediabilmente, dalla nostra isola, lasciando un vuoto incolmabile, purtroppo! È il caso di sua figlia, Costanza Scalia, una giovane artista siciliana. Proveniente dal Liceo Classico "N. Spedalieri" e dall'Università degli Studi di Catania, e diplomata a Bologna alla BSMT (Bernstein School of Musical Theatre), diretta da Shawna Farell, Costanza ha già al suo attivo molta "gavetta" presso l'Ente Lirico Teatro Comunale di Bologna, il Piccolo Teatro del Baraccano di Bologna, il Casinò di Sanremo ed in molti altri teatri nazionali.

Nel 2014, poi, la grande occasione, è stata selezionata per fare la protagonista di "Nex To Normal", per la prima volta tradotto in italiano, a Bologna, con la regia di Saverio Marconi. Si è esibita, inoltre, in un importante musical in piazza Maggiore a Bologna, con molti "contatti", interviste, diretta youTube, e tanta, ma tanta pubblicità locale. Adesso sarà ospite il 6 febbraio, nelle vesti di cantante, alla terza edizione del progetto "Messina a Sanremo", promosso dall'associazione "Prima Sicilia", presso la Camera di Commercio della città dello Stretto.

E da noi,... in Sicilia!? Un'illustre sconosciuta!
Certo, lo sappiamo, "nemo propheta in patria". Ma 'u troppu è troppu!
«Non facciamoci scappare i nostri figli migliori perché sono il futuro dell'arte, dello spettacolo, della cultura, della stessa Sicilia! Non permettiamo la morte del Teatro Massimo Bellini! I giovani sono il futuro della nostra società, sono il nostro futuro».
Anna Marisa Benintende "raccoglie" il microfono e grida la propria indignazione: «Io non vorrei vedere mia figlia, come tanti altri giovani siciliani, investire sulla cultura fuori dalla nostra terra. Chissà perché non appena si presentano i siciliani, il successo è assicurato, nell'arte, nella pittura, in teatro, nella scienza... Dappertutto!

Cari giovani non fuggite via! L'energia siciliana "impastata" con l'Etna, il mare e le arance rosse, non ha eguali in nessun'altra parte al mondo. Certo, non nascondo che mi farebbe piacere leggere il nome di mia figlia non soltanto sui giornali del nord, ma anche, e soprattutto, in quelli della nostra cara Sicilia, che si ricorda di noi e della nostra prole ... solo per le tasse, le elezioni... e il censimento!». E lo sappiamo come va il mondo! I nostri giovani prima vengono snobbati, poi, quando diventano famosissimi, come fu un tempo per Marella Ferrera,... la Sicilia li rivuole indietro! E no,... poi è troppo tardi! Pensiamoci prima, per favore!

Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it





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