Articolo 1. La repubblica italiana si fonda sul lavoro
Data: Mercoledì, 04 giugno 2014 ore 08:15:00 CEST
Argomento: Redazione


La repubblica italiana si fonda sul lavoro. Cioè: il lavoro è ciò che fornisce l'identità, l'elemento denotativo dello stato italiano. Dopo la terribile esperienza del fascismo, che aveva ammannito l'idea di uno stato totalitario, fondato sulla manipolazione delle coscienze, sulla repressione del dissenso, sulla follia del mito rigeneratore della guerra ("La guerra sta all'uomo come la maternità sta alla donna"), chi scrisse la Costituzione volle che fin dalle primissime parole fosse chiaro che gli italiani ripudiavano il bellicismo, anticipando così all'art. 1 quanto sarà esplicitamente detto all'art. 11 ("L'Italia ripudia la guerra") e definivano invece la loro identità come identità di lavoratori. Detto ciò, il ruolo delle forze armate è di tutt'altra natura rispetto a quello fondante, identificativo del lavoro.
Le forze armate sono uno strumento di cui lo stato si serve perché forniscono un servizio che è la sicurezza.
Altri servizi - non meno importanti - sono offerti dai sanitari, dagli insegnanti, dagli ingegneri, dagli artisti, dai vigili urbani e dai postini: tutti concorrono al "progresso materiale o spirituale della società" (art. 4) e come sarebbe assurdo che i medici pretendessero di sfilare essi soli ai Fori Imperiali in nome di una loro presunta peculiarità (direi lo stesso perfino se fossero degli astronomi ad avanzare una simile pretesa), così dovrebbe essere per i militari.
Tutti rendiamo un servizio alla collettività con il nostro lavoro, ma nessuna categoria di lavoratori costituisce da sola il fondamento dello stato. Un conto è definire l'identità dello stato italiano, dicendo che è un popolo di lavoratori.
Un altro conto è definire i servizi che questa o quella categoria rende alla comunità.

Prof. Maurizio Ternullo





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