A scuola di legalità con gli alunni dell’I.C. 'R. Rimini' di Acitrezza
Data: Venerdì, 02 maggio 2014 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche



L'istituto comprensivo "R. Rimini" di Acitrezza, diretto dalla prof.ssa Valeria Aranzulla, da sempre attenta ad educare i ragazzi al rispetto delle regole e ai diritti umani ha organizzato, per i nostri alunni, un seminario sulla legalità coadiuvata dai docenti Francesca Caruso, Angelo Di Guardo e Maria La Rocca, referenti per la legalità del nostro istituto e la prof.ssa Caterina d'Amico, responsabile del plesso di Ficarazzi nel quale si è tenuto l'incontro. Graditi ospiti della nostra dirigente sono state le seguenti personalità: deputato on. Andrea Vecchio, imprenditore catanese impegnato personalmente nella lotta anti racket; dott. Stefano Mignemi, giudice presso il Tribunale di Catania; dott. Giuseppe Agosta, vice responsabile dell'ispettorato del lavoro - procura di Catania, figlio del maresciallo Alfredo Agosta ucciso dalla mafia nel lontano '82; cap. Marco Salamone, capitano del comando dei Carabinieri di Acireale; on. Filippo Drago, sindaco di Acicastello.

Slogan dell'incontro è stato "La cultura rende LIBERI". Partendo da una profonda riflessione sul significato intrinseco di queste parole tutti gli ospiti hanno dato il loro contributo.
Il dott. Mignemi ha introdotto l'argomento illustrando ai nostri alunni un excursus sull'evoluzione della mafia, su come sia passata dagli atti di violenza pubblici - quali l'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino o i vari attentati dinamitardi, al fenomeno dell'inabissamento, dell'estorsione e del riciclaggio di denaro. Parole queste che hanno colpito la coscienza dei nostri alunni e li hanno immersi in una realtà così vicina e allo stesso tempo così lontana dalla spensieratezza della loro età.

L'on. Vecchio ha letto un passo del suo libro "Ricette di legalità", raccontando con parole semplici e dirette come la vita tranquilla di un imprenditore catanese sia stata stravolta come uno tzunami dal cancro che avvelena la nostra bella terra di Sicilia. "La pasta con le sarde" ci parla di un semplice lavoratore che compra questo prodotto tipico del nostro mare e si prepara a gustare un piatto prelibato nella serenità del suo nucleo familiare. Purtroppo però questo piatto non è mai stato preparato in quanto la routine quotidiana viene interrotta bruscamente da una telefonata intimidatoria da parte di quei "balordi", così li definisce l'imprenditore, che hanno provato a distruggere il lavoro di una vita...e la vita di un uomo, di una famiglia, dei suoi figli, dei suoi cari...con la richiesta del primo "pizzo"...Le sarde...sono state quel giorno il banchetto dei gatti della strada...

Ma la forza di quest'uomo è un grande esempio per i nostri giovani, i nostri alunni che hanno avuto modo di vedere negli occhi del dep. Vecchio l'orgoglio di un siciliano che difende la sua vita e la voglia di non soccombere. Andrea Camilleri scrive nella prefazione di "Ricette di legalità": "pagare il pizzo è una sorta di abdigazione della propria dignità, dopo vengono il danno economico e il rischio di subire vendetta".
Il dott. Agosta ha parlato della sua esperienza personale. Figlio del maresciallo Agosta ucciso il 18/03/1982, ha parlato di suo padre e del rapporto padre-figlio che gli è stato negato in maniera vile. La mafia ha impedito ad un bimbo di soli 7 anni di festeggiare, da quel momento in poi, la festa del papà... Ma oggi quel bimbo è diventato padre di un nostro alunno e quotidianamente attraverso la sua attività con l'Associazione

offre a suo figlio e a tutti i ragazzi un esempio concreto di legalità, di lotta alla mafia, all'ingiustizia, ai soprusi, all'omertà.

Il sind. Drago e il cap. Salamone hanno poi riportato questa realtà al vissuto dei nostri alunni. La coscienza civica, la legalità s'impara a casa rispettando le regole della famiglia, s'impara a scuola evitando atti di bullismo contro compagni più deboli o contro i locali che ci ospitano tutti i giorni; s'impara per le strade del nostro paese, rispettando divieti, orari, luoghi pubblici.
Tutti gli alunni che hanno partecipato al seminario hanno mostrato una grande sensibilità verso l'argomento e hanno contribuito alle riflessioni di noi docenti con le loro riflessioni di adolescenti che si affacciano al mondo con fiducia... da oggi anche con maggiore coscienza civica...
Alla fine dell'incontro la dirigente prof.ssa Aranzulla si è congratulata con il corpo docente e con gli alunni per aver dimostrato durante l'incontro grande partecipazione e motivazione nei confronti delle tematiche affrontate.

Prof.ssa Maria Teresa Abbruscato





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