Perché la scuola catanese risorga, lettera al Sindaco Bianco
Data: Domenica, 16 giugno 2013 ore 07:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Caro Signor  Sindaco
Abbiamo accolto la sua elezione con rinnovato entusiasmo e grande speranza di rinnovamento e di risveglio per la  Città, auspicando la tanto attesa  nuova primavera per Catania.
Abbiamo fiducia nelle sue capacità imprenditoriali e organizzative per ricercare i fondi necessari per lo sviluppo, specie in questo difficile momento di crisi economica nazionale e locale.
Adesso è il tempo di ripartire e cominciare a scaldare i motori della macchina comunale da un bel po’ ferma e bloccata.
L’apertura del nuovo anno scolastico è alle porte e pare che al momento manchino le delibere necessarie per gli arredi scolastici, buoni libro e refezione.
Cosa possiamo fare ?
I tempi della scuola non dialogano con i tempi lunghi della burocrazia amministrativa
Le mamme della scuola di San Giorgio hanno organizzato uno spettacolo per raccogliere fondi per i banchi e le sedie. Gesto lodevole di partecipazione e di coinvolgimento.
Ci dobbiamo dar da fare perché ai nostri ragazzi, specie per chi si prepara al primo giorno di scuola nelle scuole elementari e medie non resti deluso trovando la classe inadeguata, sporca e poco accogliente.
Sarà un bel segnale di presenza della nuova amministrazione che tutte le classi prime  (elementari e medie) vengano inalbate  e siano accoglienti per i nostri ragazzi , dotate di banchi e sedie adeguate.
Nel corso di un incontro studio promosso dall’UCIIM presso le Ciminiere, sul tema   “Quale futuro per la scuola catanese?” è  stato presentato dal presidente  della sezione di Catania, un progetto articolato che mette al primo posto l’Istruzione  e quindi una “scuola per tutti e per ciascuno” in risposta alla devianza minorile e alla dispersione scolastica  e analizzando i problemi emergenti della scuola catanese, sono state avanzate  alcune possibili proposte  operative in merito  al “buono libri”, alla refezione scolastica, al tempo scuola, all’intercultura per l’accoglienza degli alunni stranieri e ai problemi connessi all’integrazione dei disabili.
Tra le proposte  innovative,  si elencava  una nuova cultura di rete tra le scuole e la costituzione di una Consulta  Comunale Scolastica che diventi espressione democratica di partecipazione  delle singole istituzioni comunali, statali e non statali con il compito di redigere  un Piano di progettazione annuale  da inserire nel P.O.F. privilegiando  servizi ed  interventi  integrativi finalizzati allo studio: corsi di dizione, studio guidato, apprendimenti operativi,  progetti lettura, incontri con gli autori, corsi di inglese e di informatica anche per il personale della scuole, manifestazione cittadine di olimpiadi di matematica, gare di grammatica,  incontri musicali e convegni di studio.
Nella prospettiva della modificazione dell’assetto organizzativo delle scuole con l’abolizione delle provincie è stata proposta una fattiva cooperazione tra i diversi ordini di scuola, coinvolgendo anche le scuole paritarie, e attivando progetti comuni.
Il progetto di città metropolitana comincia proprio dalla scuola  che aggrega i servizi nell’ottica dell’efficienza e della conitnuità
Valorizzando l’organizzazione cittadina  delle sei Municipalità  anche i servizi scolastici potrebbero averne dei benefici se in ciascuna delle sei municipalità si costituisse una squadra di pronto intervento  (tre operatori) per le piccole e urgenti manutenzioni  e tale intervento di decentramento potrebbe coinvolgere anche alcuni servizi aggiuntivi quali lo sportello di ascolto  così da rendere la scuola  luogo di relazione educativa, scuola della motivazione, capace di prevenire i disagi e recuperare  gli svantaggi.
 Favorendo  iniziative  di  cooperazione  tra le scuole, inoltre   si potrebbero rendere agevoli e funzionali i molteplici compiti che l’autonomia assegna alle singole istituzioni.
Il potenziamento delle nuove tecnologie informatiche non può lasciare indietro la scuola ed ancora si verifica che ci sono dei plessi scolastici senza il collegamento internet, oggi indispensabile per la comunicazione.
Caro Sindaco sono tante le cose da fare e le urgenze  pressano da ogni parte, sarà la sua sensibilità di Primo cittadino a dare operatività e ripresa ai diversi servizi  della macchina  comunale.
I piccoli cittadini che il 16 settembre andranno a scuola per la prima volta saranno ben lieti di salutare il loro  “primo sindaco” ed iniziare  a costruire una nuova avventura per la città di Catania.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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