Il «Bioalcol» come carburante del futuro
Data: Sabato, 15 giugno 2013 ore 09:45:28 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Giovedì 13 Giugno 2013 - Ancora una vittoria a Udine per i ragazzi dell'istituto tecnico industriale Cannizzaro al Concorso «Fabbricando - Scuole in Azienda» delle Acciaerie Bertoli Safau. Il terzo posto è stato assegnato infatti ai ragazzi della 3° A Chimica della scuola catanese con il lavoro «I sistemi di fitodepurazione per il trattamento e la produzione di biomasse a scopi energetici» «per l'attinenza al tema del concorso (così recita la motivazione), la valorizzazione del territorio e la completezza della documentazione dell'esperienza didattica». Il tema proposto era quello dell'energia come innovazione del mondo aziendale. Il lavoro è stato presentato, in rappresentanza della classe 3°A Chimica, dagli studenti: Gaetano Catania, Giuseppe Conti, Simone Minissale, Dario Privitera e Martina Ursino accompagnati dai docenti Angela Percolla, Salvatore Consoli e Maria Palermo che hanno guidato la classe durante tutte le fasi del progetto. L'idea del lavoro presentato, nata durante la visita ad un impianto di fitodepurazione a S. Michele di Ganzaria, nel quale le acque di scarico vengono depurate grazie all'azione di alcune piante, ha portato i ragazzi a riflettere su come fosse possibile sfruttare la grande massa di vegetazione cosi sviluppatesi: la risposta è stata preparare bioalcol. Il bioalcol infatti può essere ottenuto dalla fermentazione di piante non utilizzabili per l'alimentazione umana come le comuni canne, che, fra l'altro crescono in zone di terreno non utilizzabili per le normali colture. Può essere adoperato come additivo nei carburanti contribuendo cosi a soddisfare in modo sostenibile la crescente domanda di energia. I vantaggi ambientali relativi al suo uso come carburante, sono notevoli: è un carburante liquido rinnovabile che riduce le emissioni di anidride carbonica, causa dell'effetto serra, e di ossidi di azoto e composti dello zolfo, causa delle piogge acide e non necessita di variazioni al motore. Non si tratta della prima volta sul podio per le classi della sezione Chimica del Cannizzaro: nelle scorse edizioni la commissione ha già premiato, al primo posto i lavori, coordinati dallo stesso tem di insegnanti sul biodiesel (ottenuto attraverso il riutilizzo dell'olio alimentare di frittura) e sugli oli essenziali (attraverso gli agrumi).

Rossella Jannello
La Sicilia





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