'Tecniche digitali e tradizione siciliana a scuola' all'I.I.S. 'Enrico de Nicola' di San Giovanni la Punta
Data: Giovedì, 30 maggio 2013 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


A Sicilia na ’n tabaré d’argentuSan Giovanni La Punta - Lunedì 27 maggio, nell’auditorium dell’ IISS “E. De Nicola “ di S. G. La Punta si è svolto lo spettacolo "A Sicilia na ’n tabaré d’argentu" saggio finale di due progetti scolastici: "Narrare con le tecniche digitali" e "La lingua e la sua poesia nelle tradizioni popolari e colte siciliane". Il primo corso è stato tenuto da Nadia Arancio, regista cinematografica, esperta nella comunicazione digitale, il secondo è stato tenuto dall’aedo dell’Etna Alfio Patti, noto studioso di storia delle tradizioni popolari e da Laura De Palma, cantante, attrice e insegnate di canto e tradizione popolare insieme a Flaminia Castro, apprezzata musicista. Hanno partecipato al progetto quattordici classi. Gli studenti hanno risposto con grande coinvolgimento ed entusiasmo. Frutto del percorso didattico è stato anche il cortometraggio dal titolo “Il diario”, che concorre al Giffoni film festival per la sezione scuole e proiettato in apertura dello spettacolo.
I ragazzi hanno sentito il bisogno di manifestare il percorso fatto dopo aver compreso quanto lavoro ci sia dietro una macchina da presa.
“E’ fondamentale lavorare in gruppo – ha sottolineato il tutor del progetto, prof. Rosaria Garozzo - persone molto diverse, agli inizi hanno avuto dei dissensi, ma poi hanno capito che la diversità è arricchimento”.
Riguardo al secondo corso, i giovani partecipanti si sono immersi in un mondo che costituisce il nostro substrato culturale in quanto Siciliani.
Attraverso liriche, canti, balli hanno analizzato costumi e stili di vita che hanno caratterizzato la storia sociale della Sicilia.
Lo sforzo dei ragazzi, ma al contempo la loro gioia, la voglia di condividere e la solidarietà emergevano dalle parole e dagli sguardi.
Tanti sono stati i canti, i balletti con coreografie, tarantelle, filastrocche e poesie composte e interpretate dai ragazzi, che hanno fatto sì che diventassero i veri protagonisti dello spettacolo.
Il pubblico ha manifestato, attraverso ripetuti applausi, di avere gradito lo spettacolo.
A conclusione, significativo è stato l’intervento del preside, prof. Stefano Raciti, che ha espresso parole di apprezzamento: “L’impegno in prima persona dei ragazzi permette loro di affermare la propria individualità nella coralità. Ogni anno – ha concluso il dirigente - il nostro istituto dedica dei progetti alla valorizzazione del patrimonio linguistico e storico letterario della Sicilia e ho constatato con soddisfazione che i giovani hanno sete di conoscere le loro origini e lo hanno dimostrato dando slancio alla loro creatività.”.

Prof. Maria Proietto
mproietto@libero.it

A Sicilia na ’n tabaré d’argentu






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