I ragazzi hanno sentito il bisogno di manifestare il percorso fatto dopo aver compreso quanto lavoro ci sia dietro una macchina da presa.
“E’ fondamentale lavorare in gruppo – ha sottolineato il tutor del progetto, prof. Rosaria Garozzo - persone molto diverse, agli inizi hanno avuto dei dissensi, ma poi hanno capito che la diversità è arricchimento”.
Riguardo al secondo corso, i giovani partecipanti si sono immersi in un mondo che costituisce il nostro substrato culturale in quanto Siciliani.
Attraverso liriche, canti, balli hanno analizzato costumi e stili di vita che hanno caratterizzato la storia sociale della Sicilia.
Lo sforzo dei ragazzi, ma al contempo la loro gioia, la voglia di condividere e la solidarietà emergevano dalle parole e dagli sguardi.
Tanti sono stati i canti, i balletti con coreografie, tarantelle, filastrocche e poesie composte e interpretate dai ragazzi, che hanno fatto sì che diventassero i veri protagonisti dello spettacolo.
Il pubblico ha manifestato, attraverso ripetuti applausi, di avere gradito lo spettacolo.
A conclusione, significativo è stato l’intervento del preside, prof. Stefano Raciti, che ha espresso parole di apprezzamento: “L’impegno in prima persona dei ragazzi permette loro di affermare la propria individualità nella coralità. Ogni anno – ha concluso il dirigente - il nostro istituto dedica dei progetti alla valorizzazione del patrimonio linguistico e storico letterario della Sicilia e ho constatato con soddisfazione che i giovani hanno sete di conoscere le loro origini e lo hanno dimostrato dando slancio alla loro creatività.”.
Prof. Maria Proietto
mproietto@libero.it