La scuola cattolica è un servizio pubblico
Data: Domenica, 26 maggio 2013 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Sarebbe un disastro chiudere i finanziamenti alle scuole paritarie, che coprono un servizio laddove lo Stato non riesce ad arrivare".  Parola di Ministro
Lo ha dichiarato  con forza il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, sostenendo che non può essere negato il contributo alle scuole paritarie. Nel lanciare il suo ultimatum “O ci sono margini per un reinvestimento nella scuola pubblica, oppure devo smettere di fare il ministro dell'Istruzione", il capo di del Dicastero dell’Istruzione  sollecita con forza  un urgente investimento  per la scuola pubblica  che "è necessario per il futuro del Paese, non ci sono altre strade disponibili".
"Siamo in una situazione drammatica - spiega Carrozza - dobbiamo mettere in sicurezza le nostre scuole, dobbiamo metterle in grado di proteggere i nostri bambini. Abbiamo bisogno prima di tutto di un investimento nell'edilizia scolastica e poi abbiamo bisogno di più insegnanti. Credo che il futuro del nostro Paese si possa giocare con un esercito di nuovi insegnanti, che davvero ci permettano di migliorare la qualità del nostro servizio".
Domenica  26 maggio si svolgerà a Bologna un  referendum sul finanziamento (parziale) delle Scuole Materne paritarie non comunali. I bolognesi potranno decidere se è giusto o meno che il Comune dia un contributo, limitato, alle spese di gestione delle Scuole paritarie. L’importanza e la valenza di questa iniziativa va ben oltre i confini della città di Bologna.
Il Ministro Carrozza prende posizione sul referendum di Bologna, dove si voterà per  decidere cosa fare del finanziamento alle scuole materne paritarie.
"Sto dalla parte dello Stato, dei bambini e del servizio pubblico. ma "sarebbe un disastro", sottolinea ancora Maria Chiara Carrozza, “togliere i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie, come si propone di fare il referendum di Bologna”.
 "La legge Berlinguer delinea un modello che definisce bene i rapporti con le scuole paritarie e definisce anche i vincoli cui devono sottostare, un modello in cui c'è un governo pubblico del sistema. Le scuole paritarie coprono una parte degli studenti italiani e offrono un servizio pubblico. Se togliessimo questi soldi metteremmo in grave difficoltà queste scuole e molti bambini non avrebbero accesso alla scuola".
"Tra l'altro - aggiunge il Ministro - i 500 milioni circa di finanziamento alle scuole paritarie sono una parte dei 40 miliardi di spesa per la scuola pubblica. Sono una piccola parte, che però copre laddove il sistema delle scuole statali non riesce ad arrivare. Soprattutto sulla scuola dell'infanzia, sulla quale siamo deboli e sulla quale dovremmo tornare ad investire".
Su questo argomento il quotidiano La Stampa di Torino ha indetto un sondaggio on line sul finanziamento pubblico alle Scuole paritarie.
Una lettera è stata inviata da Fratel Donato Petti dei Fratelli delle Scuole Cristiane a tutti gli istituti paritari cattolici e si auspica che insieme al referendum bolognese possa emergere la volontà massiccia della difesa di un diritto di libertà e di parità
Molti sono coloro che per principio ideologico  si oppongono , ma non si rendono conto e non sanno apprezzare la qualità ed il sacrificio di un servizio così prezioso per la comunità.
La sacrosanta battaglia per una  migliore qualità della scuola pubblica, afferma il Ministro “non si può vincere mettendosi contro chi cerca di dare un posto a tutti i bambini".
I costi delle scuole paritarie sono inferiori alle spese delle scuole statali che con il suo apparato ministeriale  e burocratizzato impegna più somme.
Se tutto fosse statale dove potranno essere collocati i tanti studenti che frequentano le scuole cattoliche  dato che  le scuole statali sono carenti di aule e di strutture ?
“Sarebbe un disastro chiudere i finanziamenti alle scuole paritarie, che coprono un servizio laddove lo Stato non riesce ad arrivare".  Parola di Ministro
La libertà di educazione è un valore e la possibilità di scelta della scuola per i propri figli oggi ha uno costo elevato e doppio in quanto come cittadini con le tasse si sostengono anche le scuole statali e a ciò si aggiunge l’onere della retta della scuola cattolica.

Il collegamento al sito è: Lastampa.it
 
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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