“Sarebbe un disastro chiudere i
finanziamenti alle scuole paritarie, che coprono un servizio laddove lo
Stato non riesce ad arrivare". Parola di Ministro
Lo ha dichiarato con forza il Ministro dell’Istruzione Maria
Chiara Carrozza, sostenendo che non può essere negato il contributo
alle scuole paritarie. Nel lanciare il suo ultimatum “O ci sono margini
per un reinvestimento nella scuola pubblica, oppure devo smettere di
fare il ministro dell'Istruzione", il capo di del Dicastero
dell’Istruzione sollecita con forza un urgente
investimento per la scuola pubblica che "è necessario per
il futuro del Paese, non ci sono altre strade disponibili".
"Siamo in una situazione drammatica - spiega Carrozza - dobbiamo
mettere in sicurezza le nostre scuole, dobbiamo metterle in grado di
proteggere i nostri bambini. Abbiamo bisogno prima di tutto di un
investimento nell'edilizia scolastica e poi abbiamo bisogno di più
insegnanti. Credo che il futuro del nostro Paese si possa giocare con
un esercito di nuovi insegnanti, che davvero ci permettano di
migliorare la qualità del nostro servizio".
Domenica 26 maggio si svolgerà a Bologna un referendum sul
finanziamento (parziale) delle Scuole Materne paritarie non comunali. I
bolognesi potranno decidere se è giusto o meno che il Comune dia un
contributo, limitato, alle spese di gestione delle Scuole paritarie.
L’importanza e la valenza di questa iniziativa va ben oltre i confini
della città di Bologna.
Il Ministro Carrozza prende posizione sul referendum di Bologna, dove si voterà per
decidere cosa fare del finanziamento alle scuole materne paritarie.
"Sto dalla parte dello Stato, dei bambini e del servizio pubblico. ma
"sarebbe un disastro", sottolinea ancora Maria Chiara Carrozza,
“togliere i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie, come si
propone di fare il referendum di Bologna”.
"La legge Berlinguer delinea un modello che definisce bene i
rapporti con le scuole paritarie e definisce anche i vincoli cui devono
sottostare, un modello in cui c'è un governo pubblico del sistema. Le
scuole paritarie coprono una parte degli studenti italiani e offrono un
servizio pubblico. Se togliessimo questi soldi metteremmo in grave
difficoltà queste scuole e molti bambini non avrebbero accesso alla
scuola".
"Tra l'altro - aggiunge il Ministro - i 500 milioni circa di
finanziamento alle scuole paritarie sono una parte dei 40 miliardi di
spesa per la scuola pubblica. Sono una piccola parte, che però copre
laddove il sistema delle scuole statali non riesce ad arrivare.
Soprattutto sulla scuola dell'infanzia, sulla quale siamo deboli e
sulla quale dovremmo tornare ad investire".
Su questo argomento il quotidiano La Stampa di Torino ha indetto un
sondaggio on line sul finanziamento pubblico alle Scuole paritarie.
Una lettera è stata inviata da Fratel Donato Petti dei Fratelli delle
Scuole Cristiane a tutti gli istituti paritari cattolici e si auspica
che insieme al referendum bolognese possa emergere la volontà massiccia
della difesa di un diritto di libertà e di parità
Molti sono coloro che per principio ideologico si oppongono , ma
non si rendono conto e non sanno apprezzare la qualità ed il sacrificio
di un servizio così prezioso per la comunità.
La sacrosanta battaglia per una migliore qualità della scuola
pubblica, afferma il Ministro “non si può vincere mettendosi contro chi
cerca di dare un posto a tutti i bambini".
I costi delle scuole paritarie sono inferiori alle spese delle scuole
statali che con il suo apparato ministeriale e burocratizzato
impegna più somme.
Se tutto fosse statale dove potranno essere collocati i tanti studenti
che frequentano le scuole cattoliche dato che le scuole
statali sono carenti di aule e di strutture ?
“Sarebbe un disastro chiudere i finanziamenti alle scuole paritarie,
che coprono un servizio laddove lo Stato non riesce ad arrivare".
Parola di Ministro
La libertà di educazione è un valore e la possibilità di scelta della
scuola per i propri figli oggi ha uno costo elevato e doppio in quanto
come cittadini con le tasse si sostengono anche le scuole statali e a
ciò si aggiunge l’onere della retta della scuola cattolica.
Il collegamento al sito è: Lastampa.it
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it