Parlo la tua LINGUA
Data: Venerdì, 05 aprile 2013 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Ministero Istruzione e Università


La presenza nelle Istituzioni scolastiche italiane di un numero sempre crescente di alunni provenienti da famiglie di lingua materna non italiana pone di fronte a problematiche di comunicazione che devono essere risolte in maniera semplice ed organizzata, per garantire a ciascun alunno di realizzare il dettato costituzionale del proprio diritto all’istruzione e consentire alla Scuola di utilizzare strumenti idonei a favorire il processo di accoglienza ed integrazione di tutti gli alunni. “Parlo la tua lingua”, attraverso le tecnologie dell’informazione, propone a tutte le istituzioni scolastiche una raccolta di modelli per la comunicazione tra la scuola e la famiglia, con lo scopo di agevolare la piena integrazione degli alunni di lingua madre non italiana.
La modulistica che si propone è il frutto di un lavoro compiuto in un arco di tempo di circa un anno e mezzo e fa parte di un progetto, denominato “A.T.A. ed intercultura”, che si inserisce nell’ambito delle azioni promosse dalla Direzione Generale per il personale scolastico del M.I.U.R. e finalizzate alla formazione in servizio del personale A.T.A. e Dirigente. Trova la sua motivazione nell’intenzione dell’Amministrazione di supportare le scuole che si trovino ad affrontare problematiche di comunicazione, nell’ottica del miglioramento del servizio scolastico. Gli strumenti normativi vigenti prevedono misure di accoglienza e integrazione che dovrebbero facilitare l’ingresso dei bambini e dei giovani nel tessuto socio culturale che li riceve nel rispetto delle culture, delle religioni, delle lingue ed etnie di appartenenza.
In particolare, la circolare ministeriale 24 del 1° marzo 2006 enfatizza l’importanza dell’aspetto comunicativo-relazionale e invita le scuole a facilitare i rapporti con le famiglie. Essa sottolinea che “... L’educazione interculturale non è una disciplina aggiuntiva, ma una dimensione trasversale, uno sfondo che accomuna tutti gli insegnanti e gli operatori scolastici. Il pluralismo culturale e la complessità del nostro tempo richiedono necessariamente una continua crescita professionale di tutto il personale della scuola. … Per quanto attiene la formazione in servizio del personale della scuola, anche del personale amministrativo che per primo entra in contatto con le famiglie, saranno indispensabili collegamenti con il territorio e con le opportunità offerte anche dalle Università.”
Se, da un lato, è vero che molte Scuole si sono attivate autonomamente per far fronte alle problematiche che via via si andavano manifestando per l’accoglienza degli alunni “stranieri”, è pur vero che in molte realtà della nostra Penisola le Scuole non si sono ancora organizzate con strumenti idonei per superare le difficoltà di comunicazione con le famiglie degli alunni di madrelingua non italiana. La presenza di un mediatore interculturale nella Scuola, di fatto, ha favorito l’integrazione ma non sempre ha risolto le difficoltà di comunicazione tra Istituzione scolastica e famiglia, giacché il mediatore culturale difficilmente riveste il ruolo di mediatore linguistico. Si è ben consapevoli che, per assicurare il successo scolastico degli alunni, sia da riporre anche la partecipazione dei genitori ai processi di crescita e di istruzione dei propri figli. Ne consegue che è dovere dell’Istituzione facilitare la partecipazione alla vita scolastica dei genitori dei bambini e degli adolescenti di lingua non italiana. Alla luce delle responsabilità oggettive che il Dirigente scolastico e il personale tutto della scuola, in particolare il personale A.T.A. hanno con l’affidamento dell’alunno alla loro tutela nell’ambiente e nell’orario scolastico, è importante ricordare che la comunicazione con i genitori degli alunni deve essere sempre chiara e circostanziata.
Questa Direzione Generale, pertanto, ha ritenuto utile allestire strumenti per facilitare i rapporti fra le istituzioni scolastiche e le famiglie, che potrebbero essere valorizzati e implementati dalle singole istituzioni scolastiche attraverso specifiche azioni di formazione riservate al personale dirigente e ATA, nell’ottica di miglioramento del servizio scolastico.
A tale scopo alcuni modelli, tra quelli più frequentemente utilizzati, per la comunicazione tra scuola e famiglia sono stati tradotti nelle quattro più diffuse lingue comunitarie (Francese, Inglese, Spagnolo e Tedesco) e nelle più diffuse lingue di immigrazione (Rumeno, Albanese, Arabo, Cinese, Indi, Portoghese, Russo). Le traduzioni, ovviamente, sono proposte e non imposte e dunque ogni scuola potrà decidere di ampliarle, correggerle e adattarle, nell’ambito della propria responsabile autonomia. La realizzazione dei modelli è stata possibile grazie al contributo generoso di molte persone che hanno compreso le finalità del progetto ed hanno fatto in modo che si concretizzasse. E’ per questo che una pagina speciale di questo sito è dedicata a loro.
E’ importante, altresì, menzionare la stretta e proficua collaborazione con l’ufficio V della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, del Ministero degli Affari Esteri. Tale partecipazione, infatti, ha dato al progetto una valenza ancor più significativa perché il lavoro per le traduzioni è avvenuto al di fuori dei confini nazionali, assumendo una vera e propria connotazione didattica e non solo amministrativa, dal momento che le traduzioni sono state elaborate dai docenti e dagli studenti delle scuole secondarie superiori italiane all’estero. Sulla scia di questa suggestione non è parso fuori luogo chiedere a quattro scuole italiane il contributo per la creazione del logo del sito, quasi a stabilire un filo immaginario che unisce la scuola italiana alla scuola italiana nel mondo, il lavoro degli amministrativi al lavoro dei docenti, gli alunni cittadini italiani all’estero a tutti gli alunni residenti in Italia affinché, in un futuro prossimo, sia possibile dire che gli strumenti realizzati sono divenuti superflui e si possa parlare di inclusione sociale e non più di integrazione culturale.
L’auspicio è che questo sito possa essere di supporto alle istituzioni scolastiche che potranno contattare i referenti di progetto per segnalare eventuali richieste utili ad implementare della modulistica.

Miur.it





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