
Progetto Giovani Padova/COSTRUIRE CULTURA, 20-26 ottobre: settimana di formazione residenziale per 70 giovani operatori culturali da tutta Italia
Data: Giovedì, 18 ottobre 2012 ore 01:00:00 CEST Argomento: Redazione
Settanta
giovani professionisti della cultura, delle arti dello spettacolo e
delle discipline multimediali, provenienti dal Veneto e da numerose
altre regioni d’Italia, saranno ospiti a Padova, da sabato 20 a venerdì
26 ottobre, con il progetto “Costruire cultura, percorsi e residenze
formative per le professioni culturali”: per loro una settimana di
residenza formativa gratuita, in cui avranno modo di accrescere le
proprie competenze e di scambiare idee, progetti ed esperienze.
L’iniziativa è ideata e realizzata dall’ufficio Progetto
Giovani-Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Padova
nell’ambito di “Creatività Giovanile”, programma promosso e sostenuto
dal Dipartimento della Gioventù-Presidenza del Consiglio dei Ministri e
dall’Anci-Associazione nazionale Comuni italiani. L’obiettivo di
“Costruire cultura” è professionalizzare le competenze e sistematizzare
le metodologie nei diversi ambiti e settori della produzione culturale,
in una logica di incontro e di scambio tra i diversi attori e di
promozione della multidisciplinarietà, e ancora di favorire la nascita
di future collaborazioni e reti di professionisti della cultura.
E il progetto intende anche evidenziare come sia tempo di riconoscere e
rafforzare il fondamentale ruolo della cultura per lo sviluppo di un
territorio e del Paese tutto: sviluppo anche economico, se si pensa che
oggi il settore della cultura in senso stretto – dunque industrie
culturali, industrie creative, patrimonio storico-artistico e
architettonico, performing arts e arti visive -, genera quasi il 5,4%
della ricchezza del Paese, quasi 76 miliardi di euro, e dà lavoro al
5,6% del totale degli occupati, ossia a 1.400.000 persone. Ma se si
considera l’intera “filiera”, la cultura nel nostro Paese occupa quasi
il 20% dei lavoratori e produce un valore aggiunto pari circa al 15%
della nostra economia. Insomma una via da coltivare anche per andare
oltre la crisi, per smentire con i numeri chi in tempi abbastanza
recenti ha sostenuto che «con la cultura non si mangia».
Drammaturgia, progettazione culturale e applicazioni mobile sono i tre
percorsi previsti nel corso della settimana (sei ore giornaliere, per
un totale di quaranta), condotti da formatori esperti e articolati in
seminari intensivi, workshop, alternati anche a momenti informali di
confronto e di orientamento professionale individuale.
Quasi 400 le candidature arrivate per partecipare alla settimana, che
nasce proprio dall’aver voluto dare risposta al bisogno di
professionalizzazione, da un lato, di confronto e di scambio e messa in
rete delle esperienze dall’altro. I partecipanti hanno tra i 20 ai 40
anni, la loro età media è intorno ai 27. Hanno scelto la sfida di
lavorare nell’ambito della cultura, costretti oggi a dover fare i conti
da un lato con i tagli al settore, dall’altro con le difficoltà note
per l’occupazione giovanile. Ma loro ci provano con passione e
competenza, e in molti casi ce la fanno: sono attori, drammaturghi,
performer, curatori e organizzatori di rassegne e di festival,
progettatori culturali, educatori museali, sviluppatori di app mobile o
di strumenti multimediali per l’infanzia, videomaker, esperti in social
network... Alcuni della cultura hanno fatto anche impresa: la gestione
di un teatro, una cooperativa di servizi per la cultura, una start up
tecnologica per il settore artistico-musicale…
In calendario, oltre alla formazione riservata ai giovani selezionati,
anche appuntamenti e attività aperte a tutta la città: performance
artistiche, happening, mostre di giovani emergenti e incontri-aperitivi
con imprenditori “illuminati” che condividono la filosofia del progetto
e investono nell’innovazione creativa. Le iniziative pubbliche saranno
ospitate anche in alcuni negozi del centro sfitti (via Zabarella e via
Altinate), con l’obiettivo di rivitalizzare le aree abbandonate messe
in difficoltà dalla crisi economica e ridare alla città luoghi di
incontro. Ancora un segno del ruolo fondamentale della cultura e del
suo essere fattore di crescita per le persone, ma anche per le città e
i territori.
Marta
Giacometti - IKON Comunicazione
ufficiostampa@ikonstudio.it
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