Scuola, studenti-prof in sciopero contro tagli di Profumo. A Roma due cortei, manifestazioni in 90 città
Data: Venerdì, 12 ottobre 2012 ore 08:56:13 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La scuola scende in piazza venerdì 12 ottobre contro i tagli all'istruzione. Fino a ieri la piattaforma della protesta ricordava quelli della Gelmini e contestava la mancata capacità del governo di fare retromarcia rispetto alle decisioni del governo Berlusconi. Oggi entrano nel quaderno delle lamentele anche i tagli a cui starebbe lavorando, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, il ministro Francesco Profumo. Nella legge di stabilità approvata poche ore fa dall'esecutivo monti ci sarebbe una decurtazione di un miliardo sulla scuola, da concretizzare aumentando l'orario di lavoro dei docenti di medie e superiori per risparmiare sulle supplenze. Orario che dovrebbe passare da 18 a 24 ore. Non ci sta la Flc Cgil che sciopera con il personale della scuola e che a roma ha organizzato un corteo che parte da piazza dell'esquilino. Mentre sempre a roma partono da piazza della repubblica, in contemporanea, gli studenti. Ci saranno la rete della conoscenza, l'unione degli studenti, la rete degli studenti, l'unione degli universitari. I ragazzi faranno ampio uso delle tecnologie per raccontare il loro corteo in diretta su twitter con l'hashtag #12ott (ma useranno anche anche #12ottobre #noninvendita e #studenti). Novanta le piazze che saranno coperte da manifestazioni in tutta italia. E tutte andranno in diretta anche con eventi facebook. «La legge di stabilità, approvata dal consiglio dei ministri, potrebbe contenere un ulteriore pesantissimo taglio alla scuola - denuncia Mimmo Pantaleo, segretario della Flc Cgil - il testo prevederebbe l'aumento di 6 ore, a titolo gratuito, dell'orario di lavoro settimanale degli insegnanti della scuola secondaria di i e ii grado. In termini economici ciò significa un intervento di oltre un miliardo a carico del comparto scuola». L'unione degli universitari ricorda che sarà in piazza anche per chiedere lo «stop ai tagli sull'erasmus» che, dopo 25 anni di vita, stanno mettendo a rischio il programma di studio all'estero. Diritto allo studio, edilizia scolastica, e «una scuola che sia veramente di qualità« sono l'obiettivo della piattaforma della rete degli studenti. «Domani - spiega la piattaforma dell'unione degli studenti - grideremo a gran voce il nostro dissenso verso i tentativi di privatizzare definitivamente le nostre scuole, idea che potrebbe concrttizzarsi se venisse approvato il progetto di legge 953, ex aprea. Sarà una giornata nella quale ribadiremo l'esigenza di una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca a tutti borse di studio e un nuovo piano per l'edilizia scolastica, una didattica alternativa«.
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