Lettera di un alunno alla preside del “Principe Umberto” di Catania
Data: Lunedì, 01 ottobre 2012 ore 02:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Sappiamo bene che, per il nostro Bel Paese, questo è un momento caldo, fatto di tagli e di spending review, nei settori più disparati dell’economia italiana, ma quelli che continuano a pagare, da anni, lo scotto di una politica sbagliata sono sempre la sanità pubblica e la scuola. Queste versano in condizioni disperate non potendo assicurare nemmeno il minimo indispensabile all’utenza che tutti i giorni affolla gli ospedali, gli uffici ambulatoriali e le aule scolastiche. Quello che Vi scrivo anticipa, in qualche modo, il testo di una lettera che mio figlio, da rappresentante di classe, ha inoltrato alla cortese attenzione della nuova preside, facendo appello alla sua sensibilità e buona volontà di operare.
Per ovvie ragioni, ometto i dati anagrafici del capo d’istituto.
Gentilissima Signora Preside,
mi chiamo Marco R. e sono un alunno della classe V L. del “Principe Umberto”.
Le scrivo questa lettera in nome di tutti gli alunni della suddetta classe, in primo luogo per porgerLe i nostri più sinceri auguri per l’incarico da lei appena ricevuto, oltre che farLe un caloroso in bocca al lupo per il compito sicuramente difficile che La attende.
La speranza, all’interno della classe che rappresento, è quello di avere finalmente qualcuno che possa portare in alto il nome del “Principe Umberto”, attraverso i fatti concreti e non solo verbalmente.
Tuttavia Le invio questa lettera a nome mio e dei miei compagni per sollevarLe una questione importante: le condizioni dell’aula in cui attualmente noi svolgiamo le nostre lezioni.
Sin dal primo giorno di scuola abbiamo notato dei problemi dell’aula. In prima luogo vi è quello importantissimo della presenza di varie prese elettriche, alcune delle quali penzolanti e che producono delle scosse elettriche, ciò sottolinea senza dubbio la pericolosità delle stesse prese e pertanto l’urgenza di un intervento da parte del personale competente. Inoltre, soprattutto in questo periodo di temperature ancora quasi estive, l’aula si trasforma in una vera e propria serra, poiché delle quattro finestre presenti, una manca di maniglia e pertanto risulta impossibile aprirla, e altre due non hanno una tenda ce possa ripararci dal Sole; pertanto gli alunni delle ultime file sono costrette a spostarsi continuamente per cercare di trovare delle zone d’ombra. Per ultimo vorrei segnalare il malfunzionamento della porta dell’aula, che non può chiudersi a causa della rottura di qualche componente. Sicuro di un suo intervento ì, nonché della sua collaborazione, colgo l’occasione per porgerLe i migliori saluti a nome di tutta la V L.

Il delegato degli alunni Marco R.





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