
Per ovvie ragioni, ometto i dati anagrafici del capo d’istituto.
Gentilissima
Signora Preside,
mi chiamo Marco R. e sono un alunno della classe V L. del “Principe
Umberto”.Le scrivo questa lettera in nome di tutti gli alunni della suddetta classe, in primo luogo per porgerLe i nostri più sinceri auguri per l’incarico da lei appena ricevuto, oltre che farLe un caloroso in bocca al lupo per il compito sicuramente difficile che La attende.
La speranza, all’interno della classe che rappresento, è quello di avere finalmente qualcuno che possa portare in alto il nome del “Principe Umberto”, attraverso i fatti concreti e non solo verbalmente.
Tuttavia Le invio questa lettera a nome mio e dei miei compagni per sollevarLe una questione importante: le condizioni dell’aula in cui attualmente noi svolgiamo le nostre lezioni.
Sin dal primo giorno di scuola abbiamo notato dei problemi dell’aula. In prima luogo vi è quello importantissimo della presenza di varie prese elettriche, alcune delle quali penzolanti e che producono delle scosse elettriche, ciò sottolinea senza dubbio la pericolosità delle stesse prese e pertanto l’urgenza di un intervento da parte del personale competente. Inoltre, soprattutto in questo periodo di temperature ancora quasi estive, l’aula si trasforma in una vera e propria serra, poiché delle quattro finestre presenti, una manca di maniglia e pertanto risulta impossibile aprirla, e altre due non hanno una tenda ce possa ripararci dal Sole; pertanto gli alunni delle ultime file sono costrette a spostarsi continuamente per cercare di trovare delle zone d’ombra. Per ultimo vorrei segnalare il malfunzionamento della porta dell’aula, che non può chiudersi a causa della rottura di qualche componente. Sicuro di un suo intervento ì, nonché della sua collaborazione, colgo l’occasione per porgerLe i migliori saluti a nome di tutta la V L.
Il delegato degli alunni Marco R.