''Studenti esclusi dai test, venite da noi un anno all'estero e il gioco è fatto''
Data: Domenica, 09 settembre 2012 ore 04:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Cartelloni pubblicitari e volantinaggio pubblicitario sin davanti alle aule dove si sono svolte le selezioni di Medicina: due grandi centri studi, tra cui il Cepu, prospettano il passaggio per atenei stranieri per aggirare le prove. Tutto legale, e un grande affare - PER CHI è alla ricerca di un buon business, i 67mila esclusi dal test di Medicina di oggi costituiscono un bel bocconcino. E, a quanto pare, qualcuno ci ha già pensato. Gli studenti dell'Udu raccontano (e testimoniano con foto) che questa mattina davanti a diversi atenei italiani, proprio prima del test di ammissione a Medicina e Odontoiatria, stazionavano "pullmini di un noto Centro studi" (l'onnipresente Cepu, ad esempio ndr) con ragazzi che facevano volantinaggio fin quasi dentro le aule dove si svolgevano i test. Il messaggio è chiaro: se "il test di ammissione ad Odontoiatria o Medicina è un ostacolo" basta scegliere "una università europea". "Personale di due importanti società private di tutoraggio italiane - denuncia Michele Orezzi dell'Unione degli universitari - distribuivano volantini all'ingresso di numerose università italiane, inseguendo gli studenti che oggi hanno affrontato il test d'ingresso per medicina, in alcuni casi, fino sulla soglia della porta dell'aula". Volantini che "consigliavano agli studenti aspiranti medici di intraprendere la via dell'estero: un anno di studio in altre nazioni europee per poi caldeggiare un trasferimento in Italia al secondo anno di medicina". "Insomma: una pista alternativa al test per aggirare l'ostacolo del numero chiuso". Ma riservata soltanto a coloro che possono permetterselo. Tra le nazioni consigliate, Spagna e Romania, entrambi paesi dell'Unione europea dove vige la libera circolazione degli studenti e il riconoscimento dei titoli di studio. "A Parma, uno dei due casi di cui abbiamo le prove fotografiche - continua Orezzi - si sono allontanati solo dopo che i rappresentanti dell'Udu, presenti per distribuire le nostre guide al test, sono intervenuti". Ma perché scappare? In fondo, fare volantinaggio non è mica reato. Però basta fare due conti per capire che, dei 77mila aspiranti medici che si sono preparati alle 80 domande del quizzone, i 67 mila esclusi costituiscono un'appetitosa occasione per fare cassa. Se tutti, infatti, decidessero di intraprendere la via estera per iscriversi alla facoltà di Medicina o di Odontoiatria, e saltare l'ostacolo del test, si potrebbero racimolare qualcosa come 300 milioni. E se anche abboccasse uno solo su cento, i milioni diventerebbero 3.
Salvo Intravaia
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