Precari amministrativi e tecnici, la speranza passa attraverso la proroga del salva precari per l’a.s. 2012/13
Data: Martedì, 14 agosto 2012 ore 18:36:06 CEST
Argomento: Opinioni


Lettere in redazione
Eccellente l’iniziativa dei docenti inidonei che di recente ha sensibilizzato l’opinione pubblica mentre si votava la Spending review al Senato della Repubblica. Gravi distorsioni della normativa relativa alla mobilità della citata categoria nei profili di assistente amministrativo e tecnico, non hanno impedito ai numerosi docenti di intraprendere un rischioso sciopero della fame, richiamando l’attenzione dello stesso Ministro Profumo. I numeri delle disponibilità dopo i trasferimenti del personale ATA sono inequivocabili e impongono inesorabilmente di garantire continuità giuridica ed economica a chi ha perso l’incarico annuale o la nomina fino al termine delle attività didattiche, seppur con più di 3 anni di servizio su posto vacante.
La proroga del salva precari è necessaria e in attesa di una migliore e puntuale definizione dell’organico funzionale rimane per l’a.s. 2012/13 l’unica tutela ai diritti maturati dai precari ATA.
Un utile e fondamentale ammortizzatore contro gli ultimi provvedimenti riguardanti ITP e docenti parzialmente inidonei inseriti nella Spending review diventata ormai legge dello Stato, un “OBBROBIO” che obbligherà a un forzoso transito le categorie suddette nei profili occupati dagli assistente amministrativi e tecnici. Una corsa contro il tempo, a cui non possono sottrarsi le principali OO.SS., in un settore troppo maltrattato che rischia il collasso se non saranno messi in campo incentivi e ammortizzatori indispensabili alla sua naturale sopravvivenza. La lotta al precariato non ha alternative nell’immediato e le circa 5000 immissioni in ruolo previste per l’a.s. 2012/13 togliendo i posti accantonati per gli ITP C999 e C555 soprannumerari e i docenti parzialmente inidonei, salvo sorprese dell’ultim’ora, sono insufficienti a soddisfare le esigenze della scuola e dei precari ATA. Le segreterie scoppiano, il personale amministrativo e tecnico è in comprensibile affanno, e l’attenzione verso questi servizi rimane secondario. Forse figli di un Dio minore, chissà, nel frattempo tra cambi di sede per i più fortunati, (personale neo-immesso in ruolo o titolare) e mancati incarichi per i precari ATA, con la prospettiva non ultima dell’applicazione della legge 183/2010, al personale di ruolo cui spettano 2 anni di cassa integrazione e successivo licenziamento per giustificato motivo, si rimane in attesa di politiche più rispettose dei diritti umani dei lavoratori di ruolo e non di ruolo, a cui non rimane altro che sperare in un  miracolo politico.  
La supplenza su posto vacante o su organico di fatto d’altra parte garantiva fino a qualche anno fa quel passaggio più o meno obbligato per la successiva immissione in ruolo nei ruoli della scuola, ma le cose sono cambiate in peggio nel corso di questi anni, e questa possibilità è stata sensibilmente ridotta dalla riforma Tremonti - Gelmini e dalle politiche di estremo rigore del Governo Monti a cui si sommano gli effetti delle nuove regole del turn-over e del dimensionamento scolastico e l’evidente calo demografico dovuto alla crisi economica . Non bastano punteggi alti per lavorare, non bastano 10 anni di anzianità di servizio, non bastano titoli validamente e giuridicamente attestati. Tali riforme hanno inferto un duro colpo ai precari e al personale di ruolo e la stessa credibilità dell’organo sindacale deputato alla rappresentanza dei suoi iscritti è cambiata sensibilmente, ed è in gioco ormai la stessa sopravvivenza dello stesso. Di fronte a tale emergenza occupazionale i sindacati hanno il dovere di chiedere al Governo centrale misure urgenti di salvaguardia dei cd precari storici ovvero la proroga del salva precari per l’a.s. 2012/13 tenuto conto che i tagli nella scuola pubblica non sono finiti e i risparmi che lo Stato intende attuare continueranno a pesare come macigni sulle autonomie scolastiche e sulla stessa organizzazione delle istituzioni specificate. La stabilizzazione è possibile e può essere raggiunta attraverso la copertura dei posti vacanti e disponibili di personale appartenente al profilo di appartenenza e non di personale proveniente da altro profilo ATA o Docente.

Mario Di Nuzzo
mario.dinuzzo@libero.it





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