10 AGOSTO - San Lorenzo, la magia d'una notte di stelle
Data: Venerdì, 10 agosto 2012 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dove osservare le scie luminose tra spettacoli, letture e degustazioni - San Lorenzo, io lo so perché tanto/ di stelle per l’aria tranquilla/ arde e cade, perché si gran pianto/ nel concavo cielo sfavilla...», scriveva Pascoli. Il fenomeno è conosciuto: la Terra, nel suo cammino intorno al Sole, attraversa in questo periodo dell’anno lo sciame meteorico delle Perseidi, e quindi l’atmosfera terrestre è forata da un numero di meteore molto superiore a quello di altri mesi. Il cielo diventa come la striscia della scatola di fiammiferi, una superficie di sfregamento in cui le meteoriti-capocchie si incendiano, dando l’impressione di stelle che cadono. Succede invece, come rilevato nel 1866 dall’astronomo Schiaparelli, che una cometa, la Swift Tuttle, nel suo passaggio (l’ultimo nel 1992) rilascia particelle che la Terra impatta sulla sua atmosfera a circa 60 km al secondo quando, da fine luglio al 20 agosto (meglio il 12 e il 13, quest’anno con luna crescente), passa da quelle parti. Intorno al 10 agosto, Notte di San Lorenzo, gli impatti sono un centinaio all’ora, un fenomeno poeticamente inquietante, che sposta i sentimenti umani dall’angoscia esistenziale legata alla caduta, a quello pop e volutamente ingenuo dei desideri da esprimere perché si avverino. E San Lorenzo? Beh, lui è stato martirizzato sulla graticola, e quelle luci nel cielo sarebbero i tizzoni del suo rogo; per altri, le sue lacrime. Comunque la si voglia vedere, le cosiddette stelle cadenti sono uno spettacolo, un grande spettacolo naturale. Se non si interpreta la notte come quella del rito dei desideri, o non solo, ci sono alcuni luoghi consigliabili. A partire dalla valle Maurienne (Savoia, Francia) appena al di là del tunnel del Fréjus. Da parecchi anni, questa è la 28ª edizione, vi si tiene un quotatissimo Festival de l’Astronomie (11-17 agosto). Il principio è sempre stato quello di insegnare a osservare il cielo a tutti in un ambiente non inquinato. Ci sono stage sul sole e le altre stelle, conferenze, film, spettacoli, mostre, corsi di iniziazione, gestiti da appassionati, studiosi, scienziati. Il 15 agosto, dalle 21,30, appuntamento sull’altipiano di Sardières-Sollières a 1500 metri di quota (si arriva comodamente in auto) per la Nuit des Étoiles Filantes, con letture e spiegazioni, materiale per i bambini e, soprattutto, osservazione commentata del cielo, solcato dalle strisce cadenti. In mezzo alla natura, circondati da boschi e montagne, la magia della notte e del cielo sono uno spettacolo grandioso. Altra proposta è quella del Monte Generoso (Ticino, Svizzera). Una montagna di 1704 metri al confine con l’Italia, che permette di guardare sulle regioni intorno, dal sottostante lago di Lugano agli altri laghi intorno, a Ovest verso le Alpi valdostane e a Sud verso gli Appennini. Si raggiunge con un trenino a cremagliera, in 40 minuti da Capolago (Mendrisio). Il Gruppo Insubrico di Astronomia, che utilizza l’Osservatorio Monte Generoso, aperto da 15 anni, propone serate di studio e osservazione, un Sentiero dei Pianeti che illustra il Sistema Solare in scala 1:10 miliardi, una meridiana. Sabato 11 agosto ci sarà una serata speciale per l’osservazione delle stelle cadenti. Se il cielo a Sud è illuminato per la presenza delle città padane (comunque spettacolari), quello a Nord è sgombro da inquinamento luminoso. Da notare che in vetta c’è un ristorante panoramico, e che gli orari della ferrovia sono dalle 9,20 alle 19,15 per la salita e fino alle 23,15 per la discesa. In Italia ci sono moltissime iniziative legate alle Stelle di San Lorenzo. Per tutte, Calici di Stelle , che il Movimento Turismo del Vino organizza in più di 300 cantine associate e piazze delle Città del Vino. Non si tratta solo di degustazioni, piacevoli con il naso all’insù per seguire le meteoriti, ma di visite notturne, di programmi musicali, di trekking urbani, di spettacoli all’insegna delle lacrime del santo. Segnaliamo Ghemme, in provincia di Novara, Città del Vino tra le colline, con un magnifico ricetto. Venerdì 10 agosto dalle 21 alle 24, al Castello Cavenago (navetta gratuita dal centro) si mescolerà allegramente il nebbiolo Alto Piemonte di una ventina di aziende e i prodotti delle colline novaresi con lo sguardo attento al cielo, anche sotto la guida di esperti dell’osservatorio di Suno.
Valerio Griffa
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