Convegno UCIIM a Misterbianco (CT), “La Scuola: Singolare Femminile?”
Data: Mercoledì, 04 aprile 2012 ore 10:00:00 CEST
Argomento: Redazione


L’UCIIM provinciale di Catania, ha promosso, nel pomeriggio del 28 marzo, un convegno a Misterbianco (CT), di grande interesse per l’avvenire della scuola dal singolare titolo: “La scuola: singolare femminile. Problematiche sociologiche, psicologiche ed esistenziali”. Organizzato dalla presidente provinciale, prof. Angela Giardinaro, ha avuto come relatori la prof. Grazia Priulla, ordinario di Comunicazione pubblica e istituzionale della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania, e il prof. Orazio Licciardello, ordinario di Psicologia sociale presso la facoltà di Scienze della formazione dell’università di Catania. Al tavolo dei relatori, oltre al presidente provinciale, Giardinaro, anche la prof. Amalia Giordano, presidente regionale della prestigiosa associazione degli insegnarti, dei dirigenti e dei formatori cattolici, e il prof. Pasquale Almirante, docente e giornalista, che ha avuto il compito di moderare i vari interventi.
E gli interventi sono stati di altissimo valore culturale, visto pure l’argomento che veniva affrontato dal convegno, la singolarità cioè della ormai massiccia presenza di insegnanti donne nelle scuole e se questo possa avere ripercussione nella educazione dei ragazzi. Dopo le opportune e brillanti premesse della presidente provinciale, prof.ssa Giardinaro, che ha spiegato i motivi della scelta di tale tema e la opzione della sede di Misterbianco, e della presidente regionale, prof.ssa Giordano, che ha presentato l’UCIIM, soffermandosi sull’impegno e la presenza costante dell’associazione nel mondo della scuola, la parola è passata al moderatore, Almirante, che, posto ai relatori i termini della più attuale problematica relativa alla femminilizzazione dell’insegnamento nella scuola Italiana, ha aperto i lavori.
Ha quindi preso la parola la prof. Grazia Priulla che, utilizzando delle slide, ha fatto il punto in termini statistici della percentuale di donne nella istruzione italiana e delle mancate scelte professionali degli uomini soprattutto nelle scuole dell’infanzia e primarie di primo grado. Dalla relazione è emerso che le giovani italiane sono ormai più istruite degli uomini, anche se scelgono spesso percorsi di studio meno remunerativi nel mercato del lavoro. «Noi donne – ha concluso la prof. Priulla – che siamo la maggioranza degli insegnanti, che siamo davvero le protagoniste di questo processo che plasma l’identità sociale di una popolazione, forse per prime non siamo abbastanza consapevoli e abbastanza orgogliose del nostro ruolo. Quante di noi si rendono conto di avere in mano un grande potere? Non dobbiamo permettere che la stima sociale nei confronti della donna nella scuola scenda a livelli che non rendono sufficiente giustizia al nostro impegno e all’importanza del nostro lavoro».
Suggerisce, inoltre, l’utilità di interventi non occasionali ma sistematici a scuola, lungo dimensioni finalizzate a promuovere una cultura dell’uguaglianza nella differenza e a prevenire la violenza di genere. Il problema della educazione emotiva e dei processi formativi nell’era della discontinuità con i possibili ruoli del pensare al femminile, è stato invece l’argomento posto sul tappeto del dibattito dal prof. Licciardello, che con assoluta competenza, lucidità e facilità di linguaggio ha interessato e entusiasmato l’auditorio tanto che subito dopo, attraverso i molti interventi di delucidazione e di contributo, ha mostrato di avere apprezzato non solo la sua relazione ma anche quella della prof. Priulla, autrice fra l’altro di un interessante libro sulla scuola: “L’Italia dell’ignoranza. Crisi della scuola e declino del paese”.

Angela Giardinaro





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2477150.html