Gli scontri tra la polizia e gli studenti a Valencia
Data: Giovedì, 23 febbraio 2012 ore 09:40:26 CET
Argomento: Rassegna stampa


Nella città della costa spagnola la polizia non ha esitato a utilizzare la forza per placare le proteste degli studenti contro il Governo. “Ci trattano come terroristi”. E’ questo il commento di Juan, studente del quinto anno dell’Istituto del Carmen di Valencia, in seguito ai nuovi scontri avvenuti ieri tra polizia e manifestanti. La polizia torna a utilizzare la forza nella capitale della Comunità Valenciana, per placare le proteste dei giovani che da qualche giorno passano la notte davanti all’istituto Lluis Vives. Si parla di almeno 21 detenuti, di cui 5 minori, e 5 feriti. Doveva essere una manifestazione contro i tagli all’educazione (una delle tante) e contro l’uso dei manganelli da parte della polizia per disperdere i manifestanti che si erano riuniti anche la settimana scorsa nel centro della città. Alle 15.00 davanti all’istituto c’erano circa 25 camionette della polizia, mentre il corteo era cominciato in maniera pacifica, al grido “i ladri in prigione e i soldi all’educazione”. Ma poi qualcosa è cambiato. La polizia ha cominciato a caricare per disperdere i ragazzi, e ha lanciato lacrimogeni oltre che distribuito manganellate in maniera ingiustificata.

Alle 20.30, quando ormai la situazione sembrava ritornata alla normalità, davanti al Lluis Vives non c’erano più solo gli studenti, ma anche genitori, politici e cittadini che si sono uniti alla protesta e hanno filmato e contestato le cariche antisommossa della polizia. Anche all’università 400 alunni e alcuni professori si sono rinchiusi nella facoltà di Geografia e Storia e il rettore Elena Grau ha permesso la concentrazione, negando alla polizia l’accesso dentro l’edificio.

La polizia intanto si è difesa affermando tramite il suo capo, Antonio Moreno, che “è stata l’aggressività dei manifestanti a indurli a utilizzare la forza”. I video, però, non mostrano ragazzi aggressivi. Soltanto studenti arrabbiati, indignati, ma anche impauriti davanti alla polizia.

Gli studenti comunque hanno già dichiarato che continueranno con le proteste, e a Madrid si sono dati appuntamento tramite Twitter a Puerta del Sol. Infine, il presidente della Federazione valenciana degli studenti, Alberto Ordóñez ha reclamato la liberazione dei detenuti e ha qualificato l’azione della polizia come “tipica del franchismo".

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