Nella città della costa
spagnola la polizia non ha esitato a utilizzare la forza per placare le
proteste degli studenti contro il Governo. “Ci trattano
come terroristi”. E’ questo il commento di Juan, studente del quinto
anno dell’Istituto del Carmen di Valencia, in seguito ai nuovi scontri
avvenuti ieri tra polizia e manifestanti. La polizia torna a utilizzare
la forza nella capitale della Comunità Valenciana, per placare le
proteste dei giovani che da qualche giorno passano la notte davanti
all’istituto Lluis Vives. Si parla di almeno 21 detenuti, di cui 5
minori, e 5 feriti. Doveva essere una manifestazione contro i tagli
all’educazione (una delle tante) e contro l’uso dei manganelli da parte
della polizia per disperdere i manifestanti che si erano riuniti anche
la settimana scorsa nel centro della città. Alle 15.00 davanti
all’istituto c’erano circa 25 camionette della polizia, mentre il
corteo era cominciato in maniera pacifica, al grido “i ladri in
prigione e i soldi all’educazione”. Ma poi qualcosa è cambiato. La
polizia ha cominciato a caricare per disperdere i ragazzi, e ha
lanciato lacrimogeni oltre che distribuito manganellate in maniera
ingiustificata.
Alle 20.30, quando ormai la situazione sembrava ritornata alla
normalità, davanti al Lluis Vives non c’erano più solo gli studenti, ma
anche genitori, politici e cittadini che si sono uniti alla protesta e
hanno filmato e contestato le cariche antisommossa della polizia. Anche
all’università 400 alunni e alcuni professori si sono rinchiusi nella
facoltà di Geografia e Storia e il rettore Elena Grau ha permesso la
concentrazione, negando alla polizia l’accesso dentro l’edificio.
La polizia intanto si è difesa affermando tramite il suo capo, Antonio
Moreno, che “è stata l’aggressività dei manifestanti a indurli a
utilizzare la forza”. I video, però, non mostrano ragazzi aggressivi.
Soltanto studenti arrabbiati, indignati, ma anche impauriti davanti
alla polizia.
Gli studenti comunque hanno già dichiarato che continueranno con le
proteste, e a Madrid si sono dati appuntamento tramite Twitter a Puerta
del Sol. Infine, il presidente della Federazione valenciana degli
studenti, Alberto Ordóñez ha reclamato la liberazione dei detenuti e ha
qualificato l’azione della polizia come “tipica del franchismo".
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