La storia del Liceo musicale di Enna raccontata a Aetnanet dopo una strana vicenda sindacale.
Data: Lunedì, 30 gennaio 2012 ore 08:03:46 CET
Argomento: Comunicati


L'istituzione del Liceo Musicale in Enna presso l'Istituto Superiore “Dante Alighieri” nasce dalla storia stessa della scuola che ha elaborato nel corso degli anni strategie educative e didattiche uniche e originali.  Permettetemi allora di riassumerne i momenti più significativi, come persona informata dei fatti per avere insegnato al Dante Alighieri  dal 1977 al 2011, ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di collaboratore del preside.
    La nostra scuola – la mia ex scuola – è stata, per lunga tradizione, l'unico riferimento istituzionale del territorio per la formazione musicale, relativamente alla scuola secondaria di secondo grado. Il vecchio Magistrale infatti contemplava tra le proprie discipline d'insegnamento, la musica e, a livello opzionale, lo strumento musicale. 
            Tutte le attività musicali, antimeridiane e pomeridiane, si sono trasformate poi in un vero e proprio laboratorio che ha contribuito alla crescita culturale degli alunni ma che ha destinato alla comunità locale il prodotto delle proprie attività; vedi il ”Recital di Natale”, attesissimo appuntamento, divenuto tradizionale, per la città. Le attività musicali sono state sempre concepite in un rapporto interdisciplinare con le altre materie scolastiche e funzionali anche alla realizzazione degli altri progetti: colonne sonore nella produzione di video e cortometraggi; suoni e musiche dal vivo nelle rappresentazioni teatrali; saggi musicali, performance inserite in convegni; spettacoli di animazione; mezzo espressivo insostituibile nei progetti sul disagio giovanile e scolastico. Così, nel corso degli anni, è sempre cresciuta la domanda di musica da parte dell'utenza a cui abbiamo fatto fronte a volte con fatica, strappando, con le unghia e con i denti, ore e cattedre di strumento - anche contro la volontà di chi oggi plaude al neo Liceo musicale e magari se ne ascrive parte del merito. Beh, è umano, si sa, la sconfitta è orfana e la vittoria ha tanti padri.
    Per meglio soddisfare le esigenze culturali della collettività, in materia musicale, abbiamo così avviato, per due classi scolastiche, in anni successivi e per l'intero quinquennio, la sperimentazione musicale utilizzando la normativa dell'autonomia scolastica. L'offerta formativa che prevedeva lo studio di pianoforte, violino, percussioni, flauto, clarinetto, chitarra, canto, ha reso possibile la costituzione di un coro e di un'orchestra d'Istituto formati da oltre 100 alunni, tra cui parecchie eccellenze. Grazie alle  competenze acquisite è stato possibile accedere ai fondi europei per realizzare corsi di formazione musicale, quale ad esempio “Musica Insieme” che ha accostato i nostri allievi al jazz, "Armonicamente", “Scrivo un Musical".
    Inoltre la pedagogia della nostra scuola ha sempre orientato il fatto educativo in direzione del rapporto uomo–natura, umano–divino, individuo–società. In quest'ultimo caso l'educazione - checché ne dica il Ministro di turno – riveste una valenza politica enorme, che noi abbiamo sempre percorso e praticato, come nel convegno “La Musica nella Riforma”, in cui la musica è stata, appunto, protagonista. Organizzato dalla nostra scuola nel Maggio del 2004, il convegno ha visto la partecipazione di autorevoli personalità nel campo didattico-musicale a livello nazionale, ha coinvolto le rappresentanze politiche, sindacali e istituzionali ai vari livelli, ed  è stato occasione d’incontro di gruppi musicali scolastici provenienti da ogni parte della Sicilia.
    Oltre a ciò, ricordo come degni di menzione due spettacoli, realizzati in rete con alcune scuole elementari e medie della provincia, patrocinati dalla Regione Sicilia, che sono “La musica racconta” e “Musica in scena”, dove gli aspetti musicali, coreutici, teatrali, letterari e multimediali hanno prodotto un mix di alto livello artistico.
    Il progetto che ha, comunque, dato maggior lustro al Liceo Socio-psicopedagogico (oggi delle Scienze Umane) è “Cosa c’è ke nn va”. Il progetto nasce dall'esperienza quotidiana del disagio giovanile e prende spunto dalla malattia di Erika, che affetta da anoressia interrompe per le cure la frequenza scolastica. Ad Erika viene dunque dedicato il videoclip realizzato dalla scuola sulla omonima canzone “Cosa c’è ke nn va”, composta in musica e parole dalla professoressa Giovanna Fussone e interpretata dagli alunni, cantanti-attori-autori del videoclip. E' un successone che di tappa in tappa proietta la nostra scuola in uno scenario nazionale e internazionale. Al videoclip segue, sempre sul tema del disagio giovanile e scolastico, l'organizzazione di un convegno ad alto profilo scientifico e culturale. Ed è proprio il Convegno del 10 maggio 2008, che vede la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico e della cultura del nostro paese, a sancire il valore pedagogico e artistico del progetto. Canzone e videoclip vengono trasmessi da radio e tv, prima a diffusione locale e poi nazionale – Canale 5, Italia 1, Raiuno e Radio1. E' un successo mediatico strepitoso e imprevisto.
    Apprezzamenti e notorietà favoriscono gli sviluppi pedagogici del progetto. Parecchie scuole medie e istituti superiori di ogni parte della Sicilia, richiedono incontri con i suoi referenti -   docenti e alunni - e con la stessa Erika. Sia nel forum appositamente creato in Internet, sia nelle trasmissioni televisive e radiofoniche, sia infine negli incontri scolastici, sono gli alunni a parlare del disagio giovanile: i protagonisti del disagio si trasformano nei protagonisti del progetto educativo sul disagio.
    La portata innovativa del progetto é colta dallo stesso Ministro dell'Istruzione. Avviene così che “Cosa c’è ke nn va” rientra tra i primi dieci migliori progetti d'Italia trasformandosi in progetto pilota sul disagio giovanile a livello nazionale e, sempre nelle persone dei docenti e dei discenti che lo hanno realizzato e di Erika, attraversa l'Italia, da Milano a Roma, Bologna, Verona, Napoli, Catania, promuovendo una nuova formula di Conferenza-Spettacolo".
    Per i meriti acquisiti sul campo, il nostro Istituto viene invitato al Quirinale per l'inaugurazione dell'anno scolastico 2009-2010 (24/09) e, nello stesso anno (13/10), è una delle tre scuole che rappresentano l'Italia presso il Ministero dell'Istruzione per la “Giornata Europea dei Genitori e della Scuola”, dove i nostri allievi si esibiscono ricevendo, solo loro, la richiesta di replica da parte delle autorità presenti. Nello stesso anno scolastico il Ministero degli Esteri fa incontrare i protagonisti di “Cosa c'è ke nn va” con allievi di diverse scuole straniere in Italia e il progetto diviene oggetto di studio di alcune università fra cui la Luiss.
    Si evince, da quanto detto, che l'istituzione del Liceo Musicale, presso la nostra scuola,  rappresenta l'esito naturale di un percorso coerente negli anni.  Successi e riconoscimenti hanno accreditato la nostra scuola come la più idonea ad ospitare il terzo Liceo Musicale di Sicilia, dopo Modica e Palermo, facendola preferire a scuole di altre città, come Catania, Messina e Caltanissetta, magari più rappresentate politicamente, più bisognose per l'ampiezza del proprio bacino d'utenza, logisticamente favorite per la presenza del Conservatorio. La sfida non l'ha vinta Enna, l'ha vinta il “Dante Alighieri” di Enna, anche col sostegno di singole persone, esterne alla scuola, che hanno creduto nel progetto e ne hanno condiviso la battaglia. Ora il Liceo Musicale è patrimonio di questa città. Spetta a lei saperlo difendere e farlo crescere. Le recenti polemiche suscitate soprattutto da chi non è stato protagonista del successo, non vanno in questa direzione.    (spedito da Liborio Tirrito libotirrito@hotmail.com)

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