L'istituzione
del Liceo Musicale in Enna presso l'Istituto Superiore “Dante
Alighieri” nasce dalla storia stessa della scuola che ha elaborato nel
corso degli anni strategie educative e didattiche uniche e
originali. Permettetemi allora di riassumerne i momenti più
significativi, come persona informata dei fatti per avere insegnato al
Dante Alighieri dal 1977 al 2011, ricoprendo diversi incarichi,
tra cui quello di collaboratore del preside.
La nostra scuola – la mia ex scuola – è stata, per
lunga tradizione, l'unico riferimento istituzionale del territorio per
la formazione musicale, relativamente alla scuola secondaria di secondo
grado. Il vecchio Magistrale infatti contemplava tra le proprie
discipline d'insegnamento, la musica e, a livello opzionale, lo
strumento musicale.
Tutte le attività musicali, antimeridiane e pomeridiane, si sono
trasformate poi in un vero e proprio laboratorio che ha contribuito
alla crescita culturale degli alunni ma che ha destinato alla comunità
locale il prodotto delle proprie attività; vedi il ”Recital di Natale”,
attesissimo appuntamento, divenuto tradizionale, per la città. Le
attività musicali sono state sempre concepite in un rapporto
interdisciplinare con le altre materie scolastiche e funzionali anche
alla realizzazione degli altri progetti: colonne sonore nella
produzione di video e cortometraggi; suoni e musiche dal vivo nelle
rappresentazioni teatrali; saggi musicali, performance inserite in
convegni; spettacoli di animazione; mezzo espressivo insostituibile nei
progetti sul disagio giovanile e scolastico. Così, nel corso degli
anni, è sempre cresciuta la domanda di musica da parte dell'utenza a
cui abbiamo fatto fronte a volte con fatica, strappando, con le unghia
e con i denti, ore e cattedre di strumento - anche contro la volontà di
chi oggi plaude al neo Liceo musicale e magari se ne ascrive parte del
merito. Beh, è umano, si sa, la sconfitta è orfana e la vittoria ha
tanti padri.
Per meglio soddisfare le esigenze culturali della
collettività, in materia musicale, abbiamo così avviato, per due classi
scolastiche, in anni successivi e per l'intero quinquennio, la
sperimentazione musicale utilizzando la normativa dell'autonomia
scolastica. L'offerta formativa che prevedeva lo studio di pianoforte,
violino, percussioni, flauto, clarinetto, chitarra, canto, ha reso
possibile la costituzione di un coro e di un'orchestra d'Istituto
formati da oltre 100 alunni, tra cui parecchie eccellenze. Grazie
alle competenze acquisite è stato possibile accedere ai fondi
europei per realizzare corsi di formazione musicale, quale ad esempio
“Musica Insieme” che ha accostato i nostri allievi al jazz,
"Armonicamente", “Scrivo un Musical".
Inoltre la pedagogia della nostra scuola ha sempre
orientato il fatto educativo in direzione del rapporto uomo–natura,
umano–divino, individuo–società. In quest'ultimo caso l'educazione -
checché ne dica il Ministro di turno – riveste una valenza politica
enorme, che noi abbiamo sempre percorso e praticato, come nel convegno
“La Musica nella Riforma”, in cui la musica è stata, appunto,
protagonista. Organizzato dalla nostra scuola nel Maggio del 2004, il
convegno ha visto la partecipazione di autorevoli personalità nel campo
didattico-musicale a livello nazionale, ha coinvolto le rappresentanze
politiche, sindacali e istituzionali ai vari livelli, ed è stato
occasione d’incontro di gruppi musicali scolastici provenienti da ogni
parte della Sicilia.
Oltre a ciò, ricordo come degni di menzione due
spettacoli, realizzati in rete con alcune scuole elementari e medie
della provincia, patrocinati dalla Regione Sicilia, che sono “La musica
racconta” e “Musica in scena”, dove gli aspetti musicali, coreutici,
teatrali, letterari e multimediali hanno prodotto un mix di alto
livello artistico.
Il progetto che ha, comunque, dato maggior lustro al
Liceo Socio-psicopedagogico (oggi delle Scienze Umane) è “Cosa c’è ke
nn va”. Il progetto nasce dall'esperienza quotidiana del disagio
giovanile e prende spunto dalla malattia di Erika, che affetta da
anoressia interrompe per le cure la frequenza scolastica. Ad Erika
viene dunque dedicato il videoclip realizzato dalla scuola sulla
omonima canzone “Cosa c’è ke nn va”, composta in musica e parole dalla
professoressa Giovanna Fussone e interpretata dagli alunni,
cantanti-attori-autori del videoclip. E' un successone che di tappa in
tappa proietta la nostra scuola in uno scenario nazionale e
internazionale. Al videoclip segue, sempre sul tema del disagio
giovanile e scolastico, l'organizzazione di un convegno ad alto profilo
scientifico e culturale. Ed è proprio il Convegno del 10 maggio 2008,
che vede la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo accademico
e della cultura del nostro paese, a sancire il valore pedagogico e
artistico del progetto. Canzone e videoclip vengono trasmessi da radio
e tv, prima a diffusione locale e poi nazionale – Canale 5, Italia 1,
Raiuno e Radio1. E' un successo mediatico strepitoso e imprevisto.
Apprezzamenti e notorietà favoriscono gli sviluppi
pedagogici del progetto. Parecchie scuole medie e istituti superiori di
ogni parte della Sicilia, richiedono incontri con i suoi referenti
- docenti e alunni - e con la stessa Erika. Sia nel forum
appositamente creato in Internet, sia nelle trasmissioni televisive e
radiofoniche, sia infine negli incontri scolastici, sono gli alunni a
parlare del disagio giovanile: i protagonisti del disagio si
trasformano nei protagonisti del progetto educativo sul disagio.
La portata innovativa del progetto é colta dallo
stesso Ministro dell'Istruzione. Avviene così che “Cosa c’è ke nn va”
rientra tra i primi dieci migliori progetti d'Italia trasformandosi in
progetto pilota sul disagio giovanile a livello nazionale e, sempre
nelle persone dei docenti e dei discenti che lo hanno realizzato e di
Erika, attraversa l'Italia, da Milano a Roma, Bologna, Verona, Napoli,
Catania, promuovendo una nuova formula di Conferenza-Spettacolo".
Per i meriti acquisiti sul campo, il nostro Istituto
viene invitato al Quirinale per l'inaugurazione dell'anno scolastico
2009-2010 (24/09) e, nello stesso anno (13/10), è una delle tre scuole
che rappresentano l'Italia presso il Ministero dell'Istruzione per la
“Giornata Europea dei Genitori e della Scuola”, dove i nostri allievi
si esibiscono ricevendo, solo loro, la richiesta di replica da parte
delle autorità presenti. Nello stesso anno scolastico il Ministero
degli Esteri fa incontrare i protagonisti di “Cosa c'è ke nn va” con
allievi di diverse scuole straniere in Italia e il progetto diviene
oggetto di studio di alcune università fra cui la Luiss.
Si evince, da quanto detto, che l'istituzione del
Liceo Musicale, presso la nostra scuola, rappresenta l'esito
naturale di un percorso coerente negli anni. Successi e
riconoscimenti hanno accreditato la nostra scuola come la più idonea ad
ospitare il terzo Liceo Musicale di Sicilia, dopo Modica e Palermo,
facendola preferire a scuole di altre città, come Catania, Messina e
Caltanissetta, magari più rappresentate politicamente, più bisognose
per l'ampiezza del proprio bacino d'utenza, logisticamente favorite per
la presenza del Conservatorio. La sfida non l'ha vinta Enna, l'ha vinta
il “Dante Alighieri” di Enna, anche col sostegno di singole persone,
esterne alla scuola, che hanno creduto nel progetto e ne hanno
condiviso la battaglia. Ora il Liceo Musicale è patrimonio di questa
città. Spetta a lei saperlo difendere e farlo crescere. Le recenti
polemiche suscitate soprattutto da chi non è stato protagonista del
successo, non vanno in questa direzione. (spedito da
Liborio Tirrito libotirrito@hotmail.com)
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