Disoccupazione giovani arriva al 30%, per sindacati e' emergenza
Data: Venerd́, 06 gennaio 2012 ore 01:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


La disoccupazione giovanile non si arresta e arriva al 30%, interessando quindi un giovane su tre. Per i sindacati, che chiedono tutele, e' ormai emergenza sociale.
A novembre scorso, certifica l'Istat, gli occupati sono risultati 22.906 mila, in diminuzione dello 0,1% (-28 mila unita') rispetto a ottobre. Il calo riguarda la sola componente femminile. Nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente l'occupazione diminuisce dello 0,3% (-67 mila unita'). Il numero dei disoccupati, pari a 2.142 mila, aumenta dello 0,7% (+15 mila unita') rispetto a ottobre. La crescita riguarda la componente femminile. Su base annua il numero di disoccupati aumenta del 5,6% (+114 mila unita'). Il tasso di disoccupazione si attesta all'8,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e di 0,4 punti su base annua.
Il dato piu' preoccupante e' quello che riguarda il tasso di disoccupazione giovanile che risulta pari al 30,1%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 1,8 punti su base annua. Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,1% rispetto al mese precedente. In confronto a ottobre, il tasso di inattivita' rimane stabile e pari al 37,8%.

Se si considera il terzo trimestre dell'anno appena trascorso, il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni sale dal 24,7% del terzo trimestre del 2010 al 26,5%, con un picco del 39% per le donne del Mezzogiorno.

La Cgil parla di ''situazione drammatica'' e, in vista del confronto con il Governo, chiede ''un piano di tutele di emergenza per il 2012 coerente con una prospettiva organica di riforma degli ammortizzatori sociali''. In particolare, i giovani del sindacato di Corso Italia chiedono una riduzione delle attuali 46 forme conrattuali e ''un vero piano per il lavoro che sappia indirizzare lo sviluppo verso i settori piu' innovativi e la tutela dell'ambiente''.

Anche per la Cisl la situazione della disoccupazione giovanile e' di ''emergenza sociale''. Per il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini ''questo quadro mostra che il primo intervento necessario per il lavoro riguarda un piano di sviluppo produttivo e di incentivi alla crescita. In particolare sono assolutamente urgenti la cantierizzazione di piccole e grandi opere annunciata dal Ministero dello Sviluppo Economico insieme agli investimenti produttivi a partire dai molti settori investiti dalle ristrutturazioni e ai necessari interventi che favoriscano il reimpiego dei lavoratori e nuove assunzioni''.

La Uilm, infine, tramite il suo segretario generale, Rocco Palombella, chiede che il problema venga affrontato a partire gia' dalla scuola ''applicando norme ancor piu' semplificate rispetto a quelle previste dalla riforma Biagi relative alle istituzioni formative che intendano aiutare gli studenti in cerca di lavoro'' e ricordando anche che ''da questa crisi si esce tutti insieme, perche' siamo indissolubilmente legati gli uni agli altri''. (ASCA)

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