Gita scolastica al cantiere del Tav: bufera su due prof.
Data: Mercoledì, 28 dicembre 2011 ore 13:10:38 CET
Argomento: Istituzioni


In gita scolastica alle reti del cantiere della Maddalena guidati dai No Tav. I visitatori sono gli studenti di due classi del liceo "Lorenzo Federici" di Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, che si sono presentati in val Clarea davanti alle recin­zioni che ospiteranno i lavori del cunicolo esplora­tivo come se si trovassero di fronte ad un sito archeologico o un museo. Le due scolaresche han­no osservato dall'esterno il fortino che da mesi è teatro delle proteste No Tav e degli episodi di guerriglia scanditi da sassaiole, lacrimogeni, man­ganellate e feriti. I ragazzi bergamaschi erano ac­compagnati dai loro insegnanti di religione e dal consigliere comunale di Villarfocchiardo Guido Fissore, attivista No Tav più volte denunciato per atti illegittimi commessi in questi mesi contro il cantiere.                  
La curiosa gita scolastica ha fatto infuriare Stefano Esposito, deputato del Pd e convinto sostenitore della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione: il par­lamentare, infatti, ha scritto al ministro della Pub­blica Istruzione, Francesco Profumo, definendo la gita «un fatto sconcertante». «A sconcertare - scri­ve Esposito nella lettera, spedita in copia anche al preside del liceo bergamasco e al direttore dell'uf­ficio scolastico regionale, Francesco De Sanctis ­non è il fatto che militanti No Tav mettano a disposizione anche delle scolaresche il loro zelo missionario e il loro instancabile impegno propa­gandistico, bensì che possa essere promossa ed autorizzata una gita didattica in un luogo dove da mesi si commettono reati, dove centinaia di agenti sono stati feriti e contusi in occasione dei ripetuti assalti ai cantieri, consentendo a personaggi re­sponsabili di atti illegali di fare "lezioni" contro lo Stato e le istituzioni europee ed italiane».    (http://www.cronacaqui.it)

La solita miopia politica per cui i ragazzi è meglio portarli, in viaggio di istruzione,  sulle piste da sci  o sulle spiagge  di Rimini, con visita notturna alle discoteche, piuttosto che vedere da vicino e rendersi conto, facendosene quindi una propria opinione, di un problama sociale che coinvolge la nazione e una comunità in particolare.  Ma offende ancora di più questa accanita neccessità, con meccanismo medievale e autoritario da parte di una politica arrogante e blasfema,  di mettere sotto tutoraggio gli insegnanti e le loro scelte didattiche. (p.a.) 

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