Il maestro è il computer nella tecno-elementare
Data: Mercoledì, 07 dicembre 2011 ore 14:43:44 CET
Argomento: Rassegna stampa


La scuola vicentina viaggia decisa sui binari della tecnologia informatica applicata alla didattica. Non si può attendere oltre e, per dirla con l'esperto Antonio Danillo, "o la scuola cambia se stessa o la scuola muore". Su questa concetto nascono i progetti Scuola digitale Lim e Cl@ssi 2.0, due progetti rivoluzionari e capaci di fondere discipline scientifiche ed umanistiche, nel passato distanti anni luce tra loro.
I NUMERI. Nel Veneto le cl@ssi digitali sono diffuse in 12 medie, in 10 primarie e in 10 superiori. In provincia di Vicenza le troviamo nelle direzioni didattiche di Cassola, Marostica e Valdagno, nelle medie dei comprensivi Battistella di Schio e Barolini di Vicenza, nei tecnici delle superiori Rossi e Fusinieri di Vicenza. Dall'anno scorso quasi tutte le scuole sono dotate di lavagne multimediali interattive e 40 dispongono di kit installati, comprendenti il video proiettore, computer e lim.                              
 CAMISANO. Nel comprensivo di Camisano la quarta A della primaria è già pilota. «Nell'ambito del progetto classi 2.0  spiega il docente Danilo Pretto  si è programmato di inserire le tecnologie di una piattaforma web 2.0 all'interno di un percorso didattico, con particolare riferimento alle fiabe, elementi da cui si sviluppano tutti gli ambiti del sapere didattico. Le storie vengono illustrate, manipolate, rielaborate, problematizzate attraverso alcune fasi a spirale, nelle quali la piattaforma diventa la nuova Agorà: lo spazio in cui gli alunni confluiscono, condividono, scambiano e personalizzano i loro elaborati. Oltre all'utilizzo della Lim, ad ogni alunno è stato consegnato in comodato d'uso un netbook nel quale lavorare a scuola e a casa. Tale metodologia ha portato a delle migliorie sul piano degli apprendimenti: oltre all'aumento del livello di attenzione, le conoscenze si sono fatte fortemente più personalizzate. Le famiglie sono coinvolte in questa metodologia e l'utilizzo dei netbook a casa ha volutamente rotto alcuni schemi, avvicinandole nel percorso formativo».
IL ROSSI. All'istituto industriale Rossi di Vicenza è la seconda F a portare avanti la cl@sse 2.0. «Questa classe  scrive Enrico Zogli, referente del progetto tecnologico  non segue programmi ministeriali diversi, i docenti devono raggiungere i medesimi obiettivi, sperimentando metodologie didattiche innovative. La loro disponibilità è alta, anche i docenti delle discipline umaniste sono entusiasti del progetto e stanno sviluppando percorsi con spunti personali importanti».
«Il progetto ha innescato una certa vitalità nell'attività del consiglio di classe, favorendo un confronto interdisciplinare tra i docenti delle discipline delle scienze integrate anche nel tentativo di individuare modalità comuni per la valutazione delle competenze tecnicoscientifiche».
L'EVOLUZIONE. «La società  scrive Fabrizio Floris, referente regionale all'innovazione digitale e tecnologica e al piano scuola digitale si evolve rapidamente e la tecnologia permea ogni aspetto della vita quotidiana. Il processo è assolutamente irreversibile. Per stare al passo bisogna innovarsi e la scuola veneta è fortemente attiva. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sono impegnate da tempo per favorire il processo di ammodernamento e la scuola vicentina ha saputo mobilitare e coinvolgere con successo il territorio, gli enti locali, le famiglie, le aziende. I docenti, consci della necessità di colmare il gap con le nuove generazioni, si sono mostrati altamente motivati a partecipare alle azioni formative di supporto proposte dal Ministero».
Salvatore Nigro     (da http://www.ilgiornaledivicenza.it)

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