Legambiente, si fa troppo poco per sicurezza scuole. In Campania 4 su 10 non hanno il certificato antincendio
Data: Giovedì, 20 ottobre 2011 ore 17:55:35 CEST
Argomento: Associazioni


Dal dossier ''Ecosistema Scuola'', ricerca annuale di Legambiente sulla qualita' delle strutture e dei servizi della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado dei comuni capoluogo di provincia, presentato stamane a Bologna, emerge il quadro di un Abruzzo che poco investe nell'edilizia scolastica. Secondo l'indagine di Legambiente ''che intende restituire una fotografia degli investimenti degli enti locali per la sostenibilita' e la sicurezza degli edifici scolastici'', ''e' chiaro che gli investimenti per la manutenzione straordinaria in Abruzzo subisce una brusca flessione, quasi del 44%, rispetto al 2010, nonostante i mutui accesi da alcune province per la ristrutturazione delle scuole: 18.400 euro calcolati nel 2011, contro i 32.600 del 2010''. Dal dossier emerge che ''solo un totale di 3 mila euro e' stato investito per la manutenzione ordinaria, a fronte di una necessita' di interventi urgenti nell'86% delle scuole, tenendo conto anche del fatto che il 52% del totale e' stato costruito almeno piu' di 40 anni fa''.     Il primo capoluogo di provincia, in Abruzzo, per la sicurezza nelle scuole e' Teramo, al 45esimo posto nella classifica italiana; lo seguono Chieti (60esima) e Pescara (76). Per motivazioni legate al sisma, L'Aquila non e' stata presa in esame. Teramo si conferma il migliore capoluogo abruzzese anche nella graduatoria per le buone pratiche, collocandosi al 26esimo posto in Italia, con un punteggio di 77,09; Chieti e' 66esimo con 34,58; Pescara ha un ''desolante'' 80esimo posto su 82 voci, con un punteggio di appena 16. Sempre il dossier Legambiente evidenzia che ''Chieti manca per un pelo la top ten dei Comuni dove le scuole sono esposte a un maggiore rischio ambientale: e' infatti al 13esimo posto in Italia, seguito da Pescara (27esima in Italia) e Teramo (53esima)''.
Se onnipresente e' la certificazione igienico-sanitaria (100%), e' minimo invece l'utilizzo di fonti rinnovabili (13,60%); solo nel 60% delle scuole viene praticata la raccolta della plastica e nel 35% la differenziazione dei rifiuti; nessun istituto ha dichiarato di usufruire del servizio del ''pedibus'' (10% scarso si avvale del servizio dei nonni vigili e zero di piste ciclabili). Legambiente fotografa un 73,60% delle scuole abruzzesi che dichiara il rischio sismico, ma piu' della meta' e' ancora priva di un certificato di idoneita' o di collaudo statici, presenti in non oltre il 44% degli edifici. ''Non si riesce a uscire dall'emergenza - commenta Antonella Carlucci, della segreteria di Legambiente Abruzzo - Gli enti locali, strozzati fra il Patto di stabilita' e il mancato trasferimento di fondi dallo Stato, non riescono piu' a stanziare sufficienti finanziamenti per la manutenzione delle scuole e il livello di qualita' dei servizi scolastici''.
''Il nodo aperto - per la Carlucci - rimane l'aumento dei finanziamenti previsti per la messa in sicurezza delle scuole, associato a una programmazione che individui le priorita' da affrontare. Per fare questo - fa notare - e' necessario pero' l'accesso ai dati dell'anagrafe scolastica, che malgrado gli annunci non sono ancora noti''. Per questo, Legambiente chiede ''ancora una volta che l'anagrafe sia finalmente pubblicata, anche con dati parziali, riconoscendo ai cittadini il diritto di sapere le condizioni reali delle nostre scuole''. (ASCA)

In Campania 4 su 10 non hanno il certificato antincendio. Il 46% degli edifici ha bisogno di manutenzione urgente, mentre il 55% ha goduto di interventi negli ultimi 5 anni
 
Quasi un edificio scolastico su due in Campania ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti. Sono i dati, allarmanti, che emergono dall'analisi di Legambiente del 2010 sullo stato di salute delle scuole della Regione. Lo studio, effettuato su 511 istituti scolastici e 144 mila studenti, ha fotografato una situazione non proprio rosea. Ad esempio a 4 istituti su 10 manca il certificato di prevenzione degli incendi, oppure che uno studente rischia di trovarsi in un edificio che nel 46% ha urgente necessità di manutenzione mentre il 55% delle scuole negli ultimi 5 anni ha goduto di interventi di manutenzione straordinaria. Non vanno certo meglio gli edifici costruiti in zone sismiche dove solo il 4.25% è costruito con regolari criteri antisismici. Zero, invece risulta essere il numero degli istituti costruiti secondo criteri di bioedilizia. In pratica, sempre secondo il rapporto Legambiente, si spende in media 44mila euro ad edificio per la manutenzione straordinaria, e settemila euro per quella ordinaria.
Non solo dati negativi però sono emersi dallo studio, difatti da sottolineare che la totalità degli istituti presi in questione ha ottenuto il certificato di agibilità statica, quello della certificazione igienico sanitaria e ha svolto le regolari prove di evacuazione. Ottimi risultati vengono anche dai dati raccolti sulla raccolta differenziata dove il 100% delle scuole differenzia carta, plastica, vetro e alluminio.
A fare il punto della situazione è Valentina Onesti, responsabile scuola e formazione Legambiente Campania: «Bisogna tenere alta l’attenzione sulla qualità edilizia delle nostre scuole, c’è bisogno di monitoraggio complessivo e sistematico dello stato di sicurezza dell’edilizia scolastica campana. Negli istituti scolastici i ragazzi trascorrono la maggior parte delle ore della loro giornata e devono studiare in sicurezza, secondo parametri di qualità ed efficienza. Questo è l’obiettivo del nostro studio: sensibilizzare e informare intervenire dove ci sono problematicità affinché l’edilizia scolastica diventi ambito prioritario nella politica di investimento regionale. Riteniamo - conclude Onesti - che la scuola in Campania presenti situazioni positive e promettenti, partire da queste esperienze per rendere concreta da parte di tutte le istituzioni regionali, provinciali e comunali la volontà di migliorare ed investire seriamente sulla scuola»
Ecosistema Scuola 2011 di Legambiente è anche un indagine che fotografa a 360 gradi la situazione sull'edilizia scolastica dei capoluoghi di Provincia della Campania. Nel dettaglio si evince che la prima città campana è Benevento, che si piazza al 21posto, segue Napoli che con il suo 30posto, è sempre tra le prime città del sud, mentre Avellino e Salerno si posizionano rispettivamente al 48posto e al 63 posto.
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