Concorso DS: Prove scritte dalla fine di novembre.
Data: Lunedì, 17 ottobre 2011 ore 14:56:48 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 Il MIUR ha ipotizzato che le prove scritte  saranno indette a partire dalla fine di novembre con un range di date entro cui tutte le Regioni dovranno svolgerle.
Come più volte ripetuto, invitiamo il MIUR a definire un quadro puntuale di riferimento sia perchè le commissioni regionali che devono formulare le prove scritte si attengano a criteri omogenei, sia per dare ai candidati un orientamento su come organizzare la preparazione finale delle due prove che nel bando son definite in termini general generici.
Va ben chiarito inoltre che gli argomenti presenti nel programma vanno  tarati e “piegati” rispetto alle finalità e alla  funzione della dirigenza scolastica nonchè all’utilizzo che il dirigente scolastico può e deve farne. Questa è d’altra parte l’unica cosa positiva che viene indicata nel programma in relazione agli scritti, per quanto in modo incidentale.                              
(Bando art.10: 1. Le due prove scritte accertano la preparazione del candidato sia sotto il profilo teorico sia sotto quello operativo, in relazione alla funzione di dirigente scolastico. La prima prova scritta consiste nello svolgimento di un elaborato su una o più tra le aree tematiche di cui all’art. 8.  La seconda prova scritta consiste nella soluzione di un caso relativo alla gestione dell’istituzione scolastica con particolare riferimento alle strategie di direzione in rapporto alle esigenze formative del territorio. Sono ammessi alla prova orale coloro che ottengono un punteggio non inferiore a 21/30 in ciascuna prova scritta).
Il quadro di riferimento deve definire per entrambe le prove la tipologia di impostazione, la lunghezza, e una griglia di correzione
Per rendersi conto di come, in assenza di un quadro di riferimento nazionale, le impostazioni da regione a regione cambino enormemente, creando grandi disparità, riportiamo le tracce delle prove scritte sia del corso concorso riservato del 2004, sia di quelle del concorso ordinario del 2005, sia di quelle del corso concorso riservato del 2007 (DM 3/10/06).

Se si analizzano  le tracce dei saggi del concorso ordinario 2005 si rimane colpiti dalla loro genericità, dal linguaggio spesso involuto, senza nessuna indicazione della lunghezza, 5 pagine o 2 facciate non fa differenza. Ci si chiede come sia possibile in simili condizioni avere criteri omogenei di valutazione degli elaborati. E’ impossibile, così tutto è lasciato alla soggettività dei commissari.
Fra tutte quelle esaminate ci pare che, per certi aspetti, le uniche tracce che si avvicinano ai modi di valutare presenti anche in altri Paesi siano:
1)     la traccia del saggio del concorso ordinario di Trento del 2005 (2 saggi brevi da scegliere tra 3 tracce)
2)     la traccia del saggio  del concorso riservato dell’Abruzzo 2004 (3 saggi brevi da scegliere tra 4 tracce, e ciascun saggio di non più di 32 righe)
3)     la traccia del saggio  del concorso riservato del Friuli Venezia Giulia 2004 (dare risposta a 3 quesiti su 5)
Mentre ci riserviamo di entrare più nel merito di entrambe le prove, saggio e progetto, ci sentiamo di chiedere da subito che ci sia:
1)     possibilità di scegliere tra più tracce, presenti in ciascun numero sorteggiato (come avviene alla maturità)
2)     definizione della lunghezza dell’elaborato, considerato che la capacità di sintesi, così rara nel Bel Paese, è una delle  competenze più importanti da possedere  (da Adi)

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