Riconoscimento professionale laureati in Scienze Motorie
Data: Sabato, 08 ottobre 2011 ore 12:57:15 CEST
Argomento: Eventi


1. La maggior parte dei Corsi di Laurea in Scienze Motorie sono attivati presso Facoltà di Medicina e Chirurgia. Ciò comporta un'eccessiva medicalizzazione delle materie di studio, non spendibili nel mondo del lavoro e al contempo nega l’occasione per i laureati a ricoprire cariche di docenza e ricerca universitarie all’interno delle stesse Facoltà. Il MIUR potrebbe adottare linee guida che diano maggior spazio ai Dottori in Scienze Motorie nel ricoprire incarichi presso le Facoltà anche prevedendo specifici percorsi di studi, adatti contribuendo così a formare personale docente appartenente ai settori scientifici disciplinari affini alle Scienze motorie. Un discorso a parte merita la Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, poiché l’indirizzo clinico che caratterizza questo corso di studi favorisce un approfondimento delle materie mediche, necessarie all’impiego preteso da questi specialisti nell’ambito sanitario.

2. Il nuovo concetto di Salute non può escludere il laureato in Scienze Motorie dall’ambito sanitario. Le competenze universitarie acquisite nella laurea di primo livello permettono ai dottori uscenti di poter contribuire alla prevenzione della salute. Inoltre la laurea specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate permette un approfondimento del campo clinico utile alle Attività Fisiche Adattate (AFA) previste nelle nuove indicazioni sulla Riabilitazione.

3. Per gli stessi motivi il Dottore Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (AMPA) risulterà, a maggior ragione essere indicato anche nel trattamento e di patologie croniche in fase post acuta. Tale proposta suggerisce inoltre l’inserimento dello specialista del movimento tra le professioni sanitarie riabilitative.

4. Molte Regioni hanno già legiferato riguardo l’obbligatorietà della figura del laureato in Scienze Motorie all’interno delle palestre. Troviamo particolarmente indicate le ASL di competenza, su mandato della magistratura, per controllare e vigilare sull'osservanza e applicazione delle Leggi Regionali. L’obbligatorietà della presenza del laureato in Scienze Motorie andrebbe estesa in tutti i luoghi ove si pratica attività motoria.

5. L’impiego del personale laureato avrebbe ragione di esistere nelle scuole primarie, eventualmente con un unico responsabile per ciascuna scuola, assunto con regolare inquadramento come avviene per gli altri insegnanti.

6. Analogamente, la figura del Laureato in Scienze Motorie trova la sua naturale applicazione nel miglioramento e supervisione delle attività negli enti di promozione sportiva, di benessere, centri fitness come coordinatore tecnico, nel CONI come istruttore giovanile e per la promozione degli sport nell’infanzia, strutture pubbliche e private del settore sanitario, infine negli enti che si occupano dei controlli antidoping.

7. Il Dottore Magistrale con specialità in Scienze e Tecniche dello Sport è formato per lavorare in collaborazione col CONI per la preparazione atletica negli sport, mentre la promozione sportiva tra i giovani è il naturale sbocco professionale delle competenze del laureato di primo livello.

8. Il Dottore Magistrale in Management dello Sport è la figura deputata all’organizzazione dei corsi tecnici e più in generale ogni tipo di iniziativa sportiva. Il CONI, le istituzioni pubbliche, i comuni e le associazioni potranno avvalersi delle competenze specifiche del Dottore Magistrale in Management dello Sport per l'organizzazione territoriale e la promozione delle attività, eventi sportivi ed attività ludico-ricreative attinenti alle Scienze Motorie tenendo conto delle realtà sportive presenti sul territorio.

9. L’impiego del Dottore in Scienze Motorie ha ragione di essere applicato anche nelle forze armate o di polizia per la gestione delle attività fisiche del personale militare, che, secondo le ultime direttive, hanno l’obbligo di sostenere dei test di valutazione fisica e di svolgere attività fisiche durante l’orario lavorativo.

Siamo stufi di lottare contro l’abusivismo spietato e la cattiva informazione che vede il cittadino succube di ogni inconsapevole offesa fisica e morale. Confidiamo in un vostro supporto per sostenerci nel percorso da noi intrapreso.

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