Usb, non sacrificare istruzione. Rinnovare contratto nazionale  
Data: Sabato, 08 ottobre 2011 ore 07:55:09 CEST
Argomento: Sindacati


''Lo sciopero e le manifestazioni del 7 ottobre  in tutto il Paese vedono la protesta di tutte le anime della scuola pubblica: studenti, docenti, personale ATA e genitori, che esprimono cosi' il proprio rifiuto a sacrificare un bene primario come l'istruzione sull'altare della Banca Centrale Europea, con la complicita' del governo italiano, per soddisfare gli appetiti di banchieri e speculatori''. Lo afferma Barbara Battista, dell'Unione Sindacale di Base Scuola, durante la manifestazione in corso a Roma.
''Lo stanno gridando i ragazzi - prosegue Battista - costretti in classi superaffollate e scuole pericolanti; i genitori, che vedono sottratto ai propri figli il diritto ad avere pari opportunita', specie se disabili; i lavoratori, rimasti con gli stipendi del 2007 e con la minaccia di licenziamenti di massa stile Grecia''.                            
  ''Questi temi - riferisce Battista - USB li ha portati nelle manifestazioni e nell'incontro che abbiamo avuto in mattinata all'ARAN con il presidente dell'Agenzia governativa, dove abbiamo ribadito la richiesta di rinnovo del contratto di lavoro, di svolgimento delle elezioni Rsu, e di intervento urgente presso l'Amministrazione per rimuovere le condizioni che stanno brutalmente colpendo ragazzi disabili e docenti inidonei. USB ha inoltre messo a disposizione dell'ARAN i dati sulle reali conseguenze occupazionali e salariali dell'accordo del 4 agosto scorso firmato da Cgil Cisl e Uil, che nella Scuola ha consentito di derogare al Contratto Nazionale ed ha introdotto il salario di ingresso per i nuovi assunti. Da parte dell'ARAN - denota Battista - abbiamo ricevuto la disponibilita' ad approfondire con noi il confronto su questi temi in prossimi incontri''.
''Dopo questa bella giornata di lotta - conclude la dirigente USB - i lavoratori della scuola proseguiranno un percorso che, a partire dallo sciopero generale del 6 settembre e dall'opposizione alla manovra finanziaria, li vedra' impegnati insieme a tutto il pubblico impiego nella manifestazione internazionale del prossimo 15 ottobre, contro le politiche dell'Unione Europea e del Governo''.    (Asca)

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