Anno scolastico 2011/2012: tutte le novità. Dai nuovi licei alle borse di studio, passando per i libri digitali
Data: Lunedì, 12 settembre 2011 ore 06:44:43 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Sono complessivamente quasi 8milioni gli studenti iscritti per l’anno scolastico 2011/2012. Le iscrizioni, spiega una nota del ministero dell’Istruzione, tendono a diminuire nel Nord-Est, nel Sud e nelle Isole; aumentano invece nel Nord-Ovest e nel Centro. Il numero di studenti per classe rientra nella media Ocse. Dal numero degli alunni ai libri digitali, ecco i numeri e le novità del ritorno sui banchi:
ISCRIZIONI - Tutti i nuovi Licei introdotti dalla Riforma registrano una crescita delle iscrizioni. Aumentano gli iscritti agli Istituti tecnici, mentre diminuiscono quelle ai professionali.
TEMPO PIENO – Prosegue anche l’incremento del tempo pieno: dall’anno scolastico 2003/04, 270mila alunni e 7mila classi in più. Per l’anno scolastico 2011/2012, il Miur ha avviato l’immissione in ruolo di 30.300 docenti e di 36mila Ata                     
FONDAZIONE PER IL MERITO – Dal prossimo anno scolastico gli studenti che hanno sostenuto l’esame di Stato avranno la possibilità di affrontare un ulteriore test nazionale che metterà in palio borse di studio da 10mila euro, per un totale di 30milioni. La partecipazione alle prove sarà volontaria, ma potranno essere sostenute solo dagli studenti che conseguiranno alla maturità un punteggio di almeno 80/100. I test saranno elaborati dall’Invalsi e non valuteranno la preparazione strettamente scolastica degli studenti ma le competenze di base, dalla comprensione del testo alla logica.

SPERIMENTAZIONE TEST INVALSI A ESAMI DI STATO – Con il prossimo anno scolastico partirà la sperimentazione dei test Invalsi all’Esame di Stato. I test si svolgeranno in scuole campione, su base volontaria. L’Invalsi inoltre rivedrà, a campione, anche i temi d’italiano della esame di Stato.
ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS) - Partiranno a settembre, dopo l’approvazione del Regolamento da parte della Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio scorso, i primi 59 Istituti Tecnici Superiori, strutture speciali di alta tecnologia costituite con l’intento di riorganizzare il canale della formazione superiore non universitaria. Gli ITS consentono di conseguire il Diploma di Tecnico Superiore, con conseguente accesso al mondo del lavoro nell’ambito del settore di specializzazione, ma offrono anche la possibilità di proseguire gli studi all’Università per il conseguimento del titolo di laurea con appositi CFU riconosciuti al termine del percorso biennale degli ITS (come previsto dalla legge 240/2010 di riforma universitaria).  Agli ITS possono iscriversi i diplomati che intendono conseguire il Diploma di Tecnico Superiore, per poi inserirsi velocemente nel mondo del lavoro e procedere anche negli studi. Su 59 ITS regolarmente costituitisi per il primo biennio, circa 15 hanno gia’ pubblicato, durante l’estate, il proprio bando di selezione per l’ammissione ai corsi biennali. Sono state già raccolte 750 pre-iscrizioni per i soli 15 ITS. Si stima che tra settembre e ottobre oltre 5mila domande saranno esaminate dalle commissioni preposte alla pre-selezione e alla valutazione dei titoli.  Gli ITS in Italia: 3 in Abruzzo, 3 in Campania, 7 in Emilia Romagna, 2 in Friuli Venezia Giulia, 7 nel Lazio, 4 in Liguria, 7 in Lombardia, 3 nelle Marche, 1 in Molise, 3 in Piemonte, 3 in Puglia, 1 in Sardegna, 5 in Sicilia, 3 in Toscana, 1 in Umbria e 6 nel Veneto.
CONCORSO PRESIDI – Partirà il concorso per circa 2.300 posti da Dirigente Scolastico che permetterà di dare una risposta concreta al fabbisogno dei singoli istituti, in particolare alle scuole in reggenza.
LIBRI DIGITALI – Per la prima volta, obbligatoriamente per legge, i libri che saranno adottati quest’anno per il prossimo anno scolastico dovranno essere testi anche in formato elettronico. Una novità che garantirà un consistente risparmio alle famiglie.
CORSI CLIL PER DOCENTI - Nell’anno accademico 2011/2012 saranno attivati i corsi di perfezionamento per dare agli insegnanti la patente CLIL (cioè per poter insegnare una disciplina non linguistica – es. storia, scienze, ecc – in lingua straniera). I corsi, in 60 CFU, richiedono, per potervi accedere, l’abilitazione e un livello di competenza linguistica C1 in lingua straniera. L’Italia e’ il primo paese in Europa ad aver messo a ordinamento il CLIL, seguendo le indicazioni dell’Unione Europea. Il percorso, nelle parole di David Marsch, massimo esperto europeo della metodologia CLIL, e’ “innovativo ed unico nell’Unione Europea. Numerosi sforzi sono stati fatti negli Stati membri nella formazione iniziale dei docenti per introdurre la metodologia CLIL, ma le indicazioni non risultano così complete ed integrate come in questo caso”.    (da http://www.giornalettismo.com/)

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