Giovanni Sollima e la Taverna di Alfa Ninnino
Data: Domenica, 11 settembre 2011 ore 10:00:00 CEST Argomento: Recensioni
Dalla
medicina alla letteratura, per Giovanni Sollima, psichiatra e poeta
catanese, il passo è breve, anzi, brevissimo. Il dott. Sollima, riesce
a coniugare, ormai, da parecchi anni, con notevole successo, la sua
attività professionale, la psichiatria, con la passione per la poesia.
Ed è cospicua, infatti, la sua produzione letteraria; il poeta ha
pubblicato, nel 1996 e nel 1997, rispettivamente, il Primo e il Secondo
libello di pezzi tesotici; nel 1997 ha dato alle stampe il poemetto
Esgialnuptiae, dove la modalità poetica d’espressione trova confronto
con temi d’ordine antropologico e demo psicologico. Nel 2002 ha dato
alle stampe il suo Terzo libello di pezzi tesotici. Nel 2005, edito
dalla C.u.e.c.m., ha pubblicato il dialogo filosofico, L’albero di
Farafi o della sofferenza, scritto insieme al filosofo, pittore e
scrittore, Salvatore Massimo Fazio. Nel 2007 ha presentato la raccolta
di tre saggi, Sulle ali della paideia (C.u.e.c.m., Catania); nel 2008,
insieme a Pasquale Musarra, ha scritto la raccolta poetica di lirica
corale, Unisonanza.
Di recente ha pubblicato il Quarto libello di pezzi tesotici (Edizioni
Helicon, 2011), e La taverna di Alfa Ninnino (C.u.e.c.m., 2011).
Il suo ultimo lavoro, La taverna di Alfa Ninnino, composto da tredici
miniracconti episodici, nasce da una concezione educativa, quasi,
psicomotoria e, al contempo, liberatoria della letteratura. La
taverna è un luogo specifico della casa di Ninnino ed è,
contemporaneamente, tanti luoghi simbolici e concreti della
rappresentazione della vita e del mondo. “Nella sua visualità
d'immanenza reale è una deliziosa mansarda arredata in stile
tirolese, da dove il bimbo parte alla scoperta del mondo. Paradigma
d'accadimento, la taverna è testimone e contenitore di un tesoro
di significati e vita, preludio di tutta l'espressione di un mondo, in
cui nulla è banale e scontato”.
Alfa è il nome di un bimbo, che parte alla scoperta di un mondo
fantastico, ma anche reale, idilliaco e, al contempo, concreto; un
mondo d’esplorazione e di esperienza. <>.
Anche se, come dice la critica letteraria, Maria Gabriella Puglisi,
<>.
Anche le altre opere poetiche di Giovanni Sollima sono degli
interessanti percorsi lirici, originali e inconsueti, da approfondire e
da condividere. Si nota il gusto per la parola, la ricerca, cauta e
sinuosa, del linguaggio, dell’espressione, che sembra toccare livelli
alti e delinea geometrie d’eleganza variabile “adatte ad un pubblico
esperto ed esigente”, quasi fosse una reinvenzione della lingua dei
piccoli per parlare, compiutamente, agli altri ed a se stesso.
La taverna di Alfa Ninnino, di recente, è diventata anche un “gruppo
aperto”, una pagina di facebook, del nuovo e accattivante strumento di
comunicazione di massa, facile e veloce, da consultare e da
“sfogliare”; uno spazio pubblico, una moderna “agorà” interattiva, dove
tutti gli “amici” di Giovanni Sollima possono “postare e condividere”
link, immagini, video e commenti, il tutto a portata di click. Un nuovo
e intrigante modo di essere poeta e di fare poesia.
Angelo
Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it
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