I tormenti di scuola e insegnanti. Panorama dell’editoria sulla scuola
Data: Sabato, 20 agosto 2011 ore 16:50:15 CEST
Argomento: Rassegna stampa


“Insegnare di meno, apprendere di più», è La sfida della nuova didattica che il pedagogista bolognese Franco Frabboni lancia, per Sellerio, alla vigilia del nuovo anno scolastico, puntando il dito sulle ultime riforme, che «sviliscono un bene fondamentale: l’istruzione pubblica». Il tema della scuola è, prevedibilmente, uno dei più caldi nella saggistica italiana dell’autunno.         
  Mentre ci si interroga su Noi domani, come ha fatto Vinicio Ongini per Laterza nel suo viaggio (dai quartieri periferici di Torino, Milano e Roma alle scuole dei piccoli indiani sikh), «nella scuola multiculturale», la scuola che verrà, è sembrato necessario a Tullio De Mauro, vero guru della materia, ripercorrere, per il Mulino, il cammino di questa istituzione vituperata, fallibile quanto ineliminabile: Se permettete parliamo di scuola. Scuola e lingua dall’analfabetismo pre-unitario all’Italia delle immigrazioni, è una sorta di controcanto a Togliamo il disturbo di Paola Mastrocola, una panoramica «d’autore» che Nicola D’Amico ha preceduto con la sua Storia e storie della scuola italiana (Zanichelli).

Altro punto centrale, da sempre per l’editoria, i drammi e i problemi sociali e politici che incalzano. In reportage come Il naufragio di Alessandro Leogrande, Feltrinelli: 1997, la vicenda mai raccontata del primo «respingimento» in Italia, l’affondamento della piccola motovedetta albanese «Kater I Rades» speronata da una corvetta della nostra Marina. Nel saggio di analisi e di denuncia di Giancarlo Feliziani Accadde a Mirafiori il 14 gennaio (Bompiani): la Fiat, «l’assenza della sinistra...». In giustizia, (Rizzoli), i 30 anni con la toga di Giancarlo De Cataldo, la magistratura «al di là delle isterie della politica». La mappa della vita.

Volevo essere una farfalla, la filosofa Michela Marzano confessa: «essere stata anoressica mi ha salvata» (Mondadori). La terza età, «l’esistenza di una costruzione sociale delle età» secondo il sociologo Enrico Pugliese (il Mulino). Anima e iPad, le «rivelazioni filosofiche» di Maurizio Ferraris per Guanda: «parlare di iPad è parlare di un supplemento d’anima, di un’anima di scorta...».
    (da http://www3.lastampa.it/di  mirella appiotti)

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