La Di Giuseppe dell'Idv interviene in Parlamento contro Ddl Governo che prevede la privatizzazione del sostegno nella scuola pubblica
Data: Venerdì, 05 agosto 2011 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


In merito al ddl , firmato anche dall’on. PdL molisana Sabrina De Camillis che prevede, di fatto, la privatizzazione del sostegno nella scuola pubblica, la parlamentare IdV, on. Anita Di Giuseppe, interviene duramente sulla proposta del governo dichiarando quanto segue: “Il Ministero non si lascia sfuggire nessun pretesto per continuare la sua opera di demolizione della scuola pubblica, privandola delle risorse indispensabili per il suo corretto funzionamento e annullando ogni possibilità di seria discussione circa i suoi limiti, con l’obiettivo di consegnarla alle speculazioni dei privati, senza farsi scrupoli neanche nei confronti degli studenti e delle famiglie più deboli.
Ad essere nel mirino del MIUR sono ora gli alunni disabili per i quali è stata recentemente presentata una proposta di legge (n. 4405) che ha come primo firmatario l’On. Dima, recante “Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità”. Tale proposta autorizza i dirigenti scolastici a definire progetti, con la collaborazione di soggetti privati, per il sostegno di alunni con disabilità, anche ai fini dell'elaborazione e dell'attuazione dei piani educativi individualizzati… nonché delle misure educative e didattiche di supporto degli alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento, come ad esempio la dislessia e la discalculia).
L’attuale Governo cioè dà il via libera all’assunzione di privati per svolgere le mansioni di sostegno ai disabili fino ad ora affidate in via esclusiva a personale scolastico specializzato e reclutato attraverso procedure selettive istituite dallo Stato. La superficialità con cui il MIUR sta affrontando il delicato compito che la Costituzione gli attribuisce per favorire e garantire l’inclusione e l’integrazione, all’interno del nostro sistema di istruzione, degli studenti con disabilità nonché il loro successo formativo, è risultata già evidente a partire dall’approvazione della legge 170/2010 e del decreto attuativo dello scorso 22 luglio n. 5669 ad essa correlato, con cui si limita la possibilità degli studenti affetti da dislessia o altri disturbi specifici di apprendimento di vedersi assegnato un insegnante di sostegno, in quando, secondo il Ministero, tali disturbi devono essere contrastati in via esclusiva dall’insegnante curriculare, in sostanza attraverso la riduzione dei compiti richiesti a tali studenti rispetto a quelli dei loro compagni.

Da una parte quindi il MIUR scarica compiti aggiuntivi sui docenti curricolari che sono costretti ad operare in classi sempre più affollate e a sopperire all’assenza degli insegnanti di sostegno dopo aver frequentato semplicemente un corso di formazione, dall’altra sostituisce figure professionali specializzate e vincitrici di procedure concorsuali statali con personale reclutato da privati con modalità non altrimenti definite. Non sono affatto chiari i motivi che hanno portato alla formulazione di una proposta di legge che affida la didattica di sostegno ai privati e che porterà all’estromissione dall’insegnamento dei precari attualmente inseriti nelle graduatorie ad esaurimento che da anni prestano servizio nelle scuole statali e che hanno i titoli e la professionalità necessarie per svolgere in modo efficace il compito dell’integrazione degli studenti che presentano maggiori difficoltà di inserimento nel tessuto sociale.

on. Anita Di Giuseppe
(da http://www.mynews.it/)

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