In merito al
ddl , firmato anche dall’on. PdL molisana Sabrina De Camillis che
prevede, di fatto, la privatizzazione del sostegno nella scuola
pubblica, la parlamentare IdV, on. Anita Di Giuseppe, interviene
duramente sulla proposta del governo dichiarando quanto segue: “Il
Ministero non si lascia sfuggire nessun pretesto per continuare la sua
opera di demolizione della scuola pubblica, privandola delle risorse
indispensabili per il suo corretto funzionamento e annullando ogni
possibilità di seria discussione circa i suoi limiti, con l’obiettivo
di consegnarla alle speculazioni dei privati, senza farsi scrupoli
neanche nei confronti degli studenti e delle famiglie più deboli.
Ad essere nel mirino del MIUR sono ora gli alunni disabili per i quali
è stata recentemente presentata una proposta di legge (n. 4405) che ha
come primo firmatario l’On. Dima, recante “Disposizioni per favorire il
sostegno di alunni con disabilità”. Tale proposta autorizza i dirigenti
scolastici a definire progetti, con la collaborazione di soggetti
privati, per il sostegno di alunni con disabilità, anche ai fini
dell'elaborazione e dell'attuazione dei piani educativi
individualizzati… nonché delle misure educative e didattiche di
supporto degli alunni con DSA (disturbi specifici di apprendimento,
come ad esempio la dislessia e la discalculia).
L’attuale Governo cioè dà il via libera all’assunzione di privati per
svolgere le mansioni di sostegno ai disabili fino ad ora affidate in
via esclusiva a personale scolastico specializzato e reclutato
attraverso procedure selettive istituite dallo Stato. La superficialità
con cui il MIUR sta affrontando il delicato compito che la Costituzione
gli attribuisce per favorire e garantire l’inclusione e l’integrazione,
all’interno del nostro sistema di istruzione, degli studenti con
disabilità nonché il loro successo formativo, è risultata già evidente
a partire dall’approvazione della legge 170/2010 e del decreto
attuativo dello scorso 22 luglio n. 5669 ad essa correlato, con cui si
limita la possibilità degli studenti affetti da dislessia o altri
disturbi specifici di apprendimento di vedersi assegnato un insegnante
di sostegno, in quando, secondo il Ministero, tali disturbi devono
essere contrastati in via esclusiva dall’insegnante curriculare, in
sostanza attraverso la riduzione dei compiti richiesti a tali studenti
rispetto a quelli dei loro compagni.
Da una parte quindi il MIUR scarica compiti aggiuntivi sui docenti
curricolari che sono costretti ad operare in classi sempre più
affollate e a sopperire all’assenza degli insegnanti di sostegno dopo
aver frequentato semplicemente un corso di formazione, dall’altra
sostituisce figure professionali specializzate e vincitrici di
procedure concorsuali statali con personale reclutato da privati con
modalità non altrimenti definite. Non sono affatto chiari i motivi che
hanno portato alla formulazione di una proposta di legge che affida la
didattica di sostegno ai privati e che porterà all’estromissione
dall’insegnamento dei precari attualmente inseriti nelle graduatorie ad
esaurimento che da anni prestano servizio nelle scuole statali e che
hanno i titoli e la professionalità necessarie per svolgere in modo
efficace il compito dell’integrazione degli studenti che presentano
maggiori difficoltà di inserimento nel tessuto sociale.
on. Anita Di Giuseppe
(da http://www.mynews.it/)
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