Disabili, allarme istruzione. La Fondazione Bambini e Autismo Onlus: ''Siamo preoccupati per l’anno scolastico che verrà''
Data: Sabato, 23 luglio 2011 ore 11:26:45 CEST
Argomento: Comunicati


Le avvisaglie erano nell’aria: un taglio di insegnati di sostegno per l'anno scolastico 2011/2012.  Nelle ultime riunioni di fine anno, a cui la Fondazione Bambini e Autismo ONLUS ha partecipato con i suoi rappresentanti nei consigli di classe, nessuno - dirigenti, professori, addetti ai lavori - era pronto a mettere “la mano sul fuoco” sul futuro anno scolastico per quanto riguarda gli allievi con handicap e i relativi insegnanti di sostegno. Si paventavano tagli immaginando, ad esempio, in alcune scuole un incremento di iscrizioni di studenti disabili mantenendo però costante il numero di insegnanti di sostegno. Era quindi già chiaro che, non avendo ques'ultimi il dono dell’ubiquità, non avrebbero potuto seguire gli allievi sul piano quantitativo (numero delle ore) come nell’anno precedente. (da  http://www.ilfriuli.it/if/cronaca/60958/)
La conferma è poi venuta recentemente, a luglio, mese in Italia tradizionalmente deputato alle manovre economiche e ai rincari vari, dalla benzina ai medicinali,ecc.  Nello specifico in provincia di Pordenone la richiesta dei dirigenti scolastici di ogni ordine e grado era quella di 436 docenti di sostegno per coprire, nei diversi istituti, le necessità degli alunni disabili che sono in totale 648. A fronte di questa richiesta, una recente circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale prevede la copertura di 273 posti. Di più, da fonti della stampa locale pare che il sostegno l’anno prossimo sarà a "cronometro": una edizione riveduta e corretta dei così detti tagli lineari che risultano essere la cosa più iniqua che si possa fare. La questione del "cronometro" applicata agli alunni disabili (pare) sia così fatta: nelle scuole dell’infanzia l’insegnate di sostegno potrà stare con il singolo bambino con handicap 6 ore e 15 minuti alla settimana, nelle primarie 6 ore, nelle secondarie di primo e secondo grado 4 ore e 30 minuti.
Se le cose stanno così è chiaro a tutti che l’integrazione degli allievi con disabilità diventa una cosa effimera per due ordini di ragioni. La prima: tutti gli allievi con handicap e tutta le classi dove l’allievo è inserito hanno bisogno di un insegnate di sostegno che curi l’integrazione e la renda possibile tutelando l’apprendimento dell’allievo svantaggiato, ma anche quello dei suoi compagni; la seconda: non tutti gli studenti con handicap presentano le stesse esigenze che variano invece a seconda dalla gravità del caso e dalle caratteristiche della disabilità di cui sono portatori. Quindi il taglio lineare (un po’ di ore - poche - per tutti) è sbagliato.
 
Noi che ci occupiamo di autismo sappiamo bene come dietro a questa parola ci sta uno “spettro” ovvero una differenziazione alta di intensità del disagio. E sappiamo anche che in una scuola un bambino con autismo, anche molto piccolo, senza personale competente a suo fianco è in grado di portare una tale confusione da rendere la scuola stessa inadatta ad accoglierlo. Ancora, sappiamo anche che con questo tipo di disabilità la vocazione educativa e la buona volontà del personale sono importanti ma non bastano se non c’è una adeguata preparazione sulla sindrome e sul caso specifico.
Non è possibile quindi pensare che la soluzione del “cronometro” sia adeguata, né si può pensare di scaricare la responsabilità su docenti e direttori affinché trasformino il cronometro in qualcosa di più aderente alle necessità dell’alunno, con la conseguenza che comunque se si dà di più ad uno si toglie in egual misura ad un altro!
 
Non viviamo sulla luna e quindi sappiamo in quale situazione economica si trovi il Paese, tuttavia non si sana il bilancio dello Stato negando agli studenti disabili il diritto all’istruzione e all’integrazione sociale perché assieme ad altre categorie, come ad esempio gli anziani con le pensioni minime e gli indigenti in generale, rappresentano la parte più indifesa e bisognosa della società, parte che in un Paese civile va sempre salvaguardata. Chiediamo quindi all’Ufficio Regionale di rivedere la circolare per permettere agli alunni con handicap e alle loro famiglie di iniziare serenamente l’anno scolastico che verrà.
 
Davide Del Duca
Direttore Generale
Fondazione Bambini e Autismo ONLUS

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