Le avvisaglie
erano nell’aria: un taglio di insegnati di sostegno per l'anno
scolastico 2011/2012. Nelle ultime riunioni di fine anno, a cui
la Fondazione Bambini e Autismo ONLUS ha partecipato con i suoi
rappresentanti nei consigli di classe, nessuno - dirigenti, professori,
addetti ai lavori - era pronto a mettere “la mano sul fuoco” sul futuro
anno scolastico per quanto riguarda gli allievi con handicap e i
relativi insegnanti di sostegno. Si paventavano tagli immaginando, ad
esempio, in alcune scuole un incremento di iscrizioni di studenti
disabili mantenendo però costante il numero di insegnanti di sostegno.
Era quindi già chiaro che, non avendo ques'ultimi il dono
dell’ubiquità, non avrebbero potuto seguire gli allievi sul piano
quantitativo (numero delle ore) come nell’anno precedente. (da http://www.ilfriuli.it/if/cronaca/60958/)
La conferma è poi venuta recentemente, a luglio, mese in Italia
tradizionalmente deputato alle manovre economiche e ai rincari vari,
dalla benzina ai medicinali,ecc. Nello specifico in provincia di
Pordenone la richiesta dei dirigenti scolastici di ogni ordine e grado
era quella di 436 docenti di sostegno per coprire, nei diversi
istituti, le necessità degli alunni disabili che sono in totale 648. A
fronte di questa richiesta, una recente circolare dell’Ufficio
Scolastico Regionale prevede la copertura di 273 posti. Di più, da
fonti della stampa locale pare che il sostegno l’anno prossimo sarà a
"cronometro": una edizione riveduta e corretta dei così detti tagli
lineari che risultano essere la cosa più iniqua che si possa fare. La
questione del "cronometro" applicata agli alunni disabili (pare) sia
così fatta: nelle scuole dell’infanzia l’insegnate di sostegno potrà
stare con il singolo bambino con handicap 6 ore e 15 minuti alla
settimana, nelle primarie 6 ore, nelle secondarie di primo e secondo
grado 4 ore e 30 minuti.
Se le cose stanno così è chiaro a tutti che l’integrazione degli
allievi con disabilità diventa una cosa effimera per due ordini di
ragioni. La prima: tutti gli allievi con handicap e tutta le classi
dove l’allievo è inserito hanno bisogno di un insegnate di sostegno che
curi l’integrazione e la renda possibile tutelando l’apprendimento
dell’allievo svantaggiato, ma anche quello dei suoi compagni; la
seconda: non tutti gli studenti con handicap presentano le stesse
esigenze che variano invece a seconda dalla gravità del caso e dalle
caratteristiche della disabilità di cui sono portatori. Quindi il
taglio lineare (un po’ di ore - poche - per tutti) è sbagliato.
Noi che ci occupiamo di autismo sappiamo bene come dietro a questa
parola ci sta uno “spettro” ovvero una differenziazione alta di
intensità del disagio. E sappiamo anche che in una scuola un bambino
con autismo, anche molto piccolo, senza personale competente a suo
fianco è in grado di portare una tale confusione da rendere la scuola
stessa inadatta ad accoglierlo. Ancora, sappiamo anche che con questo
tipo di disabilità la vocazione educativa e la buona volontà del
personale sono importanti ma non bastano se non c’è una adeguata
preparazione sulla sindrome e sul caso specifico.
Non è possibile quindi pensare che la soluzione del “cronometro” sia
adeguata, né si può pensare di scaricare la responsabilità su docenti e
direttori affinché trasformino il cronometro in qualcosa di più
aderente alle necessità dell’alunno, con la conseguenza che comunque se
si dà di più ad uno si toglie in egual misura ad un altro!
Non viviamo sulla luna e quindi sappiamo in quale situazione economica
si trovi il Paese, tuttavia non si sana il bilancio dello Stato negando
agli studenti disabili il diritto all’istruzione e all’integrazione
sociale perché assieme ad altre categorie, come ad esempio gli anziani
con le pensioni minime e gli indigenti in generale, rappresentano la
parte più indifesa e bisognosa della società, parte che in un Paese
civile va sempre salvaguardata. Chiediamo quindi all’Ufficio Regionale
di rivedere la circolare per permettere agli alunni con handicap e alle
loro famiglie di iniziare serenamente l’anno scolastico che verrà.
Davide Del Duca
Direttore Generale
Fondazione Bambini e Autismo ONLUS
redazione@aetnanet.org