In libreria il nuovo romanzo del prof. Alfio Siracusano: Viaggio a Eleutherìa
Data: Lunedì, 18 luglio 2011 ore 10:45:17 CEST
Argomento: Recensioni


“Una discesa nel Maelström”, potremmo dire con Edgard  A. Poe,  se non ci fosse pure, in questo originalissimo romanzo di Alfio Siracusano: Viaggio a Eleutherìa ovvero dei diritti e delle pene, Ink Well Edizioni, l’ombra di Kafka che riporta ai temi  della colpa, di tutte le colpe e di cui qualcuno, come l’Ultimo dei giusti, si deve far carico per l’umanità. Una discesa negli abissi del tempo e fra i relitti di ciò che la memoria  custodisce, forzandola con lo studio e pure  con la disamina puntuale dei fenomeni sociali che vorticosamente tentano di soffocare ciò che è rimasto di libero e grandioso nell’uomo del  terzo millennio. Già, ma cosa è rimasto di quell’uomo che deve tendere al superuomo a conclusione del purgatorio nel deserto e dopo avere subito le tre metamorfosi annunciate da Zarathustra?                    
 Non dovrebbe egli cercare di spezzare le sovrastrutture che lo tengono in gabbia come la pantera di Rilke? La cultura e il sapere è un mezzo per farlo e ben lo sa don Luigino (e il diminuito lo rende borghesuccio tra i borghesi) Percalli, l’eroe di questo romanzo, che, nell’angustia della su pensione di funzionario dello Stato, continua imperterrito nella sua strada di sapere e di conoscenza, di curiosità e di ricerca così come la sua lunga militanza nel vecchio Pci, dove ha accordato il suo cuore con i battiti del pensiero gramsciano, gli ha insegnato. Impegno politico non per carrierismo o sete di potere o perchè intagliato dentro compromessi ignominiosi, ma per ridare alla sua gente di Sicilia il senso vero della “dignità” che purtroppo sembra soldo falso agli strani abitanti di un modo controllato solo da telecamere e tv e contro  cui il vecchio pensionato si imbatte nelle sembianze di strambi personaggi larvatamente ancora kafkiani. E dentro questo universo bizzarro viene strattonato con veemenza perchè avrebbe corrotto alcuni giovani con le sue idee, che sono le idee di libertà soprattutto e che consentono a chi vi si riconosce di riconosce la libertà degli altri; idee che cerca di spiegare con la foga giovanile attinta dal ricordo delle sue lotte a fianco degli operai e dei braccianti ma che cozzano inesorabilmente col “Grande fratello”  o con “L’Isola dei famosi” e quindi con i più trash modelli dell’apparire per esistere, se è vero che il bunga-bunga è diventato il trampolino per il  parlamento e quindi un  osceno mezzo che poi determina il destino di intere generazioni. Nascosta tra le viscere multimediali delle reti, un grande orecchio ascolta e vigila per impedire travisamenti all'ordine sibilato dai media, cosicchè dall’agorà delle piazze assolate del sud, dove i conversari fra il vecchio e i giovani assumano i toni della maieutica socratica, improvvisamente, e con un artificio letterario impensabile, si viene trasportati in un futuro forse possibile, di sapore orwelliano ma sicuramente  non del tutto fantascientifico.     (da La Sicilia del 17/7/2011)

 Pasquale Almirante
 p.almirante@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-243201.html