E' comportamento antisindacale non contrattare l'organizzazione del lavoro
Data: Sabato, 04 giugno 2011 ore 07:02:15 CEST
Argomento: Sindacati


Rifiutare la contrattazione di istituto su tutte le materie previste dall’art. 6 del Ccnl ha portato due dirigenti scolastici a subire una condanna per comportamento antisindacale.
Così ha deciso il Tribunale del lavoro di Nuoro che si è pronunciato su due ricorsi presentati dalla FLC CGIL di Nuoro insieme alla Cisl Scuola e alla Gilda.
Questi due Dirigenti scolastici richiamandosi alle norme Brunetta (Dlgs 150/2009) avevano rifiutato di contrattare con il sindacato le utilizzazioni del personale in rapporto al POF, le assegnazioni ai plessi, criteri e modalità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro.
Il giudice afferma che le materie previste dall’art. 6 del Ccnl, in particolare lettere i), h) ed m), non sono ricomprese tra quelle riservate dall’ex art. 5 (Potere di Organizzazione) della legge Brunetta alle autonome decisioni degli organi preposti alla gestione.
 “Sono materie che non riguardano l’organizzazione strettamente intesa – scrive il tribunale di Nuoro – bensì i criteri generali e le modalità di attuazione delle decisioni organizzative poste a monte della contrattazione collettiva, e che involgono aspetti direttamente attinenti al rapporto di lavoro, in relazione ai quali la necessità di trasparenza delle scelte e quella di una contrattazione concertata si pone come diretta conseguenza dei principi di legalità e buona amministrazione costituzionalmente tutelati. Sono, più precisamente, materie nelle quali la contrattazione non interferisce con le decisioni organizzative del Dirigente Scolastico, ma concerne criteri e modalità di attuazione delle stesse”.
Queste sentenze confermano la fondatezza della tesi della FLC CGIL: la contrattazione di istituto va fatta nel rispetto del contratto collettivo nazionale ancora in vigore.

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