Sacconi: arriva una nuova riforma dell'apprendistato. Camusso: la Carta è la base del nostro futuro
Data: Lunedì, 02 maggio 2011 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Primo: ripartire dal lavoro. Lo chiede il presidente della Repubblica, lo rilanciano i sindacati in piazza oggi per la festa del primo maggio. E mentre il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi annuncia per la prossima settimana una nuova riforma dell'apprendistato, a Roma, in piazza San Giovanni, va in scena lo storico concertone organizzato da Cgil, Cisl e Uil. La ventiduesima edizione della manifestazione, che si svolge in concomitanza con la beatificazione di papa Wojtyla, ospita una parata di star. Una giornata all'insegna del tricolore, dedicata all'Unità d'Italia, con tanti artisti in piazza e tre versioni dell'inno di Mameli: la prima, tra rock e taranta, affidata a Eugenio Finardi; la seconda, corale, con artisti e politici ai microfoni; la terza, orchestrale, sotto la direzione di Ennio Morricone.              
Ore 1.14, Gran finale con versione corale dell'inno di Mameli
Gran finale al Concertone del primo maggio con una versione corale dell'Inno di Mameli cantata da Ennio Morricone, da Anna Bonaiuto, Peppe Servillo, il conduttore Neri Marcorè, il leader della Cgil, Susanna Camusso, e quello della Cisl, Raffaele Bonanni, dagli organizzatori con Marco Godano, e il direttore di Rai3, Paolo Ruffini. La musica era intonata da Roma Sinfonietta mentre il coro accompagnava i cantanti d'eccezione con gli accendini accesi.

Ore 24. Dalla e De Gregori cantano «Viva l'Italia»
Nella fase finale del concerto grande partecipazione per l'esibizione di Lucio Dalla e Francesco De Gregori che hanno intonato alcuni dei loro grandi successi tra cui «Viva l'Italia», «Rimmel» e «Balla balla ballerina». Emozione anche per la versione di «Senza fine» intonata da Gino Paoli e
per la seconda esibizione di Ennio Morricone che ha diretto «Mission». Nuovi momenti di satira con Neri Marcorè che ha preso di mira il nucleare. Il conduttore ha poi letto un brano di John F.Kennedy e intonato «Le elezioni» di Giorgio Gaber. L'attrice Anna Bonaiuto ha invece letto un brano di Pier Paolo Pasolini, scritto nel '75, due mesi prima della morte, nel quale l'Italia veniva definita «un ben povero paese, anzi un paese miserabile» nel quale le inchieste non vanno avanti «perchè tutti hanno paura» e sul quale «incombe il sospetto dell'omertà e dell'ignoranza con una tacita diplomazia del silenzio.
Ore 21,54. Soccorse 196 persone
L'Ares 118 ha reso noto che sono 196 le persone soccorse nelle tende mediche allestite dall'Ares 118 in zona San Giovanni a Roma, dove si sta svolgendo il concerto del primo maggio. Solo per sei pazienti è stato necessario il trasporto in ospedale. Tra le patologie prevalenti, l'abuso di alcol, cadute, traumi vari, lipotimie dovute a caldo e ressa e crisi di ansia. Nessun codice rosso. (di Nicoletta Cottone e Claudio Tucci da IlSole24Ore)

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