Milano, prof negazionista antisemita a liceo Manzoni
Data: Giovedì, 14 aprile 2011 ore 18:40:00 CEST
Argomento: Opinioni


Botta e risposta tra testata giornalistica e blog. Repubblica racconta oggi il caso di una docente milanese, Barbara Albertoni, che nel suo blog Cloro al Clero contesta le celebrazioni per la Giornata della Memoria, a suo dire «una forzatura» - come scrive il giornale in un articolo firmato da Marco Pasqua - e ritiene che il «mito dell’Olocausto» sia una «risorsa politica» per accrescere «il senso di colpa dell’Occidente», rendendo «intoccabili» gli ebrei. L’insegnante di filosofia del Liceo Manzoni, che si firma come Cloro, cura il blog dal 2006. “Il suo è un sito di ispirazione anarchica, con attacchi ripetuti ad ebrei e ad Israele, sporadicamente contestati da alcuni commentatori indignati”, scrive Pasqua. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, viene definito «servo» di Israele.                           
 E poi ci sono vignette, foto della bandiera israeliana con la svastica e articoli dedicati alla difesa incondizionata dei negazionisti più noti. Da Faurisson ad Irving, fino al ricercatore della Sapienza, Antonio Caracciolo, che sul web diffondeva tesi negazioniste.

LA REPLICA DELLA ALBERTONI La donna si difende dalle pagine del suo blog dando, nel titolo, del ‘cretino’ all’autore del pezzo. “Con questo articolo di questo Pasqua - scrive - che in parte estrapola frasi dal mio blog senza dimostrare neppure di saperle leggere (su Faurisson scrissi che era vile avergli alzato le mani e che al negazionismo bisogna opporre argomenti di portata scientifica e non botte) e in parte s’inventa periodi che non ho mai scritto. In quanto al mio negazionismo, è un’accusa così campata per aria che non credo neppure di doverla prendere in considerazione: ho 30 anni di carriera nella scuola come insegnante di storia e fior di testimoni che mi aiuteranno a far ricacciare in gola al Pasqua i suoi insulti a suon di migliaia di euri” . “Quasi tutti i link sono roba mia – continua la docente - cosicchè chi passa di qui possa farsi un’idea del mio “antisemitismo” nonchè “negazionismo”. Se si dicono robe del genere bisogna dimostrarle con una certa puntualità, non con l’astio vendicativo di un articolo a suo carico, mal digerito, covato per piu’ di un anno, poi uscito per essere stato maltrattato nel facebook di arrigoni. E chi ha orecchie per intendere intenda, chi no, in roulotte. Perchè la casa l’ha persa”.   (da http://www.leggo.it/)

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