La Lega sta cercando di sterilizzare la sentenza della Corte Costituzionale. Vorrebbe "spostare la Pasqua al Lunedì".
Data: Sabato, 26 marzo 2011 ore 08:19:19 CET
Argomento: Sindacati


 A quasi due mesi  dalla sentenza n. 41/2011,  della C.C. che impone al MIUR di consentire la mobilità tra province diverse dei docenti delle G.A.E., ancora nulla si muove.
 Stanno studiando, stanno cercando il modo per aggirarla, per sterilizzarla,  per eluderla.
  Pressati, come sono, dalla Lega e non solo, ho l’impressione che stiano preparando un nuovo papocchio.
 Uno scempio di legalità a danno dei precari del Sud.
  Circola insistente la voce che vorrebbero  di nuovo non consentire il trasferimento  di provincia .
   Dalle mie parti si usa rispondere  a chi  dice corbellerie:  “quest’anno Pasqua viene di lunedì”.
  Ebbene,  anche al MIUR stanno cercando un qualche appiglio per spostare la Pasqua al  lunedì successivo del  primo plenilunio di primavera.
Un Decreto Ministeriale non ha bisogno, purtroppo,  della firma del Capo dello Stato, ma credo che debbano comunque chiedere il permesso,  oltre che al Papa,  alla decenza.
         “Adda passà a nuttata” diceva Eduardo De Filippo, poi  la C.C. dichiarerà la nuova O.M. illegittima, ma intanto gli effetti a medio termine saranno fatti salvi.
         Non credo si possa amministrare un settore strategico e vitale, come la formazione pubblica, in termini così  provvisori e improvvisati.
         Poi c’è Pittoni.
         Il senatore delle Lega Nord che si occupa di scuola, con una insolita levata di ingegno, propone di controllore  tutti i titoli dei docenti meridionali, compresi quelli culturali, per valutare l’effettivo livello di preparazione dei candidati nelle singole materie.
         Chi, come, in che modo?
         Non amo la forma interrogativa, ma è impossibile mettere un punto fermo  a questo vulcanico pensatore.
         Gli insegnanti meridionali, di certo, non si spostano al Nord per turismo: non se lo possono permettere.
         Come il caffè di Erri De Luca che, preferendo la vecchia caffettiera napoletana,   ha    scritto   che,   con la moka,   il caffè   dovendo  salire “ arriva stanco”.
          Anche i precari del Sud preferiscono” scendere”, quando possono, per non arrivare stanchi.
(da http://www.scuolathena.it/)

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