Il personale ATA è un valore aggiunto. Ricordo della signora Angela Panebianco di Acireale (CT)
Data: Giovedì, 10 marzo 2011 ore 21:00:00 CET
Argomento: Redazione


E' morta, il 1° marzo, la Signora Angela: sposa, mamma, nonna, sorella, amica, bidella. Per tutti gli alunni i docenti e il personale ATA: la Panebianco… La scuola non è solo un posto di lavoro. E’ una comunità dove noi, soggetti-persone, viviamo gomito a gomito anche per anni: convivenza, amore, odio, sopportazione, inferno e purgatorio, qualche volta paradiso: stagioni e anni che si accavallano. Il liceo Artistico di Acireale: una scuola senza locali, zingari in affitto su colonne e pilastri umani: i docenti che mettono radici, gli alunni che pazientano e il personale ATA factotum. A quanti alunni/e “in crisi” ho suggerito di parlare e confidarsi con  Lei tra un’ora e l’altra di lezione! Su Facebook si rincorrono semplici e sinceri gli script degli alunni.
Corinne C (rappresentante di Istituto) : “ Brutta Notizia oggi mi ha spiazzata. Un ultimo saluto alla signora Panebianco che ci ha lasciati stamattina. E’ stata per noi un punto di riferimento. Non la dimenticherò Mai. E pensare ke la vita è così Breve e noi perdiamo tempo dietro a gente che se ne frega. Rivoglio i Valori di una volta. Ragazzi Aprite gli occhi stiamo andando di male in peggio...... stava male e si sapeva mi dispiace troppo per lei”. 
Dorotea  P: “Era una brava bidella,e una bravix  xsona”.
Francesca G: “Anke io l'ho saputo questo pome....mi è dispiaciuto un sacco...era una xsona d'oro”. 
Marco B: “Addio signora Panebianco, ci manchera' a tutti...”
Verdiana S:  “Mi dispiace troppo.. non ci sono parole.. =( .
Serena P: “Prof..mi dispiace tantissimo ed è difficile credere che se ne sia andata.. :(
Angelo Virgata (dell’Artistico), giorno 9/02/11 su Newaspaper game de La Sicilia ha scritto un pezzo su  un significativo argomento: “La normalità: scelta coraggiosa Riflessioni su un ordinario eroismo quotidiano”. Non parlava solo della Panebianco, ma di Lei soprattutto. “Oggi chi sono gli eroi? L'eroe è proprio l'uomo comune, che riesce,nonostante tutto, ad andare sempre avanti. A ritrovare quella forza che gli fa sopportare ogni tipo di angheria o sopruso pur di essere fedele agli impegni presi, alle responsabilità quotidiane, al dovere di essere, di esserci comunque. L'uomo che trasforma un obbligo in una coraggiosa scelta. Più uomini “piccoli” e coscienziosi porterebbero di nuovo ad una elevazione del genere umano. I media, invece, inducono la società a credere che il successo renda migliori rispetto agli altri, ma essi non pensano all'uomo "normale" che guadagna mille euro al mese e con questi deve pagare le tasse e tutto ciò che occorre per il mantenimento della sua famiglia. I nuovi eroi (…)sono uomini e donne che con naturalezza, ogni giorno, vivono e operano per un cambiamento della società. Uomini e donne comuni, eroi per caso che dovremmo tutti prendere come esempio per un miglioramento del vivere civile”.
Alla festa di compleanno della terza figlia, mamma Angela ha pronunciato, tra la commozione di tutti, quello che ci sembra il suo testamento “spirituale”: <<18 anni fa sei venuta a far parte della nostra famiglia portando gioia e unione. Per me è stato duro staccarmi da te, a 4 mesi, per tornare a lavorare (…). Casa nostra, per fortuna, diventò un via vai di zii e cuginetti per giocare con te diventata per tutti come il giocattolo preferito. Le tue sorelle, felici di averti, facevano a gara per prenderti in braccio e spesso non resistendo alla voglia di coccolarti ti svegliavano a mia insaputa (…) Sei stata una figlia sensibile e allo stesso tempo forte, sempre vicino a chi per un motivo o per altro avesse bisogno del tuo aiuto. (…) Ci ha resi orgogliosi e fieri tutti, in famiglia>>.
Vent’anni fa, il primo incontro con la Panebianco è stato col suo sorriso. L’ultima telefonata con Lei mi trasmetteva la sua serenità, nonostante le metastasi.
Una bidella che metteva in pratica i proverbi di patron ‘Ntoni: “Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro”.  Con persone come Lei, è bello scrivere i proprio figli alla scuola statale, ancora sede privilegiata di valori umani e familiari. Spesso mi accorgevo che discretamente pregava.
I parlamentari italiani, dopo 5 anni di mandato, acquistano il diritto ad una lauta pensione. Io mi stavo interessando per la pensione di inabilità ad una lavoratrice della scuola, ma sorella morte ha bussato in anticipo ad una porta di Acicatena!
''In Paradiso ti conducano gli angeli, un coro festoso ti accolga e ti conduca alla Citta' Santa, perche' li' tu abbia una requiem aeternam''







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