E' morta, il 1°
marzo, la Signora Angela:
sposa, mamma, nonna, sorella, amica, bidella. Per tutti gli alunni i
docenti e il personale ATA: la
Panebianco… La scuola non è solo un posto di lavoro. E’ una
comunità dove noi, soggetti-persone, viviamo gomito a gomito anche per
anni: convivenza, amore, odio, sopportazione, inferno e purgatorio,
qualche volta paradiso: stagioni e anni che si accavallano. Il liceo
Artistico di Acireale: una scuola senza locali, zingari in affitto su
colonne e pilastri umani: i docenti che mettono radici, gli alunni che
pazientano e il personale ATA factotum. A quanti alunni/e “in crisi” ho
suggerito di parlare e confidarsi con Lei tra un’ora e l’altra di
lezione! Su Facebook si rincorrono semplici e sinceri gli script degli
alunni.
Corinne C (rappresentante di Istituto) : “ Brutta Notizia oggi mi ha
spiazzata. Un ultimo saluto alla signora Panebianco che ci ha lasciati
stamattina. E’ stata per noi un punto di riferimento. Non la
dimenticherò Mai. E pensare ke la vita è così Breve e noi perdiamo
tempo dietro a gente che se ne frega. Rivoglio i Valori di una volta.
Ragazzi Aprite gli occhi stiamo andando di male in peggio...... stava
male e si sapeva mi dispiace troppo per lei”.
Dorotea P: “Era una brava bidella,e una bravix xsona”.
Francesca G: “Anke io l'ho saputo questo pome....mi è dispiaciuto un
sacco...era una xsona d'oro”.
Marco B: “Addio signora Panebianco, ci manchera' a tutti...”
Verdiana S: “Mi dispiace troppo.. non ci sono parole.. =( .
Serena P: “Prof..mi dispiace tantissimo ed è difficile credere che se
ne sia andata.. :(
Angelo Virgata (dell’Artistico), giorno 9/02/11 su Newaspaper game de
La Sicilia ha scritto un pezzo su un significativo argomento: “La
normalità: scelta coraggiosa Riflessioni su un ordinario eroismo
quotidiano”. Non parlava solo della Panebianco, ma di Lei soprattutto.
“Oggi chi sono gli eroi? L'eroe è proprio l'uomo comune, che
riesce,nonostante tutto, ad andare sempre avanti. A ritrovare quella
forza che gli fa sopportare ogni tipo di angheria o sopruso pur di
essere fedele agli impegni presi, alle responsabilità quotidiane, al
dovere di essere, di esserci comunque. L'uomo che trasforma un obbligo
in una coraggiosa scelta. Più uomini “piccoli” e coscienziosi
porterebbero di nuovo ad una elevazione del genere umano. I media,
invece, inducono la società a credere che il successo renda migliori
rispetto agli altri, ma essi non pensano all'uomo "normale" che
guadagna mille euro al mese e con questi deve pagare le tasse e tutto
ciò che occorre per il mantenimento della sua famiglia. I nuovi eroi
(…)sono uomini e donne che con naturalezza, ogni giorno, vivono e
operano per un cambiamento della società. Uomini e donne comuni, eroi
per caso che dovremmo tutti prendere come esempio per un miglioramento
del vivere civile”.
Alla festa di compleanno della terza figlia, mamma Angela ha
pronunciato, tra la commozione di tutti, quello che ci sembra il suo
testamento “spirituale”: <<18 anni fa sei venuta a far parte
della nostra famiglia portando gioia e unione. Per me è stato duro
staccarmi da te, a 4 mesi, per tornare a lavorare (…). Casa nostra, per
fortuna, diventò un via vai di zii e cuginetti per giocare con te
diventata per tutti come il giocattolo preferito. Le tue sorelle,
felici di averti, facevano a gara per prenderti in braccio e spesso non
resistendo alla voglia di coccolarti ti svegliavano a mia insaputa (…)
Sei stata una figlia sensibile e allo stesso tempo forte, sempre vicino
a chi per un motivo o per altro avesse bisogno del tuo aiuto. (…) Ci ha
resi orgogliosi e fieri tutti, in famiglia>>.
Vent’anni fa, il primo incontro con la Panebianco è stato col suo
sorriso. L’ultima telefonata con Lei mi trasmetteva la sua serenità,
nonostante le metastasi.
Una bidella che metteva in pratica i proverbi di patron ‘Ntoni: “Per
menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un
l'altro”. Con persone come Lei, è bello scrivere i proprio figli
alla scuola statale, ancora sede privilegiata di valori umani e
familiari. Spesso mi accorgevo che discretamente pregava.
I parlamentari italiani, dopo 5 anni di mandato, acquistano il diritto
ad una lauta pensione. Io mi stavo interessando per la pensione di
inabilità ad una lavoratrice della scuola, ma sorella morte ha bussato
in anticipo ad una porta di Acicatena!
''In Paradiso ti conducano gli angeli, un coro festoso ti accolga e ti
conduca alla Citta' Santa, perche' li' tu abbia una requiem aeternam''