Cisl e Uil firmano accordo produttività nella P.A. Cgil lascia tavolo. Dichiarazione di Scrima (Cisl)
Data: Venerdì, 04 febbraio 2011 ore 15:03:59 CET
Argomento: Sindacati


DALL'INTESA DI OGGI IMPORTANTI RISULTATI - Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
L'Intesa per un accordo quadro sulle relazioni sindacali, raggiunta oggi a Palazzo Chigi, è particolarmente importante per la scuola e per l'azione che da mesi ci vede impegnati a salvaguardare ruolo e prerogative del sindacato soprattutto a livello di contrattazione d'istituto.
E' un'Intesa per la quale abbiamo lavorato fortemente, insieme alla CISL, convinti che fosse indispensabile riconsegnare al confronto fra le parti, nelle sedi appropriate, temi importanti come quelli del lavoro nella scuola, della sua efficacia, della sua produttività: temi su cui siamo decisi a far valere le ragioni del negoziato e del confronto, fattori che concorrono in modo decisivo al buon governo della scuola.
In attesa di sciogliere più puntualmente, all'ARAN, molti dei nodi che sono da mesi oggetto di forte contenzioso, con l'intesa di oggi alcuni importanti risultati si possono già considerare raggiunti.
E' infatti consolidata la piena salvaguardia delle retribuzioni attualmente percepite, ivi comprese quelle attinte dal fondo d'istituto, sottratte ad ogni pretesa di immediata applicazione delle cosiddette "procedure premiali": queste ultime, infatti, potranno operare solo ed esclusivamente su risorse aggiuntive derivanti da recuperi di efficienza nella spesa.
L'Intesa contiene inoltre un esplicito richiamo che fa salvi gli effetti del decreto interministeriale n. 3 del 14.1.2011, il provvedimento che dà attuazione alle nostre intese sul recupero delle progressioni di anzianità per il personale della scuola.
Ancora una volta è l'azione forte e autonoma di un sindacato come la CISL, che non accetta di farsi emarginare o di delegare ad altri le sue prerogative, a produrre risultati concreti, che consentono di difendere con i fatti, e non a parole, gli interessi dei lavoratori della scuola.
Roma, 4 febbraio 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola (da Cisl-Scuola)

Intesa Governo-Sindacati del Pubblico Impiego per il superamento delle conseguenze del blocco dei rinnovi contrattuali

 

del [04-02-2011]

 

Oggi, a Palazzo Chigi, Governo e sindacati hanno sottoscritto una “Intesa per la regolazione del regime transitorio conseguente al blocco dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel pubblico impiego”.

 

Si tratta di un accordo “politico” con il quale sono superate alcune delle principali contraddizioni tra il decreto legislativo 150/2009 e il decreto legge 78/2010 convertito dalla legge 122/2010 che, ricordiamo, tra l’altro ha disposto sostanzialmente il blocco dei rinnovi contrattuali di livello nazionale per gli anni 2011/2012/2013.

 

In particolare, l’Intesa recupera il principio della premialità e del merito, sia pure nei limiti delle scarse risorse disponibili nel quadro delle difficoltà finanziarie in atto, vieta la riduzione delle retribuzioni complessive conseguite dai lavoratori nel 2010 e, infine, avvia la ripresa delle relazioni sindacali mediante la contrattazione integrativa di secondo livello.

 

Per queste ragioni Cida-FP ha sottoscritto l’Intesa.  

 

 

Firmata a Palazzo Chigi l’intesa sulle relazioni sindacali nel pubblico impiego

 

 

 

 

Faverin: “La partecipazione al centro del cambiamento”

 

La nuova intesa salvaguarda le retribuzioni dei lavoratori: le fasce di merito (25-50-25) non si applicheranno ai salari attuali, ma alle sole eventuali risorse aggiuntive

“Quella di oggi è una firma importantissima che riporta i lavoratori al centro del cambiamento nella Pa e fa chiarezza su molti aspetti rimasti in sospeso dopo le molteplici modifiche legislative, a partire dall’organizzazione del lavoro pubblico” è soddisfatto il segretario generale della Cisl Fp Giovanni Faverin che commenta così la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Cisl e Uil e Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta.
“Il modello contrattuale definito dall’intesa del 30 aprile 2009 comincia finalmente a prendere corpo: con l’accordo di oggi la partecipazione dei lavoratori diventa il fulcro dell’innovazione e dell’efficienza del settore pubblico. Si superano in questo modo le incertezze interpretative che volevano relegare i lavoratori e le rappresentanze ad un ruolo subalterno” ha evidenziato Faverin.
“Come Cisl Fp abbiamo sempre messo in chiaro i limiti dei cambiamenti introdotti per legge e chiesto con forza di intervenire attraverso la contrattazione per decidere su aspetti chiave come l’organizzazione di enti, agenzie e aziende. Ma anche per salvaguardare i livelli retributivi sottoposti al blocco dei contratti” ha rimarcato il segretario. “L’accordo in questo senso parla chiaro: gli stipendi, congelati al 2010, non saranno sottoposti ad alcun taglio in applicazione delle tre fasce. Il criterio del 25-50-25 non interverrà sui salari attuali in godimento, ma sarà applicabile solo ad incrementi resi possibili da eventuali risorse aggiuntive”.
E proprio in tema di riforma, l’altra novità è la previsione di commissioni paritetiche nazionali per l’applicazione del d.lgs. 150/2009: “ciò vuol dire che il sindacato e i lavoratori saranno protagonisti del miglioramento delle performance individuali e collettive”.
Un grande passo in avanti, dunque, che impegna inoltre governo ed Aran a sottoscrivere un contratto nazionale quadro sul sistema delle relazioni sindacali, “riportando – conclude Faverin – come chiediamo da mesi la responsabilità sindacale nelle dinamiche relative all’organizzazione degli uffici e della qualità dei servizi al cittadino”.

 

In allegato: il testo dell’intesa, la scheda tecnica, il volantino

 

Allegati:

 

 

Intesa del 4 febbraio 2011

 

scheda tecnica

 

L’accordo firmato oggi da Cisl Uil con il Governo si inserisce nel quadro di un percorso teso alla

 

definizione di nuove e più efficaci relazioni sindacali in grado di sostenere la produttività e l’efficienza delle amministrazioni pubbliche. Si tratta di un percorso avviato su spinta della parte responsabile del sindacato all’inizio del 2009, con l’accordo sui nuovi assetti contrattuali, che tuttavia le vicende legate alla modifica delle norme che regolano il pubblico impiego e alle misure di austerity imposte dagli equilibri di finanza pubblica, avevano fortemente rallentato. Con il documento firmato oggi, quel percorso riparte.

 

L’accordo rappresenta infatti un’importante tappa nell’attuazione dell’Intesa del 30 aprile 2009 dopo che alcune interpretazioni forzate del nuovo quadro giuridico e il blocco della contrattazione per il triennio 20102012 rischiavano di alterare l’equilibrio tra legge e contratto e di marginalizzare il ruolo della rappresentanza sindacale nella doppia dimensione della partecipazione e della contrattazione.

 

Questo rischio si poteva realizzare ad entrambi i livelli della struttura contrattuale:

 

- al livello nazionale, soprattutto per chi riteneva che l’approvazione del d.lgs. 150/2009 avesse

 

determinato il superamento dei contratti nazionali e che con il 31 dicembre 2010 fosse del

 

tutto terminata la loro vigenza;

 

- al secondo livello, soprattutto per un’interpretazione restrittiva dell’art. 5, comma 2 del

 

decreto 165/2009 secondo la quale le forme di interlocuzione sindacale si riducevano al

 

massimo alla sola informazione se prevista dai contratti.

 

La CISLFp ha sempre sostenuto che il ruolo sindacale non potesse essere messo in discussione dal

 

mutato quadro legislativo e che da un lato l’autonomia delle parti, dall’altro l’Intesa del 2009

 

garantivano sull’importanza della contrattazione e della partecipazione ad entrambi i livelli.

 

Questa nostra impostazione è stata condivisa da quasi tutte (tranne una) le pronunce della

 

giurisprudenza che si sono espresse finora, ma per un sindacato che valorizza il confronto, la

 

partecipazione e la contrattazione avere ragione nelle aule di tribunale e non aver riconosciuto un

 

ruolo sui posti di lavoro non è sufficiente; soprattutto per chi ha firmato con il Governo

 

un’impegnativa e responsabile Intesa nella quale è costantemente affermato il ruolo organizzativo e di innovazione delle relazioni sindacali.

 

Ed è proprio per ridare serenità alle organizzazioni delle amministrazioni che abbiamo proposto una

 

nuova tappa del confronto nazionale che chiarisse i principali problemi che si erano finora posti.

 

L’accordo conferma nel primo punto proprio questa indispensabilità della funzione organizzativa della rappresentanza sindacale e lo stretto legame che unisce in un’organizzazione il miglioramento delle condizioni di lavoro e delle professionalità con la qualità dei servizi erogati.

 

Questo equilibrio è reso più difficile in una situazione di blocco della contrattazione economica che

 

non consente di disporre di risorse adeguate per valorizzare performance organizzativa ed individuale:

 

il secondo punto dell’accordo chiarisce che un’esigenza primaria da garantire nel triennio di moratoria è la salvaguardia del livello delle retribuzioni conseguite nel 2010 che “non possono diminuire fino alla firma dei prossimi contratti nazionali successivi al blocco”; si tratta di un impegno già presente nell’art. 9 del d.l. 78/2010 ma che è bene ribadire costantemente contro ipotesi applicative che vorrebbero sfilare sempre più voci retributive da quelle garantite per il triennio. La nostra responsabilità ci chiede anche di cimentarci con i nuovi sistemi premianti e di valutazione previsti dalla legge. La CISLFp ha da sempre affermato la eccessiva rigidità della griglia 255025 e in più occasioni ha ribadito la necessità di adottare misure contrattuali per utilizzare al meglio le deroghe affidate alla contrattazione collettiva.

 

Non ci siamo tirati indietro nell’accettare la nuova sfida, ma non è possibile in questa fase di difficoltà per le retribuzioni mettere in discussione l’acquisito per sperimentare il nuovo: proprio per questo il terzo punto dell’accordo prevede che i nuovi strumenti premianti siano adottati solo in caso di future risorse derivanti da efficientamenti dell’organizzazione.

 

A dimostrazione del fatto che il sindacato non è emarginato nel sistema di relazioni sindacali il quarto e il quinto punto dell’accordo rilanciano la partecipazione e la contrattazione.

 

Il quarto punto prevede la costituzione (già ipotizzata dall’Intesa del 30 aprile 2009) di organismi

 

bilaterali nazionali per monitorare i risultati delle nuove esperienze: si tratta di un organismo

 

importante perché potrà poi consentire di adottare eventuali misure correttive o confermative delle

 

esperienza da introdurre all’interno della contrattazione nazionale.

 

Il quinto punto prevede che si avviino in tempi rapidi gli incontri per la stipulazione di un CCNQ che definisca le nuove regole delle relazioni sindacali ispirandosi al nuovo modello contrattuale contenuto negli accordi del 2009. E’ un momento fondamentale perché chiarisce definitivamente l’importanza del ruolo partecipativo e sindacale e ne valorizza un’articolazione di strumenti che fanno parte della nostra tradizione e che non possono essere messi in discussione da mancate applicazioni delle previsioni dei contratti nazionali.

 

Con questo accordo dunque, oltre a dare nuovo slancio al processo di innovazione negli assetti e nelle procedure contrattuali, si ristabilisce e si rilancia il ruolo del sindacato e dei lavoratori in direzione di una pubblica amministrazione più moderna, più veloce e più vicina ai cittadini. In questo senso l’accento posto sul metodo collaborativo, che percorre il documento rinnovando lo spirito dell’Intesa del 30 aprile 2009, costituisce il miglior viatico per i prossimi passi, a partire proprio dalla definizione con l’Aran del contratto quadro sulle relazioni sindacali nel pubblico impiego.

 

 

Pa-Accordo separato: ennesimo strappo per isolare la Cgil e colpire il lavoro - Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 

 
"Con l'accordo separato siglato oggi a Palazzo Chigi, la Cisl e la Uil hanno scelto di correre in soccorso di un Governo in crisi e di espellere la Cgil dal sistema di relazioni sindacali nel pubblico impiego, approvando la sospensione delle elezioni dell'Rsu e il blocco dei salari per tre anni. Ci si può girare intorno quanto si vuole, si può inveire contro di noi, ma questi sono elementi evidenti, sotto gli occhi di tutti", con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell'Fp-Cgil Nazionale, commenta l'intesa sulla contrattazione integrativa nel lavoro pubblico siglata da Cisl e Uil e respinta dalla Cgil.
"Un fatto che ci amareggia - continua la Segretaria Generale dell'Fp-Cgil - perché rischia di pregiudicare definitivamente quei percorsi unitari che nel nostro settore sono sempre stati perseguiti, e che in queste settimane avevano ritrovato slancio attraverso una discussione approfondita tra le categorie di Cgil, Cisl e Uil"
"Grave che tutto si sia deciso in fretta e furia - continua Dettori - come al solito mettendo la Cgil di fronte al fatto compiuto, mentre tutto era stato evidentemente contrattato tra le parti negli incontri separati dei giorni scorsi. Un fatto testimoniato in maniera inequivocabile dalla comparsa nel sito dell'Fp-Cisl del testo dell'accordo, di un volantino esplicativo e di una dichiarazione del mio collega Faverin alle 9:33 di questa mattina, a trattativa ancora in corso. Tempi da record".
"Siamo di fronte all'estensione del "modello Marchionne" al sistema di relazioni sindacali nel lavoro pubblico. Il cerchio si chiude ed è chiaro il disegno complessivo. Disegno - conclude la Segretaria Generale - che contrasteremo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione".


Roma, 4 Febbraio 2011  

 

Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 

Pa-Accordo separato: ennesimo strappo per isolare la Cgil e colpire il lavoro

 

“Con l'accordo separato siglato oggi a Palazzo Chigi, la Cisl e la Uil hanno scelto di correre

 

in soccorso di un Governo in crisi e di espellere la Cgil dal sistema di relazioni sindacali nel

 

pubblico impiego, approvando la sospensione delle elezioni dell'Rsu e il blocco dei salari

 

per tre anni. Ci si può girare intorno quanto si vuole, si può inveire contro di noi, ma questi

 

sono elementi evidenti, sotto gli occhi di tutti”, con queste parole Rossana Dettori,

 

Segretaria Generale dell'Fp-Cgil Nazionale, commenta l'intesa sulla contrattazione

 

integrativa nel lavoro pubblico siglata da Cisl e Uil e respinta dalla Cgil.

 

“Un fatto che ci amareggia – continua la Segretaria Generale dell'Fp-Cgil - perché rischia di

 

pregiudicare definitivamente quei percorsi unitari che nel nostro settore sono sempre stati

 

perseguiti, e che in queste settimane avevano ritrovato slancio attraverso una discussione

 

approfondita tra le categorie di Cgil, Cisl e Uil”

 

“Grave che tutto si sia deciso in fretta e furia – continua Dettori - come al solito mettendo

 

la Cgil di fronte al fatto compiuto, mentre tutto era stato evidentemente contrattato tra le

 

parti negli incontri separati dei giorni scorsi. Un fatto testimoniato in maniera

 

inequivocabile dalla comparsa nel sito dell'Fp-Cisl del testo dell'accordo, di un volantino

 

esplicativo e di una dichiarazione del mio collega Faverin alle 9:33 di questa mattina, a

 

trattativa ancora in corso. Tempi da record”.

 

“Siamo di fronte all'estensione del “modello Marchionne” al sistema di relazioni sindacali

 

nel lavoro pubblico. Il cerchio si chiude ed è chiaro il disegno complessivo. Disegno –

 

conclude la Segretaria Generale – che contrasteremo con tutti gli strumenti che abbiamo a

 

disposizione”.

 

Roma, 4 Febbraio 2011

 

Ufficio Stampa

 

Tel: +39 (06) 58544343

 

e-mail: ufficiostampa @fpcgil.it

 

 

RISORSE AGGIUNTIVE PER FINANZIARE LA PERFORMANCE

 

IL COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE ATTILI

 

ORA SERVONO ATTI CONCRETI

 

Questa mattina a Palazzo Chigi abbiamo firmato un importante accordo  con il Governo che azzera i possibili effetti negativi sulle retribuzioni dei dipendenti per effetto dell’introduzione dei meccanismi legati alla valutazione della performance.

 

Con la firma di questo accordo il Governo accoglie le nostre tesi, espresse in più occasioni, secondo cui il sistema premiale introdotto dalla riforma Brunetta debba essere finanziato con risorse aggiuntive rispetto a quelle esistenti nei fondi di amministrazione o ente al 31.12.2010.

 

Ora ci attendiamo dal Governo e dai singoli Ministri per le parti di competenza, la immediata adozione di tutti gli atti amministrativi e legislativi necessari all’attuazione integrale dell’accordo, sia per gli aspetti economici che giuridici.

 

Riteniamo dunque di grande rilevanza l’intesa raggiunta che in parte risponde alle rivendicazioni della UIL PA alla base dello sciopero effettuato il 9 luglio dello scorso anno per la salvaguardia dei livelli retributivi e del diritto alla contrattazione.

 

EC 04/02/2011 11.00.11

 

 

P.A.: UILPA, BENE INTESA, RISORSE AGGIUNTIVE PER LA

 

PERFORMANCE

 

P.A.: UILPA, BENE INTESA, RISORSE AGGIUNTIVE PER LA PERFORMANCE

 

(AGI) - Roma, 4 feb. - "Abbiamo firmato un importante accordo con il Governo

 

che azzera i possibili effetti negativi sulle retribuzioni dei dipendenti per effetto

 

dell'introduzione dei meccanismi legati alla valutazione della performance".

 

Cosi' il segretario generale della Uilpa,Benedetto Attili commenta l'intesa

 

raggiunta questa mattina. Con la firma di questo accordo, aggiunge, "il

 

Governo accoglie le nostre tesi, espresse in piu' occasioni, secondo cui il

 

sistema premiale introdotto dalla riforma Brunetta debba essere finanziato con

 

risorse aggiuntive rispetto a quelle esistenti nei fondi di amministrazione o ente

 

al 31.12.2010. Ora ci attendiamo dal Governo e dai singoli Ministri per le parti

 

di competenza, la immediata adozione di tutti gli atti amministrativi e

 

legislativi necessari all'attuazione integrale dell'accordo, sia per gli aspetti

 

economici che giuridici. Riteniamo dunque di grande rilevanza l'intesa

 

raggiunta che in parte risponde alle rivendicazioni della Uil pa alla base dello

 

sciopero effettuato il 9 luglio dello scorso anno per la salvaguardia dei livelli

 

retributivi e del diritto alla contrattazione". (AGI) Red/Ila 041051 FEB 11 NNNN

 

ECO 04/02/2011 12.03.48

 

 

P.A.: ATTILI (UILPA), ACCORDO ACCOGLIE NOSTRE TESI, ORA

 

ATTUAZIONE

 

P.A.: ATTILI (UILPA), ACCORDO ACCOGLIE NOSTRE TESI, ORA ATTUAZIONE

 

Roma, 4 feb. (Adnkronos)- "Con la firma di questo accordo il Governo accoglie

 

le nostre tesi, espresse in piu' occasioni, secondo cui il sistema premiale

 

introdotto dalla riforma Brunetta debba essere finanziato con risorse aggiuntive

 

rispetto a quelle esistenti nei fondi di amministrazione o ente al 31 dicembre

 

del 2010". Lo afferma il Segretario generale della UilPa, Benedetto Attili,

 

aggiungendo che ora il sindacato si aspetta "dal Governo e dai singoli Ministri

 

per le parti di competenza, la immediata adozione di tutti gli atti amministrativi

 

e legislativi necessari all'attuazione integrale dell'accordo, sia per gli aspetti

 

economici che giuridici". "Riteniamo dunque di grande rilevanza -prosegue

 

Attili- l'intesa raggiunta che in parte risponde alle rivendicazioni della UilPa alla

 

base dello sciopero effettuato il 9 luglio dello scorso anno per la salvaguardia

 

dei livelli retributivi e del diritto alla contrattazione". (Sec/Gs/Adnkronos) 04-

 

FEB-11 11:55 NNNN

 

EC 04/02/2011 13.09.23

 

 

48 Pa, intesa governo-sindacati su riforma Brunetta (4)

 

48 Pa, intesa governo-sindacati su riforma Brunetta (4) Cisl e Uil firmano

 

l'accordo, la Cgil no. E' scontro tra i sindacati. Botta e risposta Camusso-

 

Bonanni-Pirani Roma, 04 FEB (Il Velino) - Anche Pirani ha replicato alla

 

Camusso: le accuse della Cgil "vanno respinte al mittente". "Non e'

 

manifestando solo il dissenso che si salvano le ragioni del sindacato, ma e'

 

risolvendo problemi concreti che il sindacato potra' continuare ad essere

 

credibile in Italia. Non comprendo le motivazioni per cui la Cgil non ha firmato

 

un accordo che migliora le condizioni", ha poi aggiunto. "Con la firma di questo

 

accordo il Governo accoglie le nostre tesi, espresse in piu' occasioni, secondo

 

cui il sistema premiale introdotto dalla riforma Brunetta debba essere

 

finanziato con risorse aggiuntive rispetto a quelle esistenti nei fondi di

 

amministrazione o ente al 31.12.2010 - ha sottolineato invece il Segretario

 

Generale della Uil Pubblica Amministrazione, Benedetto Attili -. Ora ci

 

attendiamo dal Governo e dai singoli Ministri per le parti di competenza, la

 

immediata adozione di tutti gli atti amministrativi e legislativi necessari

 

all'attuazione integrale dell'accordo, sia per gli aspetti economici che giuridici.

 

Riteniamo dunque - conclude Attili - di grande rilevanza l'intesa raggiunta che

 

in parte risponde alle rivendicazioni della Uil Pa alla base dello sciopero

 

effettuato il 9 luglio dello scorso anno per la salvaguardia dei livelli retributivi e

 

del diritto alla contrattazione". (asp) 041258 FEB 11 NNNN

 

 

CI SIAMO RIPRESI LA CONTRATTAZIONE NEL PUBBLICO IMPIEGO E NELLA

 

SCUOLA

 

IMPORTANTE INTESA CON IL GOVERNO

 

Grande successo di chi come la Cisl e la Uil mettono al primo posto gli interessi dei lavoratori dagli interessi degli schieramenti politici.

 

L’accordo libera la possibilità di fare contrattazione integrativa nonostante il blocco dei contratti

 

nazionali.

 

Le retribuzioni attuali, comprese le parti accessorie, non verranno toccate dalla valutazione delle

 

tre fasce previste della legge Brunetta.

 

L’intesa conferma il recupero degli scatti di anzianità per il personale della scuola.

 

L’accordo mette insieme le parti migliori del d.lgs. 165/2001 migliorate dall’accordo sul modello

 

contrattuale firmato a Palazzo Chigi il 30 aprile 2009 e la stessa legge Brunetta.

 

Entro 15 giorni presso l’Aran queste indicazioni, contenute nell’accordo di Palazzo Chigi, verranno recepite in un contratto collettivo nazionale quadro che varrà per i settori del pubblico impiego e della scuola e indicherà le modalità con cui la contrattazione integrativa si potrà svolgere nei prossimi 24 mesi.

 

L’accordo siglato in data 4 febbraio 2011 tra governo e sindacati chiarisce che il sistema di

 

relazioni sindacali del pubblico impiego si colloca nell’ambito dell’intesa per l’applicazione

 

dell’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti

 

pubblici siglata il 30 aprile 2009.

 

Riconosce il ruolo prioritario delle organizzazioni sindacali nel definire le condizioni per accrescere produttività, efficienza, miglioramento delle condizioni lavorative, la qualità dei servizi e la crescita della competenza professionale dei lavoratori pubblici.

 

Impegna il governo a non diminuire le retribuzioni complessive, comprensive della parte

 

accessoria, conseguite dai lavoratori nel corso del 2010 in conseguenza dell’ applicazione dell’art.

 

19 del d.lgs. 150/2009.

 

Mantenendo inalterate le retribuzioni e riconoscendo l’attuazione del sistema premiante sblocca

 

di fatto la contrattazione integrativa che potrà realizzarsi esclusivamente con risorse aggiuntive

 

derivanti dall’applicazione del comma 17 dell’art. 61 del decreto legge 112/2008 che

 

permetteranno di mitigare le conseguenze del blocco della contrattazione collettiva nazionale del

 

triennio 20102012;

 

E’ un grande risultato per i lavoratori pubblici e della scuola se paragonato a quelli degli altri paesi europei che oltre al blocco dei rinnovi contrattuali hanno dovuto subire una decurtazione delle

 

loro retribuzioni a causa della crisi economica internazionale.

 








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