Shoah: Gelmini, nuovo antisemitismo dilaga sul web
Data: Venerdě, 28 gennaio 2011 ore 14:53:34 CET
Argomento: Istituzioni


L'antisemitismo di oggi fa proseliti tra i piu' giovani e si diffonde sul web. Ne e' convinta il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini che nel Giorno della Memoria ha tenuto un'audizione di fronte al Comitato di indagine sull'Antisemitismo. "Il fenomeno dell'antisemitismo si rinnova nel corso dei secoli e dei decenni", ha sottolineato il ministro, "e non manca di riproporsi in vesti inquietanti anche nel Terzo Millennio, sviluppandosi contestualmente alla piaga del negazionismo. E anche se l'Italia meno di altri Paesi soffre di questa piaga", si sta diffondendo "attraverso i social network un nuovo tipo antisemitismo che si traveste in altre forme". Per questo, il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca "indaghera' e affrontera' con adeguate campagne informative e di sensibilizzazione" il nuovo fenomeno per "sradicarlo". E' proprio la scuola dopo la famiglia, ha osservato il ministro, "la sede dove mettere in atto le iniziative per l'annullamento di queste posizioni minoritarie, ma preoccupanti".            
 E ha rivelato "con sgomento che negli ultimi anni, in particolare nel 2009, si e' registrato il maggior numero di episodi antisemiti dalla Seconda Guerra Mondiale: sentiamo quindi il dovere di intervenire, specie sui piu' giovani che sono la nostra risorsa per il futuro, per sensibilizzarne le coscienze". Sono in particolare le Universita', ha spiegato il ministro, "a essere sovente palcoscenico di episodi di antisemitismo. E' con sgomento, disappunto e preoccupazione che ho visto compilare liste di docenti ebrei e che ho osservato l'adesione di alcuni atenei italiani a una settimana indiscriminatamente anti-israeliana denominata 'settimana dell'apartheid'". L'anno scorso vi hanno partecipato l'ateneo di Pisa, La Sapienza di Roma e l'Universita' di Bologna, come ricordano molti siti ancora on line nati per l'iniziativa. E proprio all'universita' di Bologna sul fronte dell'istruzione post-universitaria, il ministero ha stanziato fondi per il finanziamento di due borse per il Dottorato di ricerca in Studi ebraici (due borse di 40.000 euro per 3 anni). Infatti per Gelmini, "una buona risposta a tutti i tentativi di delegittimazione dello Stato ebraico, che sconfinano quasi sempre in affermazioni se non episodi antisemiti, si puo' trovare nel potenziamento degli studi, sia nelle scuole sia negli atenei, sull'ebraismo contemporaneo, nei suoi svariati aspetti: quello della religione, quello della presenza degli ebrei nei vari Paesi del mondo, quello della storia, raccontata con veridica obiettivita', dello Stato d'Israele". Porsi la domanda di come prevenire e arginare fenomeni simili allora "e' compito non solo di ogni educatore, sia esso la famiglia o l'insegnante, ma anche di ogni responsabile uomo politico e di governo. Ed e' quanto l'esecutivo guidato da Berlusconi sta facendo ormai da anni". Il dovere della memoria "e' essenziale in una democrazia come la nostra - ha aggiunto il ministro - che non solo vuole ricordare se stessa e le proprie radici nel 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia, ma che punta anche a rivedere la qualita' dei propri standard culturali e intellettuali". Questa edizione della Giornata, ha argomentato Gelmini ricordando le indicazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "vuole onorare la memoria e ricordare quegli ebrei che combatterono nel Risorgimento al fianco degli italiani per l'unita'". E ha precisato: "La memoria non ha una funzione statica e ideologica verso il passato, ma dinamica e proattiva verso il futuro, perche' come diceva Primo Levi 'se comprendere e' impossibile, conoscere e' necessario, perche' cio' che e' accaduto puo' ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre'. Quindi il ministro ha illustrato davanti al comitato presieduto da Fiamma Nirenstein le diverse iniziative di educazione e sensibilizzazione avviate dal Miur, rivolte sia agli studenti sia agli insegnanti con corsi di formazione ad hoc. In particolare il ministro ha ricordato i seminari e corsi per docenti "che rispondono all'esigenza di contrastare il diffondersi nel mondo giovanile del negazionismi storico attraverso internet. L'educazione alla tolleranza e il rispetto dei diritti umani deve passare anche da Internet". Per un'analisi "sempre piu' approfondita del fenomeno anche a livello internazionale" l'Italia ha istituito una task force di esperti (3 scelti dal Miur e tre dall'Unione delle Comunita' ebraiche italiane, con quartier generale al ministero di viale Trastevere) che collabora con la 'International Task Force for Cooperation on Holocaust Education, Rememberance and Research' attraverso progetti di partenariato, iniziative culturali, didattiche e accademiche dirette a mantenere viva la memoria collettiva della Shoah. Sono state ultimate le linee guida 'Shoah e altri genocidi' che saranno tradotte in tutte le lingue e diffuse nelle scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia, ha insistito Gelmini, "ricordare non basta ne siamo convinti.
  Ed e' per questo che il Miur ha avviato e partecipa a una serie di progetti, che oltre a tenere viva la memoria ne favoriscono la sua esplicazione in attivita' pratiche". Inoltre il Miur "ha ideato e finanzia numerosi progetti che mirano alla diffusione della cultura ebraica, come la traduzione in italiano con note del Talmud e l'avvio del dottorato di ricerca in Studi ebraici, partendo dal presupposto che la conoscenza e' strumento indispensabile per l'abbattimento del pregiudizio". Inoltre il Miur e' in contatto costante con il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea che svolge un monitoraggio sul fenomeno dell'antisemitismo.  (AGI)

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