L'antisemitismo di
oggi fa proseliti tra i piu' giovani e si diffonde sul web. Ne e'
convinta il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini che nel Giorno
della Memoria ha tenuto un'audizione di fronte al Comitato di indagine
sull'Antisemitismo. "Il fenomeno dell'antisemitismo si rinnova nel
corso dei secoli e dei decenni", ha sottolineato il ministro, "e non
manca di riproporsi in vesti inquietanti anche nel Terzo Millennio,
sviluppandosi contestualmente alla piaga del negazionismo. E anche se
l'Italia meno di altri Paesi soffre di questa piaga", si sta
diffondendo "attraverso i social network un nuovo tipo antisemitismo
che si traveste in altre forme". Per questo, il ministero
dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca "indaghera' e
affrontera' con adeguate campagne informative e di sensibilizzazione"
il nuovo fenomeno per "sradicarlo". E' proprio la scuola dopo la
famiglia, ha osservato il ministro, "la sede dove mettere in atto le
iniziative per l'annullamento di queste posizioni minoritarie, ma
preoccupanti".
E ha rivelato "con sgomento che negli ultimi anni, in particolare
nel 2009, si e' registrato il maggior numero di episodi antisemiti
dalla Seconda Guerra Mondiale: sentiamo quindi il dovere di
intervenire, specie sui piu' giovani che sono la nostra risorsa per il
futuro, per sensibilizzarne le coscienze". Sono in particolare le
Universita', ha spiegato il ministro, "a essere sovente palcoscenico di
episodi di antisemitismo. E' con sgomento, disappunto e preoccupazione
che ho visto compilare liste di docenti ebrei e che ho osservato
l'adesione di alcuni atenei italiani a una settimana
indiscriminatamente anti-israeliana denominata 'settimana
dell'apartheid'". L'anno scorso vi hanno partecipato l'ateneo di Pisa,
La Sapienza di Roma e l'Universita' di Bologna, come ricordano molti
siti ancora on line nati per l'iniziativa. E proprio all'universita' di
Bologna sul fronte dell'istruzione post-universitaria, il ministero ha
stanziato fondi per il finanziamento di due borse per il Dottorato di
ricerca in Studi ebraici (due borse di 40.000 euro per 3 anni). Infatti
per Gelmini, "una buona risposta a tutti i tentativi di
delegittimazione dello Stato ebraico, che sconfinano quasi sempre in
affermazioni se non episodi antisemiti, si puo' trovare nel
potenziamento degli studi, sia nelle scuole sia negli atenei,
sull'ebraismo contemporaneo, nei suoi svariati aspetti: quello della
religione, quello della presenza degli ebrei nei vari Paesi del mondo,
quello della storia, raccontata con veridica obiettivita', dello Stato
d'Israele". Porsi la domanda di come prevenire e arginare fenomeni
simili allora "e' compito non solo di ogni educatore, sia esso la
famiglia o l'insegnante, ma anche di ogni responsabile uomo politico e
di governo. Ed e' quanto l'esecutivo guidato da Berlusconi sta facendo
ormai da anni". Il dovere della memoria "e' essenziale in una
democrazia come la nostra - ha aggiunto il ministro - che non solo
vuole ricordare se stessa e le proprie radici nel 150esimo anniversario
dell'Unita' d'Italia, ma che punta anche a rivedere la qualita' dei
propri standard culturali e intellettuali". Questa edizione della
Giornata, ha argomentato Gelmini ricordando le indicazioni del
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "vuole onorare la
memoria e ricordare quegli ebrei che combatterono nel Risorgimento al
fianco degli italiani per l'unita'". E ha precisato: "La memoria non ha
una funzione statica e ideologica verso il passato, ma dinamica e
proattiva verso il futuro, perche' come diceva Primo Levi 'se
comprendere e' impossibile, conoscere e' necessario, perche' cio' che
e' accaduto puo' ritornare, le coscienze possono nuovamente essere
sedotte e oscurate: anche le nostre'. Quindi il ministro ha illustrato
davanti al comitato presieduto da Fiamma Nirenstein le diverse
iniziative di educazione e sensibilizzazione avviate dal Miur, rivolte
sia agli studenti sia agli insegnanti con corsi di formazione ad hoc.
In particolare il ministro ha ricordato i seminari e corsi per docenti
"che rispondono all'esigenza di contrastare il diffondersi nel mondo
giovanile del negazionismi storico attraverso internet. L'educazione
alla tolleranza e il rispetto dei diritti umani deve passare anche da
Internet". Per un'analisi "sempre piu' approfondita del fenomeno anche
a livello internazionale" l'Italia ha istituito una task force di
esperti (3 scelti dal Miur e tre dall'Unione delle Comunita' ebraiche
italiane, con quartier generale al ministero di viale Trastevere) che
collabora con la 'International Task Force for Cooperation on Holocaust
Education, Rememberance and Research' attraverso progetti di
partenariato, iniziative culturali, didattiche e accademiche dirette a
mantenere viva la memoria collettiva della Shoah. Sono state ultimate
le linee guida 'Shoah e altri genocidi' che saranno tradotte in tutte
le lingue e diffuse nelle scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia, ha
insistito Gelmini, "ricordare non basta ne siamo convinti.
Ed e' per questo che il Miur ha avviato e partecipa a una serie
di progetti, che oltre a tenere viva la memoria ne favoriscono la sua
esplicazione in attivita' pratiche". Inoltre il Miur "ha ideato e
finanzia numerosi progetti che mirano alla diffusione della cultura
ebraica, come la traduzione in italiano con note del Talmud e l'avvio
del dottorato di ricerca in Studi ebraici, partendo dal presupposto che
la conoscenza e' strumento indispensabile per l'abbattimento del
pregiudizio". Inoltre il Miur e' in contatto costante con il Centro di
Documentazione Ebraica Contemporanea che svolge un monitoraggio sul
fenomeno dell'antisemitismo. (AGI)
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