La rete si divide sui presunti infiltrati al corteo di Roma e il Pd chiede chiarimenti a Maroni
Data: Giovedì, 16 dicembre 2010 ore 10:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Gli scontri di piazza a Roma nel giorno del voto di fiducia al governo Berlusconi continuano a far discutere la rete. È soprattutto la questione dei presunti infiltrati delle forze dell'ordine all'interno nei cortei a tenere banco. Sui social network in molti rilanciano articoli, video e gallerie fotografiche di un teppista a volto coperto con un giubbotto beige (poi identificato in serata) che prima attacca con una pala i mezzi delle forze dell'ordine e viene ritratto con in mano un manganello prima e delle manette poi. Un'altro invece viene ripreso mentre tiene un braccio al collo del finanziere che ha estratto la pistola durante gli scontri, come se volesse proteggerlo. 
 Il Pd chiede chiarimenti a Maroni
Le immagini fanno pensare ad agenti in borghese, utilizzati per provocare gli scontri e innescare le cariche della polizia, come negli anni '70. Almeno questa tesi sembra sposare il Partito democratico che, per bocca del presidente dei senatori Anna Finocchiaro ha chiesto chiarimenti al ministro Maroni. «Ieri a Roma - afferma - c'erano evidentemente degli infiltrati che hanno messo a rischio i manifestanti e le forze dell'ordine. Chi li ha mandati? Chi li paga? Cosa devono causare?».
«Sono un collega» o «sono minorenne», giallo sul video
La questione è molto discussa sui social network. Tra le bacheche più attive c'è quella del Popolo viola su Facebook, che conta 348mila iscritti. Un utente che si firma Ferra Rella, carica un video in cui si vede un giovane dal giubbotto beige, già protagonista di violenze contro le forze dell'ordine, che dice a un gruppo di celerini che lo fermano dopo una carica la frase «Sono un collega». Lo stesso giovane viene ripreso in altre foto in cui prende a bastonate un blindato della Guardia di Finanza. Il video sembra la prova che tra i manifestanti ci siano stati agenti provocatori. Ma non tutti sono d'accordo. «Questo sarebbe il famoso infiltrato...a me me pare un regazzetto di 16 anni...» dice un utente mentre altri sostengono che il ragazzo abbia pronunciato le parole: «Sono un minorenne» e non «sono un collega».
 
Della questione si occupa anche il Fatto quotidiano che, in un pezzo non firmato sul sito, contesta la tesi del complotto correlato di alcuni video sostiene che il giovane abbia detto chiaramente «sono un minorenne». Ma la questione è controversa. Negli oltre 400 commenti c'è chi invita a ricordare la vicenda del G8 del 2001 e contesta la versione del quotidiano.
La tesi del complotto fa discutere la rete
Molto commentato anche il comunicato ufficiale del popolo viola sugli scontri di Roma. Nel testo pubblicato sul blog ufficiale e rilanciato su Facebook, si esprime una «netta condanna nei confronti di chi si è reso responsabile di atti di violenza contro le persone o di chi ha danneggiato e distrutto i beni privati dei cittadini e della collettività». Ma allo stesso tempo si chiede chiarezza sulla questione degli infiltrati su cui rivolge 10 domande al ministro Maroni.
I commenti, sia sul blog che sul social network sono i più disparati. Tra questi ce ne sono diversi di segno opposto. «La tesi del complotto galattico non sta in piedi» dice per esempio un utente che si firma Whiplash. «A prendere singole immagini per cercare di dimostrare l'indimostrabile sono capaci tutti - dice Alessandro - la realtà è che le violenze sono state commesse come al solito in una manifestazione dove gli studenti si sono fatti manipolare dai più violenti (che nulla c'entrano con lo studio) che tra di loro hanno fatto ciò che volevano.
Il brutto è che così non si fa altro che passare dalla parte del torto, dato che ora ogni ragione sarà già passata in secondo piano».
La polizia ferma il presunto infiltrato: è un estremista di sinistra
In serata la Digos ha fatto sapere di aver identificato il giovane ritratto nelle foto: si tratterebbe di un estremista di sinistra che però non sarebbe tra le persone fermate dalle forze dell'ordine per gli scontri di ieri nel centro storico di Roma. Il giovane con la pala "scambiato per infiltrato" è un minore non ancora diciassettenne, già noto alla polizia, con precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. In serata è stato fermato dalla polizia. (di Andrea Franceschi da IlSole24Ore )

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