Camera approva ddl, resta aperto nodo Cepu
Data: Mercoledė, 01 dicembre 2010 ore 01:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


L'aula della Camera ha approvato il ddl Gelmini che intende riformare l'universita' e che dovrebbe approdare in terza lettura al Senato il 9 dicembre.
Ma, tra i nodi non del tutto sciolti resta quello dell'equiparazione del Cepu a universita' come la Bocconi e la Cattolica. A sollevare il problema, questa mattina, durante la discussione del testo e' stato il deputato del Pd, Walter Tocci. Il governo, giovedi' scorso, era stato battuto su un emendamento all'articolo 16 del testo presentato da Futuro e Liberta' proprio su una norma, ha spiegato il finiano Roberto Rosso, ''proposta dalla maggioranza, che equiparava il Cepu alla Bocconi, alla Cattolica ed alla Luiss''.
 E questa mattina Tocci e' tornato sulla questione spiegando che ''sulla riformulazione del Governo c'e' comunque da obiettare che non e' sufficiente rinviare il controllo delle universita' telematiche all'Anvur, perche' come abbiamo dimostrato in tanti interventi, l'Anvur funzionera' nel futuro, fra qualche anno, ma nel frattempo le universita' telematiche rischiano di diventare gia' universita' non statali''.

''Bisogna allora inserire - ha insistito Tocci - nelle more del funzionamento dell'Anvur, comunque la necessita' del parere del Cnvsu (Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario), un organismo ministeriale, meritorio, che sta lavorando bene e che e' in grado di svolgere questa selezione. Voglio pero' ricordare che nell'assenza di una risposta del ministro, purtroppo, questa proposta emendativa, anche con la riformulazione del Governo, non impedisce al Cepu di diventare universita' dello stesso rango della Bocconi e della Cattolica''.

Tocci ha dunque ottenuto ''una riformulazione della riformulazione'' chiedendo di inserire non solo l'Anvur, ma nelle more anche il Cnvsu.

Ma, alla fine, Tocci ha comunque sottolineato che ''anche con l'articolo cosi' emendato, se il ministro insiste con il suo decreto ministeriale sulla programmazione 2010-2012 rimane la possibilita' di trasformare il Cepu in universita' pubblica non statale, dello stesso rango della Bocconi e della Cattolica. Il Cepu ha 126 sedi in Italia e diverrebbe quindi un altro sistema universitario pubblico''.
 (ASCA)

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