Gelmini, Bersani lasci tetti e rispetti parlamento  
Data: Giovedě, 25 novembre 2010 ore 11:15:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


'Il Pd e' evidentemente contrario a un sistema di valutazione, alla valorizzazione del sistema universitario: ha scelto di non discutere nemmeno la riforma, questa, come quella della scuola e della pubblica ammministrazione''. Cosi', il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini nel corso della Telefonata su Mattino5, commentando le proteste che infiammano il Paese contro la sua riforma dell'Universita'.
''Ho stima di alcuni parlamentari del partito democratico che, purtroppo, rappresentano una minoranza e che si battono per le riforma - ha aggiunto -, ma oggi il partito democratico e' quello di Bersani che sale sui tetti, non si capisce se in veste di segretario precario del PD, piuttosto che di studente ripetente, e poi, ogni giorno si riempie la bocca di prediche nei confronti del Governo che non rispetta il ruolo del Parlamento. Il ruolo del Parlamento dovrebbe rispettarlo il presidente Bersani per primo, perche' quella e' la sede dove si discutono le riforme''
''C'e' una differenza fra le proteste degli studenti nel Regno Unito e quelle in Italia - ha precisato Gelmini -: nel Regno Unito si protesta per un aumento delle tasse, in Italia il Governo lavora per evitare l'aumento delle tasse universitarie, ma anche il collasso del sistema. Perche' molte universita' hanno i conti in disordine - faccio l'esempio di quella di Siena che e' sull'orlo della bancarotta - e se oggi noi non interveniamo in maniera forte e risoltuta non sara' il Governo a commissariarle, ma saranno le banche''. Di fronte a questi problemi mi aspetterei soprattutto un'opposizione responsabile che non sale sui tetti ma in Parlamento esprime la propria posizione''.

Per il sistema istruzione, ha detto il ministro, ''Le risorse sono state trovate: il Governo nella legge di Stabilita' ha stanziato 1 mld di euro che sono assolutamente sufficienti per far fronte non solo alle spese di funzionamento dell 'Universita' ma anche al diritto allo studio''.
Quanto al voto sulla riforma, appena ripreso in Aula, il ministro spera ''che prevalga il senso di responsabilita'.

Ieri - ha detto - Futuro e Liberta' ha posto due temi che sono stati oggetto di due emendamenti sostanzialmente condivisi dalla maggioranza, la Lega ha posto giustamente il tema della distribuzione delle risorse basata sulla qualita', il Pdl e' stato attento al tema dei concorsi: mi pare che siano elementi importanti che vanno tutti nella direzione di affermare il merito, la responsabilitia', l'utilizzo accorto delle risorse dentro l'Universita'. Elementi oggi imprescindibili''.(ASCA)

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