Concorso dei dirigenti scolastici in Sicilia - Contributo congressuale IDV, sottoscritto da ventiquattro delegati
Data: Sabato, 09 ottobre 2010 ore 10:59:11 CEST
Argomento: Attività parlamentare


In questa sede si vuol ricordare anche una battaglia “piccola” sulla scuola che è bene non dimenticare e che crediamo sia emblematica dello stato della politica, di come la politica interpreta il suo ruolo, il suo rapporto con la magistratura, l’applicazione della giustizia, la concezione del potere.
Qualche anno fa alla domanda: “Quali garanzie offre questo Stato […] per quanto attiene all’applicazione del diritto, della legge, della giustizia? Quali garanzie offre contro […] l’abuso di potere, l’ingiustizia?”, Leonardo Sciascia rispondeva: “Nessuna. […] I cittadini che fanno il proprio dovere […] si vedono regolarmente presi in giro prima e ridicolizzati poi”.

Ancora oggi è così. E ce lo conferma la vicenda del concorso dei dirigenti scolastici in Sicilia annullato da diverse sentenze della magistratura e che una politica prepotente cerca di ribaltare, ancora una volta, con leggi di favore, non generali e astratte, ma attente ad interessi particolari.

Attenzione! In questa vicenda, oggi, il partito rischia di perderci la faccia perché il nostro agire non è stato serio e non è stato nemmeno coerente con le altre battaglie portate avanti a difesa dei principi della separazione dei poteri e della legalità.

I fatti. Il CGA Sicilia azzera un concorso per vizi evidenti che travolgono l’intera procedura e sancisce che il concorso va rifatto. Ad oggi, per lo stesso concorso, anche il Consiglio di Stato ha accolto tutti i ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica che i vari ricorrenti hanno intentato (se ne possono contare almeno sei). Per uno di questi ricorsi, così si esprime il Consiglio di Stato: “A rafforzare le conclusioni di cui sopra, concorre, nel caso concreto anche la fondatezza (…) con la quale si denuncia l’assoluta inadeguatezza del tempo dedicato dalla Commissione alla correzione degli elaborati” (si veda parere 989/07, 11 marzo 2009).      

Ebbene, solo qualche mese fa, l’Italia dei Valori si vantava di aver ostacolato l’ennesima legge vergogna a firma PDL, firmatario l’On. Pagano, che con un emendamento inserito nel  c.d decreto “salva-precari”, faceva salvi i diritti dei vincitori del concorso in realtà annullato dalla magistratura. Questo solo qualche mese fa. Oggi, invece, l’Italia dei Valori con la proposta di legge 3286, prima firmataria l’On. Siragusa, in pratica si appresta a sottoscrivere una legge con la quale si stabilisce che i vincitori del concorso annullato relazioneranno sull’esperienza maturata e, per loro, come per miracolo, il nuovo concorso è già bello e fatto, e vinto. E l’ennesima legge che annulla le sentenze dei magistrati è servita a tavola.

E gli altri concorrenti, compreso i ricorrenti? Presi in giro prima e ridicolizzati dopo, avrebbe detto Sciascia: presi in giro prima, con un concorso farsa, e ridicolizzati dopo, con una legge-sanatoria fasulla.

Ci si può spiegare in questa sede, pubblicamente, perché il partito ha cambiato idea?

Si vuol anche ricordare che il non dare spiegazioni sulle ragioni che hanno portato a questa inversione di marcia è in contraddizione con i principi di trasparenza del partito perché interrompe il discorso pubblico portato avanti.

Il “lodo Siragusa” ricorda un antico detto: “chi ha denari e amicizia prende in giro la giustizia”. Ma l’Italia dei Valori non si può fare complice di simili comportamenti che finiscono col prendere in giro la giustizia.

Il “lodo Siragusa” non è una proposta seria. E per questo motivo noi chiediamo al partito di rivedere tutta la questione e di ritornare alla posizione iniziale rispettosa delle sentenze.

Si fa anche notare che nel territorio questa battaglia era stata vista come una buona battaglia. Una battaglia giusta, letta positivamente da tanti cittadini e professionisti del settore del mondo della scuola che anche grazie a questa battaglia avevano compreso che il nostro agire era ed è improntato a difesa dei valori della nostra Costituzione; che le nostre scelte sono coerenti e valgono sia per i processi e per le vicende che vedono coinvolto Silvio Berlusconi sia per i processi e le vicende che vedono coinvolti tanti cittadini semplici, comuni, normali.

Altrimenti, ci chiediamo: in futuro come ci si potrà scandalizzare e gridare contro le leggi vergogna del “cavaliere”, usate per difendersi dai processi, se  noi stessi ci si accoda nel sostegno di leggi che aggirano e annullano sentenze e processi e negano giustizia a chi alla magistratura si è rivolto con fiducia e a cui la magistratura ha più volte dato ragione con pronunce passate in giudicato?

 

* * *

Anche per questi motivi, non è facile fare politica e opposizione in Sicilia...

Ai livelli bassi si combatte disarmati, a volte in solitudine, senza potere e senza risorse, e ai livelli alti accade che si manchi anche di coerenza nell’agire politico, e ci si prende in giro. Risulta, quindi, assai difficile, poi, nel territorio, far comprendere la nostra presunta diversità, la nostra identità, se nelle cose concrete e vicine ai cittadini, che i cittadini possono misurare concretamente, noi non si è coerenti e credibili.

Per queste ragioni, in questa sede, si chiede al partito di esprimere la sua contrarietà  anche al c.d.  “lodo Siragusa” e di contrastarlo dentro e fuori le aule parlamentari con il massimo impegno possibile. Altrimenti, non ci si deve meravigliare se, poi, di fronte a comportamenti riprovevoli pochi ormai si scandalizzino: “così fan tutti - dicono in tanti - chi nel piccolo e chi nel grande”.

Ma ed ecco il punto: l’Italia dei Valori non deve fare come gli altri, come tutti.

Noi abbiamo l’obbligo della coerenza. Abbiamo il dovere di tenere vivo il discorso pubblico, con  serietà, affinché un giorno a quella domanda posta da Sciascia poter rispondere: sì, c’è uno Stato che ci garantisce dalle ingiustizie.

per ulteriori informazioni...





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-237069.html